Nastri eletto questore a Palazzo Madama

Dopo un analogo incarico ricoperto nella passata legislatura alla Camera dal leghista Liuni il leader novarese di Fratelli d'Italia ha ottenuto il maggior numero di consensi nella votazione avvenuta ieri al Senato: «Un incarico che rivestirò con serietà e disciplina»

Dopo Marzio Liuni ecco Gaetano Nastri. Dopo il segretario provinciale della Lega, che nella passata legislatura era stato chiamato a far parte dell’Ufficio di presidenza della Camera dei deputati, ora tocca a Gaetano Nastri, ma nell’altro ramo del Parlamento. Nella votazione di ieri a Palazzo Madama il leader novarese di Fratelli d’Italia è stato eletto questore del Senato. Un consenso decisamente ampio (110 voti), che lo ha collocato di diritto nel ruolo di “anziano” di un collegio a tre. Con lui sono risultati eletti infatti anche Antonio De Poli (Udc) per la maggioranza e il “dem” Marco Meloni per la minoranza.


Scontati i ringraziamenti di rito da parte di Nastri, non solo al suo partito per averlo indicato «per questo incarico decisamente delicato». Fra i compiti riservati ai questori di quella che storicamente veniva definita la “Camera alta” in un assetto costituzionale bicamerale, vi è infatti anche quello del mantenimento dell’ordine in aula, visto che le forze dell’ordine non hanno la possibilità di accedervi.


«Si tratta sicuramente – ha dichiarato Nastri – di un incarico di prestigio che rivestirò con serietà e disciplina. In ogni caso questo ruolo istituzionale non farà certo venire meno il mio ruolo politico, visto che continuerò a essere un punto di riferimento per la città di Novara e per l’intero territorio del collegio dove sono stato eletto». Nastri, nel suo ruolo, dovrà inoltre occuparsi di diversi aspetti legati al vero e proprio funzionamento tecnico – amministrativo del Senato, senza per questo sottrarlo ai tradizionali lavori parlamentari, primo tra tutti come quello di far parte, insieme a tutti i colleghi dell’assemblea ora guidata da Ignazio La Russa, di una Commissione (a Montecitorio aveva fatto parte di quella con competenza sull’Ambiente), anche se a questo punto appaiono decisamente tramontate le ipotesi di vederlo con un incarico di Governo, magari come sottosegretario.

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Nastri eletto questore a Palazzo Madama

Dopo un analogo incarico ricoperto nella passata legislatura alla Camera dal leghista Liuni il leader novarese di Fratelli d’Italia ha ottenuto il maggior numero di consensi nella votazione avvenuta ieri al Senato: «Un incarico che rivestirò con serietà e disciplina»

Dopo Marzio Liuni ecco Gaetano Nastri. Dopo il segretario provinciale della Lega, che nella passata legislatura era stato chiamato a far parte dell’Ufficio di presidenza della Camera dei deputati, ora tocca a Gaetano Nastri, ma nell’altro ramo del Parlamento. Nella votazione di ieri a Palazzo Madama il leader novarese di Fratelli d’Italia è stato eletto questore del Senato. Un consenso decisamente ampio (110 voti), che lo ha collocato di diritto nel ruolo di “anziano” di un collegio a tre. Con lui sono risultati eletti infatti anche Antonio De Poli (Udc) per la maggioranza e il “dem” Marco Meloni per la minoranza.


Scontati i ringraziamenti di rito da parte di Nastri, non solo al suo partito per averlo indicato «per questo incarico decisamente delicato». Fra i compiti riservati ai questori di quella che storicamente veniva definita la “Camera alta” in un assetto costituzionale bicamerale, vi è infatti anche quello del mantenimento dell’ordine in aula, visto che le forze dell’ordine non hanno la possibilità di accedervi.


«Si tratta sicuramente – ha dichiarato Nastri – di un incarico di prestigio che rivestirò con serietà e disciplina. In ogni caso questo ruolo istituzionale non farà certo venire meno il mio ruolo politico, visto che continuerò a essere un punto di riferimento per la città di Novara e per l’intero territorio del collegio dove sono stato eletto». Nastri, nel suo ruolo, dovrà inoltre occuparsi di diversi aspetti legati al vero e proprio funzionamento tecnico – amministrativo del Senato, senza per questo sottrarlo ai tradizionali lavori parlamentari, primo tra tutti come quello di far parte, insieme a tutti i colleghi dell’assemblea ora guidata da Ignazio La Russa, di una Commissione (a Montecitorio aveva fatto parte di quella con competenza sull’Ambiente), anche se a questo punto appaiono decisamente tramontate le ipotesi di vederlo con un incarico di Governo, magari come sottosegretario.

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