Oggi il consiglio comunale discute il Documento di programmazione. Si annuncia un muro contro muro

Seduta in presenza al Broletto a partire dalle 9. Bocciati dalla giunta tutti gli emendamenti della minoranza, che ha accolto invece i due del centrodestra. Il disappunto dei rappresentanti dell'opposizione: «Amministrazione più arrogante di quella precedente. Respinta la nostra apertura di credito»

Oggi, lunedì 21 febbraio, torna a riunirsi in presenza, nel Salone dell’Arengo del Broletto, il consiglio comunale di Novara. L’appuntamento è a partire dalle 9 e sino alle 13 per quanto riguarda la sessione del mattino e poi nel pomeriggio sino all’esaurimento dell’ordine del giorno. Una seduta che verterà quasi esclusivamente sul Bilancio di previsione 2022 e sul Dup triennale 2022-’24 e rappresenterà il primo banco di prova di un certo rilievo per la seconda amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Canelli.

Se l’esito finale del voto non appare assolutamente in discussione, le forze di minoranza hanno tuttavia annunciato battaglia, anche alla luce del fatto che la giunta, come hanno spiegato Nicola Fonzo, Mario Iacopino e Piergiaomo Baroni, rispettivamente apogruppo di Ds, Movimento 5 Stelle e Insieme per Novara, ha formalizzato «la sua volontà di non accogliere nessuno dei 106 nostri emendamenti (53 del “dem”, 49 dei “grillini” e quattro presentati dal responsabile di Demos, ndr). Le motivazioni di questa precisa scelta politica di Canelli e della sua maggioranza – hanno proseguito – sono ridicole e, in alcuni casi, anche offensive nei confronti dei proponenti. Durante la lunga seduta di lunedì (oggi per chi legge, ndr) entreremo nel merito di ciascuna delle presunte ragioni all’origine del diniego». A quanto ci è dato sapere sarebbero invece stati unicamente accolti i due emendamenti originariamente presentati da Fratelli d’Italia e poi trasformati in documenti “unitari” della maggioranza con le firme anche dei capigruppo di Lega, Forza Italia e Forza Novara.

Per i tre esponenti «l’attuale maggioranza di centrodestra ha mostrato un’arroganza persino superiore a quella del precedente mandato, considerato che nel 2021 qualche emendamento dei gruppi consiliari di minoranza era stato accolto, anche se poi non è stato dato alcun seguito alle nostre proposte».

Fonzo, Iacopino e Baroni hanno ricordato come nel corso della seduta di insediamento «Canelli aveva auspicato la nostra collaborazione e noi avevamo annunciato che non ci saremmo sottratti ad avanzare proposte, per il bene della città. Esattamente quello che abbiamo fatto, nonostante l’impianto del Dup non ci convinca proprio perché ha un’unica parola d’ordine: continuità». E se Fonzo nella conferenza stampa della scorsa settimana aveva ribadito come lo strumento di programmazione triennale non abbia un’anima, sia privo di una visione, manchi di qualunque prospettiva per il rilancio di una ittà che sta uscendo dalla pandemia, Baroni non ha manato di sottolineare come di fatto «sia stata respinta la nostra apertura di credito nei confronti di Canelli. Confidiamo che i consiglieri di maggioranza non si limitino ad adeguarsi al parere della giunta, ma esercitino fino in fondo il ruolo di rappresentanti delle cittadine e dei cittadini». Insomma, sul Dup è annunciato un vero e proprio muro contro muro.

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Oggi il consiglio comunale discute il Documento di programmazione. Si annuncia un muro contro muro

Seduta in presenza al Broletto a partire dalle 9. Bocciati dalla giunta tutti gli emendamenti della minoranza, che ha accolto invece i due del centrodestra. Il disappunto dei rappresentanti dell’opposizione: «Amministrazione più arrogante di quella precedente. Respinta la nostra apertura di credito»

Oggi, lunedì 21 febbraio, torna a riunirsi in presenza, nel Salone dell’Arengo del Broletto, il consiglio comunale di Novara. L’appuntamento è a partire dalle 9 e sino alle 13 per quanto riguarda la sessione del mattino e poi nel pomeriggio sino all’esaurimento dell’ordine del giorno. Una seduta che verterà quasi esclusivamente sul Bilancio di previsione 2022 e sul Dup triennale 2022-’24 e rappresenterà il primo banco di prova di un certo rilievo per la seconda amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Canelli.

Se l’esito finale del voto non appare assolutamente in discussione, le forze di minoranza hanno tuttavia annunciato battaglia, anche alla luce del fatto che la giunta, come hanno spiegato Nicola Fonzo, Mario Iacopino e Piergiaomo Baroni, rispettivamente apogruppo di Ds, Movimento 5 Stelle e Insieme per Novara, ha formalizzato «la sua volontà di non accogliere nessuno dei 106 nostri emendamenti (53 del “dem”, 49 dei “grillini” e quattro presentati dal responsabile di Demos, ndr). Le motivazioni di questa precisa scelta politica di Canelli e della sua maggioranza – hanno proseguito – sono ridicole e, in alcuni casi, anche offensive nei confronti dei proponenti. Durante la lunga seduta di lunedì (oggi per chi legge, ndr) entreremo nel merito di ciascuna delle presunte ragioni all’origine del diniego». A quanto ci è dato sapere sarebbero invece stati unicamente accolti i due emendamenti originariamente presentati da Fratelli d’Italia e poi trasformati in documenti “unitari” della maggioranza con le firme anche dei capigruppo di Lega, Forza Italia e Forza Novara.

Per i tre esponenti «l’attuale maggioranza di centrodestra ha mostrato un’arroganza persino superiore a quella del precedente mandato, considerato che nel 2021 qualche emendamento dei gruppi consiliari di minoranza era stato accolto, anche se poi non è stato dato alcun seguito alle nostre proposte».

Fonzo, Iacopino e Baroni hanno ricordato come nel corso della seduta di insediamento «Canelli aveva auspicato la nostra collaborazione e noi avevamo annunciato che non ci saremmo sottratti ad avanzare proposte, per il bene della città. Esattamente quello che abbiamo fatto, nonostante l’impianto del Dup non ci convinca proprio perché ha un’unica parola d’ordine: continuità». E se Fonzo nella conferenza stampa della scorsa settimana aveva ribadito come lo strumento di programmazione triennale non abbia un’anima, sia privo di una visione, manchi di qualunque prospettiva per il rilancio di una ittà che sta uscendo dalla pandemia, Baroni non ha manato di sottolineare come di fatto «sia stata respinta la nostra apertura di credito nei confronti di Canelli. Confidiamo che i consiglieri di maggioranza non si limitino ad adeguarsi al parere della giunta, ma esercitino fino in fondo il ruolo di rappresentanti delle cittadine e dei cittadini». Insomma, sul Dup è annunciato un vero e proprio muro contro muro.

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