Il Partito democratico di Novara città ha tenuto nella mattinata di oggi, sabato 5 novembre, una sua riunione. Un incontro decisamente partecipato /almeno nei numeri, vista la presenza di una cinquantina di persone), dal quale è emersa la volontà – se mai qualcuno l’avesse messa in dubbio – di procedere verso il cambiamento, una netta inversione di rotta. Una verifica post voto, ha commentato la coordinatrice Emanuela Allegra, «nella quale è emersa la precisa volontà di rimetterci in gioco, di rivitalizzare quelle emergie che sono venute meno nel corso della recente campagna elettorale».
Al di là dei soliti buoni propositi – sempre Allegra ha parlato apertamente di rinnovamento e che sarà «importante aprirsi ancora di più alla società civile già in occasione del prossimo congresso» – si potrebbe avvertire la sensazione di assistere a un “déjà vu”, con la “base” del partito ancora volenterosa nelle proposte, come l’idea di dividere i partecipanti in gruppi di lavoro per preparare la stesura di idee, passando dal “dove si è sbagliato” al “cosa si potrebbe fare”, ma poi staticamente vincolata a quei rigidi meccanismi calati dall’alto. Anche se non si conoscono ancora le date precise dell’appuntamento che entro la prossima primavera dovrebbe portare all’elezione del successore di Enrico Letta e non si sa neppure se insieme a quello nazionale si dovranno tenere anche i congressi locali, molti militanti – a Novara come nel resto della Penisola – mordono il freno, chiedendo apertamente che si “rovesci” la piramide anche per quanto riguarda la fase procedurale.
Insomma, è iniziata una lunga partita a scacchi destinata a durare qualche mese, dove qualcuno ha già deciso di posizionarsi su qualche casella, anche in previsione di future scadenze elettorali. Una delle novità potrebbe rivelarsi il gruppo degli Under 40 («Non una nuova corrente», secondo quanto dichiarato da loro stessi) che ha promosso la scorsa settimana nella capitale l’iniziativa “Coraggio Pd”, visto con attenzione e interesse dalla stessa Allegra. Bisognerà vedere come e in che misura potrebbe incidere sui futuri assetti del partito. E se soprattutto saranno nelle condizioni di poter giocare la loro partita sino in fondo.