«Nessun intervento del prefetto, la commissione era già in calendario»

«Abbiamo chiesto la sollecitazione del prefetto per far convocare la commissione Pari opportunità. Una Proposta più volte avanzata alla presidente della commisisone stessa, Francesca Ricca, e poi al presidente del consiglio comunale, Gerardo Murante (leggi qui)». Lo dichiarava lunedì 8 giugno a La Voce la consigliera del Pd, Sara Paladini, dopo aver ricevuto l’ufficliatà sulla convocazione della seduta consiliare (il 17 giugno) durante la quale saranno discussi i numeri delle violenze domestiche durante il periodo di lockdown.

«Nessun intervento del prefetto, la commissione era già in calendario – replica Murante -. La consigliera Paladini ha chiesto la convocazione il 6 maggio nel corso del consiglio comunale. L’8 maggio ho inviato la richiesta alla presidente Ricca e all’assessore competente, Marina Chiarelli. Su mia istanza, il 18 maggio Paladini mi ha inviato una mail con l’argomento da inserire all’ordine del giorno che ho poi inoltrato alla presidente della commissione e all’assessore».

 

 

Argomento inerente, appunto, i dati sulla violenza familiare: «Il 25 maggio – prosegue Murante – abbiamo ricevuto le risposte dall’associazione Liberazione e Speranza e il 3 giugno quelle della Questura. Nel frattempo la commissione era già in programma, eravamo solamente in attesa dei dati sulla base dei quali poter sviluppare un dialogo e un’analisi tra i commissari. Dunque nessun intervento al riguardo è stato fatto dal prefetto perchè la calendarizzazione era stata effettuata prima della segnalazione del 28 maggio alla Prefettura».

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«Nessun intervento del prefetto, la commissione era già in calendario»

«Abbiamo chiesto la sollecitazione del prefetto per far convocare la commissione Pari opportunità. Una Proposta più volte avanzata alla presidente della commisisone stessa, Francesca Ricca, e poi al presidente del consiglio comunale, Gerardo Murante (leggi qui)». Lo dichiarava lunedì 8 giugno a La Voce la consigliera del Pd, Sara Paladini, dopo aver ricevuto l’ufficliatà sulla convocazione della seduta consiliare (il 17 giugno) durante la quale saranno discussi i numeri delle violenze domestiche durante il periodo di lockdown.

«Nessun intervento del prefetto, la commissione era già in calendario – replica Murante -. La consigliera Paladini ha chiesto la convocazione il 6 maggio nel corso del consiglio comunale. L’8 maggio ho inviato la richiesta alla presidente Ricca e all’assessore competente, Marina Chiarelli. Su mia istanza, il 18 maggio Paladini mi ha inviato una mail con l’argomento da inserire all’ordine del giorno che ho poi inoltrato alla presidente della commissione e all’assessore».

 

 

Argomento inerente, appunto, i dati sulla violenza familiare: «Il 25 maggio – prosegue Murante – abbiamo ricevuto le risposte dall’associazione Liberazione e Speranza e il 3 giugno quelle della Questura. Nel frattempo la commissione era già in programma, eravamo solamente in attesa dei dati sulla base dei quali poter sviluppare un dialogo e un’analisi tra i commissari. Dunque nessun intervento al riguardo è stato fatto dal prefetto perchè la calendarizzazione era stata effettuata prima della segnalazione del 28 maggio alla Prefettura».

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