Lega in flessione anche a Novara. Il sindaco Canelli: «Nessuna conseguenza sulla formazione della giunta»

Il primo cittadino leghista commenta il risultato elettorale. E afferma: «Novara migliore tra i capoluoghi, abbiamo stravinto»

Il tanto temuto sorpasso di Fratelli d’Italia sulla Lega è ormai un dato di fatto – in proporzione di 3 a 1 – ma anche nel Novarese, terra di tradizione leghista, Giorgia ha più che raddoppiato Matteo. Così anche da noi il centrodestra festeggia la vittoria, ma in casa del Carroccio brucia il deludente risultato – seppur migliore rispetto alla media nazionale – del partito di Salvini che si è fermato attorno al 12% nella città capoluogo, addirittura meno del 13,4% dell’intero collegio uninominale (dove ha vinto Gusmeroli) formato dalle due province di Novara e Vercelli.

Da vent’anni ormai, a parte una parentesi del centrosinistra, Novara è considerata una roccaforte della Lega. Ma qualche scricchiolio si era già registrato lo scorso anno alle amministrative, quando il sindaco leghista Alessandro Canelli è sì stato riconfermato con un risultato quasi plebiscitario (69,6%), ma con Fratelli d’Italia che aveva raggiunto la stessa percentuale della Lega: 23,2%, andando a pesare sulle scelte per la nuova giunta.

E ora, come in un libro già scritto, il senatore uscente di FdI Gaetano Nastri – già si vocifera per lui un possibile ministero – ha ottenuto la riconferma al 52% personale nel collegio uninominale (46,2% a Novara città) facendo balzare il suo partito oltre la media nazionale: un 30,6% nell’intero collegio, 26,9% nel capoluogo.

Possibili conseguenze sull’amministrazione comunale insediata un anno fa? Il primo cittadino, tra i fedelissimi di Matteo Salvini, non sembra preoccupato dall’esito del voto nazionale; anzi rassicura rispetto a eventuali richieste che potrebbero essere avanzate da FdI all’interno della sua stessa giunta alla luce del risultato nazionale. «Non ci sarà alcun riflesso a livello locale, le dinamiche sono diverse: la coalizione ha stravinto, Novara è stata tra le migliori in Italia. Mi aspettavo uno o due punti in più sulla Lega, ma in città ci rafforziamo rispetto all’esito di cinque anni fa, quando il centrodestra aveva ottenuto meno preferenze» dichiara Canelli.

«È ovvio, però, che la Lega sia arretrata e i motivi sono diversi – prosegue il sindaco -. Calenda ha assorbito parecchi voti e Fratelli d’Italia è stata ripagata per essere stata all’opposizione durante il governo Draghi. Da non tralasciare il dato dell’astensionismo che è stato di certo determinante».

E ribadisce: «Novara ha registrato una delle performance migliori sia in Piemonte che come capoluogo di provincia superata solo da Alessandria e Sondrio che hanno ottenuto il 13% con candidati forti; in tutte le altre il risultato è stato minore. Il centrodestra ha stracciato il centrosinistra: il Pd avrà anche preso più voti della Lega però non ha eletto nessuno dei candidati del territorio. Lo stesso vale per il Movimento 5 Stelle che è passato dal 23% del 2018 all’8% di questa tornata».

Riguardo alla messa in discussione della leadership salviniana nel Carroccio, Canelli afferma: «Io la vedo ancora solida, ma bisogna fare delle riflessioni sui motivi che hanno portato a questo arretramento su tutto il territorio nazionale, in particolare al nord».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Lega in flessione anche a Novara. Il sindaco Canelli: «Nessuna conseguenza sulla formazione della giunta»

Il primo cittadino leghista commenta il risultato elettorale. E afferma: «Novara migliore tra i capoluoghi, abbiamo stravinto»

Il tanto temuto sorpasso di Fratelli d’Italia sulla Lega è ormai un dato di fatto – in proporzione di 3 a 1 – ma anche nel Novarese, terra di tradizione leghista, Giorgia ha più che raddoppiato Matteo. Così anche da noi il centrodestra festeggia la vittoria, ma in casa del Carroccio brucia il deludente risultato – seppur migliore rispetto alla media nazionale – del partito di Salvini che si è fermato attorno al 12% nella città capoluogo, addirittura meno del 13,4% dell’intero collegio uninominale (dove ha vinto Gusmeroli) formato dalle due province di Novara e Vercelli.

Da vent’anni ormai, a parte una parentesi del centrosinistra, Novara è considerata una roccaforte della Lega. Ma qualche scricchiolio si era già registrato lo scorso anno alle amministrative, quando il sindaco leghista Alessandro Canelli è sì stato riconfermato con un risultato quasi plebiscitario (69,6%), ma con Fratelli d’Italia che aveva raggiunto la stessa percentuale della Lega: 23,2%, andando a pesare sulle scelte per la nuova giunta.

E ora, come in un libro già scritto, il senatore uscente di FdI Gaetano Nastri – già si vocifera per lui un possibile ministero – ha ottenuto la riconferma al 52% personale nel collegio uninominale (46,2% a Novara città) facendo balzare il suo partito oltre la media nazionale: un 30,6% nell’intero collegio, 26,9% nel capoluogo.

Possibili conseguenze sull’amministrazione comunale insediata un anno fa? Il primo cittadino, tra i fedelissimi di Matteo Salvini, non sembra preoccupato dall’esito del voto nazionale; anzi rassicura rispetto a eventuali richieste che potrebbero essere avanzate da FdI all’interno della sua stessa giunta alla luce del risultato nazionale. «Non ci sarà alcun riflesso a livello locale, le dinamiche sono diverse: la coalizione ha stravinto, Novara è stata tra le migliori in Italia. Mi aspettavo uno o due punti in più sulla Lega, ma in città ci rafforziamo rispetto all’esito di cinque anni fa, quando il centrodestra aveva ottenuto meno preferenze» dichiara Canelli.

«È ovvio, però, che la Lega sia arretrata e i motivi sono diversi – prosegue il sindaco -. Calenda ha assorbito parecchi voti e Fratelli d’Italia è stata ripagata per essere stata all’opposizione durante il governo Draghi. Da non tralasciare il dato dell’astensionismo che è stato di certo determinante».

E ribadisce: «Novara ha registrato una delle performance migliori sia in Piemonte che come capoluogo di provincia superata solo da Alessandria e Sondrio che hanno ottenuto il 13% con candidati forti; in tutte le altre il risultato è stato minore. Il centrodestra ha stracciato il centrosinistra: il Pd avrà anche preso più voti della Lega però non ha eletto nessuno dei candidati del territorio. Lo stesso vale per il Movimento 5 Stelle che è passato dal 23% del 2018 all’8% di questa tornata».

Riguardo alla messa in discussione della leadership salviniana nel Carroccio, Canelli afferma: «Io la vedo ancora solida, ma bisogna fare delle riflessioni sui motivi che hanno portato a questo arretramento su tutto il territorio nazionale, in particolare al nord».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore