Massimo Giordano: «L’Università come fulcro per la crescita della città»

Massimo Giordano è stato il primo e finora unico sindaco di Novara ad aver ricoperto per due mandati la carica da quando è stata introdotta l’elezione diretta del primo cittadino. Da tempo si è po’ “defilato” dalla politica attiva, ma continua a definirsi «un attento osservatore» della realtà novarese e non solo. Gli anni trascorsi alla guida dell’amministrazione di Palazzo Cabrino hanno visto intraprendere diverse scelte e indirizzi che in un futuro prossimo potrebbero finalmente concretizzarsi. Il primo quesito che gli poniamo riguarda allora quali potrebbero essere le opportunità da sfruttare.

«Novara se vuole davvero ambire al ruolo di “capitale” del Quadrante – risponde senza alcun dubbio – deve puntare sull’Università. A mio avviso l’ateneo rappresenta il fulcro per la crescita della città, sotto vari aspetti: da quello economico a quello culturale, passando dallo sviluppo nella ricerca. L’Università deve attrarre giovani, mettendoli magari nelle condizioni, una volta completato il ciclo di studi, di potersi anche fermare».

 

 

Nei prossimi anni vedranno finalmente la luce tanti progetti pensati anche dallo stesso Giordano quando era lui sindaco, dalla Città della Salute a Casa Bossi, dall’ex Macello di piazza Pasteur sino a un incremento della logistica, altra risorsa che dovrà essere sfruttata nel migliore dei modi. Ma «l’Università continuo a vederla in primo piano. Per questo auspico una destinazione in questa direzione degli spazi che saranno recuperati come l’area dell’attuale ospedale e dell’ex Centro sociale: la realizzazione di “campus” sarebbero la soluzione ottimale».

Giordano spende poi volentieri due parole su Canelli: «Gode di un vasto consenso, ha lavorato bene, è stimato e apprezzato da tanti, non solo in città. E’ senza dubbio una risorsa, non solo per Novara. E’ un sindaco che bada al sodo, senza troppi fronzoli. La sua Amministrazione ha risanato la città dal punto di vista economico e lui si è speso bene a livello personale nella gestione dell’emergenza Covid. Una volta completata questa esperienza merita di proseguire la sua carriera politica con incarichi più importanti».

Prima di tutto, in primavera o, se l’emergenza pandemica dovesse impedirlo, in autunno, ci sarà il passaggio attraverso le urme. Ma sull’esito delle prossime elezioni amministrative Giordano non ha dubbi: «Canelli si imporrà al primo turno e con una percentuale vicina, se non superiore a quella che ottenni io nel 2011. Nicola Fonzo? Massima stima nei confronti della sua persona, ci mancherebbe, pero… Vedo che ha iniziato la sua campagna “accompagnato” da Rossano Pirovano e Sara Paladini. Tutti e tre hanno fatto parte della vecchia amministrazione, che è stata bocciata dal voto di cinque anni fa. Provate a chiedere ai novaresi che ricordo hanno della giunta Ballaré…».

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Luca Mattioli

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  1. Finalmente qualcuno che non parla per Novara di supermercati,magazzini per la logistica e di Novara come quartiere di Milano!

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Massimo Giordano: «L’Università come fulcro per la crescita della città»

Massimo Giordano è stato il primo e finora unico sindaco di Novara ad aver ricoperto per due mandati la carica da quando è stata introdotta l’elezione diretta del primo cittadino. Da tempo si è po’ “defilato” dalla politica attiva, ma continua a definirsi «un attento osservatore» della realtà novarese e non solo. Gli anni trascorsi alla guida dell’amministrazione di Palazzo Cabrino hanno visto intraprendere diverse scelte e indirizzi che in un futuro prossimo potrebbero finalmente concretizzarsi. Il primo quesito che gli poniamo riguarda allora quali potrebbero essere le opportunità da sfruttare.

«Novara se vuole davvero ambire al ruolo di “capitale” del Quadrante – risponde senza alcun dubbio – deve puntare sull’Università. A mio avviso l’ateneo rappresenta il fulcro per la crescita della città, sotto vari aspetti: da quello economico a quello culturale, passando dallo sviluppo nella ricerca. L’Università deve attrarre giovani, mettendoli magari nelle condizioni, una volta completato il ciclo di studi, di potersi anche fermare».

 

 

Nei prossimi anni vedranno finalmente la luce tanti progetti pensati anche dallo stesso Giordano quando era lui sindaco, dalla Città della Salute a Casa Bossi, dall’ex Macello di piazza Pasteur sino a un incremento della logistica, altra risorsa che dovrà essere sfruttata nel migliore dei modi. Ma «l’Università continuo a vederla in primo piano. Per questo auspico una destinazione in questa direzione degli spazi che saranno recuperati come l’area dell’attuale ospedale e dell’ex Centro sociale: la realizzazione di “campus” sarebbero la soluzione ottimale».

Giordano spende poi volentieri due parole su Canelli: «Gode di un vasto consenso, ha lavorato bene, è stimato e apprezzato da tanti, non solo in città. E’ senza dubbio una risorsa, non solo per Novara. E’ un sindaco che bada al sodo, senza troppi fronzoli. La sua Amministrazione ha risanato la città dal punto di vista economico e lui si è speso bene a livello personale nella gestione dell’emergenza Covid. Una volta completata questa esperienza merita di proseguire la sua carriera politica con incarichi più importanti».

Prima di tutto, in primavera o, se l’emergenza pandemica dovesse impedirlo, in autunno, ci sarà il passaggio attraverso le urme. Ma sull’esito delle prossime elezioni amministrative Giordano non ha dubbi: «Canelli si imporrà al primo turno e con una percentuale vicina, se non superiore a quella che ottenni io nel 2011. Nicola Fonzo? Massima stima nei confronti della sua persona, ci mancherebbe, pero… Vedo che ha iniziato la sua campagna “accompagnato” da Rossano Pirovano e Sara Paladini. Tutti e tre hanno fatto parte della vecchia amministrazione, che è stata bocciata dal voto di cinque anni fa. Provate a chiedere ai novaresi che ricordo hanno della giunta Ballaré…».

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