Parola d’ordine: sicurezza. La competizione tra Lega e Fdi anche nel novarese

Scontro muscolare sul ddl sicurezza, sintomo di rapporti tesi?

Uno scontro muscolare tra alleati quello che si sta consumando a Roma sul ddl Sicurezza, uno dei disegni di legge più discussi degli ultimi anni. Non solo perché le opposizioni denunciano il pericolo dell’adozione di questo provvedimento che sarebbe una delle misure più autoritarie degli ultimi decenni, ma anche perché lo scontro si verifica anche all’interno della maggioranza con la Lega e Fdi che, a parole, invocano l’esigenza di adottare il corposo pacchetto di misure per rafforzare le tutele per le forze dell’ordine, ma sotto traccia, inaugurano la competizione tra alleati di governo.

Il Carroccio di Matteo Salvini è tornato a chiedere un’accelerazione nell’iter del provvedimento, come lo stesso segretario ha dichiarato ieri «questo ddl prima lo si approva meglio è. Non capisco il senso di rinviarlo ulteriormente» mentre si recava a firmare la petizione della Lega “difendiamo chi difende gli italiani”. Nel testo della petizione si chiede di sostenere le proposte del partito inserite nel disegno: fondi per le bodycam, un fondo per la tutela legale e articoli specificamente destinati alle aggravanti per la resistenza e la minaccia a un’agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza oltre che pene più severe per impedire rivolte in carcere e nei centri di accoglienza e trattenimento di immigrati.

Dall’altro lato della barricata è Fdi a lanciare un’analoga campagna di mobilitazione nazionale “Basta aggressioni contro le Forze dell’Ordine” che ha raggiunto quota 100mila firme (contro le 16.800 riportate dal sito della Lega, ndr). La petizione, avviata per ribadire il sostegno agli uomini e alle donne in divisa continente sostanzialmente le stesse richieste di quella del partito con cui gli eredi di Alleanza Nazionale sono alleati al governo del paese.

Lo scontro che si sta consumando a livello nazionale si riflette anche nel novarese dove, in questo weekend, sia la Lega che Fratelli d’Italia hanno organizzato iniziative sul tema della sicurezza e raccolte firme ai gazebo nelle piazze del capoluogo e delle principali città della provincia. Una delegazione di Fdi guidata dal dominus novarese Gaetano Nastri ha anche visitato gli uffici di Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e i Carabinieri.

Verrebbe proprio da pensare che gli alleati di governo, a Roma come a Novara, stiano tentando di contendersi spazi di elettorato, mettendo in campo una strategia muscolare che premierà chi sarà in grado di dimostrare maggior peso specifico nella raccolta firme. A giudicare dalle foto dei gazebo novaresi la risposta sembra scontata. Sarà contenta la Lega, partito di espressione del sindaco?

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Parola d’ordine: sicurezza. La competizione tra Lega e Fdi anche nel novarese

Scontro muscolare sul ddl sicurezza, sintomo di rapporti tesi?

Uno scontro muscolare tra alleati quello che si sta consumando a Roma sul ddl Sicurezza, uno dei disegni di legge più discussi degli ultimi anni. Non solo perché le opposizioni denunciano il pericolo dell’adozione di questo provvedimento che sarebbe una delle misure più autoritarie degli ultimi decenni, ma anche perché lo scontro si verifica anche all’interno della maggioranza con la Lega e Fdi che, a parole, invocano l’esigenza di adottare il corposo pacchetto di misure per rafforzare le tutele per le forze dell’ordine, ma sotto traccia, inaugurano la competizione tra alleati di governo.

Il Carroccio di Matteo Salvini è tornato a chiedere un’accelerazione nell’iter del provvedimento, come lo stesso segretario ha dichiarato ieri «questo ddl prima lo si approva meglio è. Non capisco il senso di rinviarlo ulteriormente» mentre si recava a firmare la petizione della Lega “difendiamo chi difende gli italiani”. Nel testo della petizione si chiede di sostenere le proposte del partito inserite nel disegno: fondi per le bodycam, un fondo per la tutela legale e articoli specificamente destinati alle aggravanti per la resistenza e la minaccia a un’agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza oltre che pene più severe per impedire rivolte in carcere e nei centri di accoglienza e trattenimento di immigrati.

Dall’altro lato della barricata è Fdi a lanciare un’analoga campagna di mobilitazione nazionale “Basta aggressioni contro le Forze dell’Ordine” che ha raggiunto quota 100mila firme (contro le 16.800 riportate dal sito della Lega, ndr). La petizione, avviata per ribadire il sostegno agli uomini e alle donne in divisa continente sostanzialmente le stesse richieste di quella del partito con cui gli eredi di Alleanza Nazionale sono alleati al governo del paese.

Lo scontro che si sta consumando a livello nazionale si riflette anche nel novarese dove, in questo weekend, sia la Lega che Fratelli d’Italia hanno organizzato iniziative sul tema della sicurezza e raccolte firme ai gazebo nelle piazze del capoluogo e delle principali città della provincia. Una delegazione di Fdi guidata dal dominus novarese Gaetano Nastri ha anche visitato gli uffici di Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e i Carabinieri.

Verrebbe proprio da pensare che gli alleati di governo, a Roma come a Novara, stiano tentando di contendersi spazi di elettorato, mettendo in campo una strategia muscolare che premierà chi sarà in grado di dimostrare maggior peso specifico nella raccolta firme. A giudicare dalle foto dei gazebo novaresi la risposta sembra scontata. Sarà contenta la Lega, partito di espressione del sindaco?

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.