«La vicenda di Pernate non si chiude con la bocciatura, in occasione dell’ultimo consiglio comunale, della nostra mozione che chiedeva il ritiro della delibera di giunta. Non ci diamo per vinti e continuiamo la battaglia». Ha aperto con queste parole il capogruppo del Pd a Palazzo Cabrino Nicola Fonzo la conferenza stampa indetta ieri mattina, mercoledì 15 marxo, dai tre gurppi di minoranza – oltre ai “dem”, il Movimento 5 Stelle e Insieme per Novara – per illustrare le prossime iniziative contro il progetto di insediamento logistico nella frazione novarese. Come prima cosa Fonzo ha dichiarato che tutti i consiglieri hanno contribuito finanziariamente alla raccolta dei fondi per il ricorso al Tar promossa dal “Comitato per Pernate”, ma quello che conta maggiormente è «che noi non molliamo la presa. Abbiamo deciso che in occasione di ogni seduta di Consiglio quello di Pernate sarà un tema che la maggioranza sarà costretta a trattare. Per questa ragione ogni volta presenteremo interrogazioni o mozioni, cominciando da lunedì prossimo. Questa attività ci servirà anche per sperimentare le nostre future capacità di governo della città. Non siamo dei pazzi visionari che vogliono impedire lo sviluppo di Novara, ma degli amministratori responsabili che rispettano l’ambiente, la qualità della vita e il nostro territorio».
Qual è l’obiettivo di questa strategia? «Tenere sempre l’attenzione del Consiglio sul tema – ha risposto Fonzo – ma vogliamo anche che rispondano in prima persona gli esponenti direttamente interessati come l’assessore Mattiuz; una risposta “tecnica” come quella fornita dal suo dirigente, dell’architetto Foddai, non ci basta. Si tratta di una questione politica». Ma le minoranze vogliono anche vederci chiaro su quanto affermato da un consigliere della minoranza, secondo il quale dietro la “battaglia” sostenuta dai pernatesi ci sarebbe l’interesse di qualcuno intenzionato a fare aumentare il valore del proprio terreno. Ancora Fonzo: «Si faccia pubblicamente il nome e ci comporteremo di conseguenza».
Di problematiche ambientali hanno invece parlato Piergiacomo Baroni (Insieme per Novara) e i due esponenti “pentastellati”, Mario Iacopino e Francesco Renna: «Noi siamo per lo sviluppo sostenibile, non per la cementificazione – hanno affermato i due consiglieri “grillini” – Ad Agognate avevano promesso la piantumazione di diecimila alberi come “compensazione”. Non li abbiamo visti». Baroni, insieme alla consigliera del Pd Cinzia Spilinga, ha invece affrontato il tema dei posti di lavoro, «che non possono giustificare in ogni caso la distruzione dell’ambiente». Poi l’altro esponente “dem” Mattia Colli Vignarelli: «La destra ci accusa di essere ideologici, invece è questa maggioranza ad assere accecata da una visione dell’economia separata dalla realtà e non più sostenibile. Difendiamo Pernate per difendere Novara e poi tutto il pianeta».
Infine il collega di partito Rossano Pirovano, segretario provinciale del Pd e lui stesso residente a Pernate, che ha annunciato come il dibattito sulla situazione nella frazione sia destinato ad approdare ai piani superiori della politica: «Il nostro consigliere regionale Domenico Rossi ha già presentato due interrogazioni a Palazzo Lascaris, mentre il senatore Enrico Borghi sta preparando una interrogazione parlamentare».