Passerà da Davide Crippa il futuro del Governo presieduto da Mario Draghi? Il deputato oleggese, capogruppo alla Camera dei “pentastellati”, al momento in cui scriviamo – il tardo pomeriggio di lunedì 18 luglio – non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione, nemmeno alle agenzie di stampa nazionali. Stessa cosa per quanto riguarda la stretta cerchia dei suoi collaboratori. Le poche notizie trapelate parlano di un’assemblea permamente “da remoto” dei gruppi del Movimento 5 Stelle iniziata finalmente (dopo una lunga serie di rinvi alla vigilia del weekend) subito dopo l’ora di pranzo per definire una posizione chiara da assumere in vista del voto di fiducia al Governo previsto nella giornata di mercoledì.
Crippa, che da tempo ha preso le distanze dal capo politico del movimento Giuseppe Conte per guidare i cosiddetti “governativi”, nelle sue vesti di capogruppo a Montecitorio, carta e penna in mano, starebbe facendo una vera e propria conta per capire su quanti deputati e senatori poter contare. L’obiettivo neanche troppo nascosto è quello di raggiungere un numero sufficiente per costituire un nuovo gruppo parlamentare, evidando una possibile quanto incontrollata “diaspora” nel Misto.
Sempre in queste ore Crippa, insieme al ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, starebbe lavorando a un documento (che qualcuno definisce appello) che dovrebbe essere sottoscritto da una trentina fra deputati e senatori “grillini” favorevoli alla permanenza di Draghi a Palazzo Chigi. Insomma, una situazione in evoluzione continua.