Lista neonazista a Vinzaglio, il Tar ha detto no

Lista neonazista a Vinzaglio, il Tar ha detto no. Questo il giudizio pronunciato nel pomeriggio di oggi, lunedì 31 agosto, dai magistrati amministrativi di Torino sul ricorso presentato dai sostenitori della lista Movimento nazionalista e socialista dei lavoratori, il “partito” che aveva depositato simbolo e candidati per partecipare alle elezioni amministrative nel Comune di Vinzaglio del 20 e 21 settembre prossimi. La lista, che presentava alla carica di sindaco il leader del movimento Pierluigi Pagliughi, non è nuova a questi tentativi di “infiltrazione”, al di qua e al di là del Ticino. L’escamotage è sempre lo stesso: presentarsi nei comuni piccoli, dove non è necessaria la presentazione delle firme degli elettori.

Inizialmente ricusata dalla Commissione elettorale circondariale presso la Prefettura di Novara dopo che si era registrata anche una netta presa di posizione da parte dell’Anpi, la lista è stata ora respinta anche dal Tar piemontese, che ha giudicato il ricorso «improcedibile per questioni formali di tempistiche e di strumenti informatici di trasmissione degli atti», senza aggiungere ulteriori particolari. Ma sulla vicenda non è stata ancora scritta la parola fine, visto che i sostenitori potrebbero ricorrere in ultima battuta al Consiglio di Stato a Roma.

 

 

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Lista neonazista a Vinzaglio, il Tar ha detto no. Questo il giudizio pronunciato nel pomeriggio di oggi, lunedì 31 agosto, dai magistrati amministrativi di Torino sul ricorso presentato dai sostenitori della lista Movimento nazionalista e socialista dei lavoratori, il “partito” che aveva depositato simbolo e candidati per partecipare alle elezioni amministrative nel Comune di Vinzaglio del 20 e 21 settembre prossimi. La lista, che presentava alla carica di sindaco il leader del movimento Pierluigi Pagliughi, non è nuova a questi tentativi di “infiltrazione”, al di qua e al di là del Ticino. L’escamotage è sempre lo stesso: presentarsi nei comuni piccoli, dove non è necessaria la presentazione delle firme degli elettori.

Inizialmente ricusata dalla Commissione elettorale circondariale presso la Prefettura di Novara dopo che si era registrata anche una netta presa di posizione da parte dell’Anpi, la lista è stata ora respinta anche dal Tar piemontese, che ha giudicato il ricorso «improcedibile per questioni formali di tempistiche e di strumenti informatici di trasmissione degli atti», senza aggiungere ulteriori particolari. Ma sulla vicenda non è stata ancora scritta la parola fine, visto che i sostenitori potrebbero ricorrere in ultima battuta al Consiglio di Stato a Roma.

 

 

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