Maria Piera Negro segretaria provinciale di Noi di centro

In fase di costituzione anche sul nostro territorio il nuovo soggetto politico promosso da Clemente Mastella. La neo coordinatrice: «Vogliamo aggregare i moderati che non si riconoscono negli altri partiti e riportare alle urne gli astensionisti»

Qualche mese fa, al teatro Brancaccio di Roma, Clemente Mastella ha ufficialmente guidato i lavori costituenti della sua ultima “creatura” politica, Noi di centro, evoluzione in chiave nazionale del movimento regionale Noi campani con il quale il sindaco di Benevento aveva appoggiato due anni fa la rielezione di Vincenzo De Luca alla guida della Regione Campania.


Oggi Noi di centro ha iniziato la fase organizzativa nei vari territori. A livello piemontese, dopo la nomina del presidente e del segretario, rispettivamente nelle persone di Luca Pedrale e Renato Zambon, si sta strutturando a livello provinciale. Per Novara e provincia la scelta è caduta di Maria Piera Negro. Classe 1968, laureata in Filosofia e Pedagogia alla Cattolica di Milano, dopo lo start-un di diverse aziende di telecomunicazioni è stata chiamata a Roma da Finmeccanica – l’odierna Leonardo – per tornare a Novara, lavorando nel Dipartimento qualità di stabilimento sul progetto F35 nella sede di Cameri. Appassionata di ogni forma di arte, per cinque anni ha fatto parte del cda del Teatro Coccia.


A livello politico «da sempre convintamente democristiana», torna alla militanza attiva dopo un periodo di pausa aderendo con entusiasmo al progetto lanciato da Mastella, «un partito che nasce per aggregare tutte le forze ci centro e i moderati che non si riconoscono negli altri partiti; un luogo dove poter riavvicinare alle urna gli astensionisti, ma anche tutti coloro che respingono populismo e sovranismo, senza dimenticare la cosiddetta società civile».


Per Negro «devono essere assolutamente recuperati quei valori centristi, democratici e riformisti che per molti anni hanno guidato il nostro Paese. Non si tratta – ha voluto precisare – di rivolgere uno sguardo al nostro passato, ma piuttosto dobiamo guardare verso un futuro con una classe dirigente in grado di dare un nuovo slancio alla politica. Dobbiamo dire basta a slogan che parlano alla pancia delle persone, ma lavorare piuttosto per una politica di idee, ideali e di belle maniere, lontana da atteggiamenti grotteschi a cui stiamo assistendo da troppo tempo».


A Maria Piera Negro il compito di organizzare Noi di centro in tutto il Novarese attraverso la formazione dei “quadri” e lavorare poi in funzione delle prossime scadenze elettorali, dalle amministrative alle politiche del prossimo anno. E se a livello nazionale Mastella ha indicato fra le mission del suo nuovo soggetto l’aggregazione appunto delle forze di centro (da Italia Viva a Coraggio Italia, ma tenendo fuori Azione di Calenda), appare decisamente prematuro capire come questo nuovo partito saprà muoversi nella nostra particolare realtà locale.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Luca Mattioli

Luca Mattioli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Maria Piera Negro segretaria provinciale di Noi di centro

In fase di costituzione anche sul nostro territorio il nuovo soggetto politico promosso da Clemente Mastella. La neo coordinatrice: «Vogliamo aggregare i moderati che non si riconoscono negli altri partiti e riportare alle urne gli astensionisti»

Qualche mese fa, al teatro Brancaccio di Roma, Clemente Mastella ha ufficialmente guidato i lavori costituenti della sua ultima “creatura” politica, Noi di centro, evoluzione in chiave nazionale del movimento regionale Noi campani con il quale il sindaco di Benevento aveva appoggiato due anni fa la rielezione di Vincenzo De Luca alla guida della Regione Campania.


Oggi Noi di centro ha iniziato la fase organizzativa nei vari territori. A livello piemontese, dopo la nomina del presidente e del segretario, rispettivamente nelle persone di Luca Pedrale e Renato Zambon, si sta strutturando a livello provinciale. Per Novara e provincia la scelta è caduta di Maria Piera Negro. Classe 1968, laureata in Filosofia e Pedagogia alla Cattolica di Milano, dopo lo start-un di diverse aziende di telecomunicazioni è stata chiamata a Roma da Finmeccanica – l'odierna Leonardo – per tornare a Novara, lavorando nel Dipartimento qualità di stabilimento sul progetto F35 nella sede di Cameri. Appassionata di ogni forma di arte, per cinque anni ha fatto parte del cda del Teatro Coccia.


A livello politico «da sempre convintamente democristiana», torna alla militanza attiva dopo un periodo di pausa aderendo con entusiasmo al progetto lanciato da Mastella, «un partito che nasce per aggregare tutte le forze ci centro e i moderati che non si riconoscono negli altri partiti; un luogo dove poter riavvicinare alle urna gli astensionisti, ma anche tutti coloro che respingono populismo e sovranismo, senza dimenticare la cosiddetta società civile».


Per Negro «devono essere assolutamente recuperati quei valori centristi, democratici e riformisti che per molti anni hanno guidato il nostro Paese. Non si tratta – ha voluto precisare – di rivolgere uno sguardo al nostro passato, ma piuttosto dobiamo guardare verso un futuro con una classe dirigente in grado di dare un nuovo slancio alla politica. Dobbiamo dire basta a slogan che parlano alla pancia delle persone, ma lavorare piuttosto per una politica di idee, ideali e di belle maniere, lontana da atteggiamenti grotteschi a cui stiamo assistendo da troppo tempo».


A Maria Piera Negro il compito di organizzare Noi di centro in tutto il Novarese attraverso la formazione dei “quadri” e lavorare poi in funzione delle prossime scadenze elettorali, dalle amministrative alle politiche del prossimo anno. E se a livello nazionale Mastella ha indicato fra le mission del suo nuovo soggetto l'aggregazione appunto delle forze di centro (da Italia Viva a Coraggio Italia, ma tenendo fuori Azione di Calenda), appare decisamente prematuro capire come questo nuovo partito saprà muoversi nella nostra particolare realtà locale.

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata