Pd: «A casa gli assessori di FdI». Il gruppo consiliare si difende e i tre diretti interessati tacciono

A due giorni di distanza dalle dichiarazioni dei consiglieri dem, il coordinamento cittadino di Fratelli d'Italia ha diramato una nota a firma del proprio gruppo

L’aspro confronto tra Lega e Fratelli d’Italia è il tema politico che sta tenendo banco in città negli ultimi giorni. Non è la prima volta che i due partiti di maggioranza non si trovino d’accordo su alcuni temi, ma i nervosismi sono quasi sempre stati circoscritti e tenuti a bada. Questa volta, invece, non è proprio stato possibile nascondere l’attrito dopo che, a poche ore dalla scadenza dei termini previsti, i consiglieri di Fratelli d’Italia hanno depositato nove emendamenti al Bilancio di previsione – che sarà discusso nella seduta di lunedì 13 febbraio – senza condividere la scelta con le altre forze di centro destra.

Dopo un primo momento di irritazione da parte del sindaco Alessandro Canelli, e dell’assessore al Bilancio, Silvana Moscatelli, entrambi leghisti, sembra che la situazione sia rientrata, almeno in parte. Resta, però, la cicatrice dello screzio politico tra alleati della quale ha subito “approfittato” il Partito Democratico che ha chiesto le dimissioni dei tre assessori di FdI: Marina Chiarelli, che è anche vice sindaco, Giulia Negri e Ivan De Grandis. (leggi qui)

A due giorni di distanza dalle dichiarazioni dei consiglieri dem, nella serata di ieri (mercoledì) il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia ha diramato una nota a firma del proprio gruppo consiliare. Tutto nel silenzio imbarazzante dei tre diretti interessati, non si capisce se per dissenso o per inconsapevolezza, i quali da lunedì scorso, giorno della conferenza stampa del Pd, si sono fatti negare dopo essere stati contattati più volte telefonicamente.

«Fratelli d’Italia è il primo partito a Novara, non cade nei tranelli della sinistra ma risponde alle provocazioni lavorando costantemente per offrire alla città proposte e contributi per aumentare le prestazioni e la qualità dei servizi – si legge nel comunicato -. Lo ha fatto con determinazione anche in questi giorni per la presentazione degli emendamenti al Dup, presentando nove proposte, non nove macigni come ingiustamente li ha definiti il Pd».

Rispedendo le polemiche al mittente, FdI specifica gli argomenti proposti: una maggiore cura del cimitero anche ricorrendo ai percettori del reddito di cittadinanza, l’introduzione nello Statuto della figura del  Garante dei diritti dei disabili, la realizzazione della Fermata a Novara dell’alta velocità e collegamento ferroviario Novara-Malpensa, il miglioramento dell’assistenza sanitaria (lista di attesa) e attenzione al nuovo Ospedale, una maggiore attenzione al decoro urbano, l’incremento della sicurezza intorno alla stazione ferroviaria e nei centri commerciali, l’introduzione del “reddito familiare”, agevolazioni tributarie per particolari aree mercatali e l’aggiornamento del calendario culturale cittadino. Dei nove emendamenti, pare che gli ultimi cinque saranno stralciati e nemmeno arriveranno in discussione.

«La richiesta di sostituire la delegazione di FdI da parte del Pd in giunta solamente perché il gruppo consiliare di appartenenza ha osato esercitare il suo ruolo istituzionale al solo fine di migliore il futuro della nostra città appare oltre che illogica persino demagogica; risponde cioè all’ormai nota propaganda disfattista tipica di quelle forze politiche poco inclini al confronto. Lo facciano piuttosto i consiglieri d’opposizione a cui piace fare polemiche sterili gridate sulla stampa a colpi di demagogia che mortificano la città e, visti i risultati, anche i propri elettori» conclude il comunicato.

I gruppi consiliari di minoranza presentano 55 emendamenti al bilancio

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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A due giorni di distanza dalle dichiarazioni dei consiglieri dem, il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia ha diramato una nota a firma del proprio gruppo

L’aspro confronto tra Lega e Fratelli d’Italia è il tema politico che sta tenendo banco in città negli ultimi giorni. Non è la prima volta che i due partiti di maggioranza non si trovino d’accordo su alcuni temi, ma i nervosismi sono quasi sempre stati circoscritti e tenuti a bada. Questa volta, invece, non è proprio stato possibile nascondere l’attrito dopo che, a poche ore dalla scadenza dei termini previsti, i consiglieri di Fratelli d’Italia hanno depositato nove emendamenti al Bilancio di previsione – che sarà discusso nella seduta di lunedì 13 febbraio – senza condividere la scelta con le altre forze di centro destra.

Dopo un primo momento di irritazione da parte del sindaco Alessandro Canelli, e dell’assessore al Bilancio, Silvana Moscatelli, entrambi leghisti, sembra che la situazione sia rientrata, almeno in parte. Resta, però, la cicatrice dello screzio politico tra alleati della quale ha subito “approfittato” il Partito Democratico che ha chiesto le dimissioni dei tre assessori di FdI: Marina Chiarelli, che è anche vice sindaco, Giulia Negri e Ivan De Grandis. (leggi qui)

A due giorni di distanza dalle dichiarazioni dei consiglieri dem, nella serata di ieri (mercoledì) il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia ha diramato una nota a firma del proprio gruppo consiliare. Tutto nel silenzio imbarazzante dei tre diretti interessati, non si capisce se per dissenso o per inconsapevolezza, i quali da lunedì scorso, giorno della conferenza stampa del Pd, si sono fatti negare dopo essere stati contattati più volte telefonicamente.

«Fratelli d’Italia è il primo partito a Novara, non cade nei tranelli della sinistra ma risponde alle provocazioni lavorando costantemente per offrire alla città proposte e contributi per aumentare le prestazioni e la qualità dei servizi – si legge nel comunicato -. Lo ha fatto con determinazione anche in questi giorni per la presentazione degli emendamenti al Dup, presentando nove proposte, non nove macigni come ingiustamente li ha definiti il Pd».

Rispedendo le polemiche al mittente, FdI specifica gli argomenti proposti: una maggiore cura del cimitero anche ricorrendo ai percettori del reddito di cittadinanza, l’introduzione nello Statuto della figura del  Garante dei diritti dei disabili, la realizzazione della Fermata a Novara dell’alta velocità e collegamento ferroviario Novara-Malpensa, il miglioramento dell’assistenza sanitaria (lista di attesa) e attenzione al nuovo Ospedale, una maggiore attenzione al decoro urbano, l’incremento della sicurezza intorno alla stazione ferroviaria e nei centri commerciali, l’introduzione del “reddito familiare”, agevolazioni tributarie per particolari aree mercatali e l’aggiornamento del calendario culturale cittadino. Dei nove emendamenti, pare che gli ultimi cinque saranno stralciati e nemmeno arriveranno in discussione.

«La richiesta di sostituire la delegazione di FdI da parte del Pd in giunta solamente perché il gruppo consiliare di appartenenza ha osato esercitare il suo ruolo istituzionale al solo fine di migliore il futuro della nostra città appare oltre che illogica persino demagogica; risponde cioè all’ormai nota propaganda disfattista tipica di quelle forze politiche poco inclini al confronto. Lo facciano piuttosto i consiglieri d’opposizione a cui piace fare polemiche sterili gridate sulla stampa a colpi di demagogia che mortificano la città e, visti i risultati, anche i propri elettori» conclude il comunicato.

I gruppi consiliari di minoranza presentano 55 emendamenti al bilancio

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