Claudio Martelli, già vicepremier, ministro della Giustizia e vicesegretario vicario di Bettino Craxi, il collaboratore più stretto del leader storico del socialismo italiano, esercita sempre un grande fascino sugli ex socialisti, anche se milita in altri partiti, su chi socialista si sente ancora, su chi non lo è mai stato. Martedì è stato a Novara a presentare il suo libro “Il merito, il bisogno e il grande tumulto”.
Un fascino tutto intellettuale, oggi si direbbe di soft power, di politica che si nutre di riflessione e di pensiero e non é solo una lista della spesa, come definisce la politica attuale Antonio Malerba, già sindaco di Novara e organizzatore dell’incontro, che si è tenuto il pomeriggio il 15 aprile all’Albergo Italia. Una platea affollatissima con in testa l’ex primo cittadino, Armando Riviera, gli ex segretari provinciale della Cgil Renzo Stievano, della Cisl Carlo Colzani e della Uil Raffaele Arezzi e poi moltissimi protagonisti della vita politica locale di oggi e di ieri.
Per Martelli bisogna ripartire dalla cultura per reagire all’«ignoragnatamento» che affigge la politica e ripartire dal Manifesto di Rimini del Psi degli anni ‘80 con la proposta di un’alleanza fra il merito, cioè i soggetti individuali che grazie alle proprie capacità e al proprio impegno emergono e chiedono riconoscimento e i portatori di pitbisogni, i nuovi e vecchi poveri, le pensionate, gli immigrati, i lavoratori con stipendi inadeguati.
Martelli non è pentito del suo socialismo liberale e lo rivendica con orgoglio come ancora attuale, soprattutto in quello che definisce il «tumulto» di questi giorni scommettendo sull’Europa che deve essere capace di unirsi anche per difendersi dalla sfida del conservatorismo Usa di Trump e dell’ autocrazia imperialista di Putin.
Si tratta di un’iniziativa, quella di Malerba, che si pone ancora soprattutto su un piano culturale e teorico di respiro e dignità di cui si sente oggi la mancanza, a Novara e in Italia, se poi si potrà e vorrà tradurre in qualcosa di più politicamente operativo si vedrà in seguito.