Pd: Domenico Rossi proclamato ufficialmente segretario regionale

Nella giornata di oggi da parte dell'Assemblea piemontese dei “dem”, guardando già alle elezioni del prossimo anno: «Abbiamo una sanità allo stremo e un trasporto pubblico inesistente»

Domenico Rossi, consigliere novarese a Palazzo Lascaris, è ora, anche con i crismi dell’ufficialità, segretario regionale del Partito Democratico. Lo ha proclamato nella giornata di oggi, sabato 4 marzo, l’Assemblea piemontese del partito, riunitasi a Torino. Le prime parole del neo segretario sono state una citazione di Mauro Rostagno (“Noi non cerchiamo un posto nel mondo, ma vogliamo costruire una società in cui vale la pena di trovare un posto”, questo il pensiero del giornalista e sociologo assassinato in circostanze mai completamente chiarite nel 1988), traducibile nella volontà di «diventare il partito della speranze di chi lotta per un mondo migliore. Servono quindi parole chiare su lavoro, salute, scuola, ambiente, giovani, diritti».


Rossi, al quale toccherà ora il compito di varare la squadra di collaboratori, ha ereditato un partito apparentemente compattatosi sul suo nome, ma che nei suoi meandri nasconde le insidie di qualche divisione legata proprio a chi dovrà affiancarlo nella nuova segreteria. Il consigliere regionale novarese, però, ha lasciato subito intendere di non voler cadere in nessuna trappola creata da presunte correnti interne. Guarda già alle nuove sfide del prossimo anno, che interesseranno tanti Comuni, la stessa Regione e poi il Parlamento europeo. Sul nome di chi dovrà probabilmente sfidare il governatore uscente Alberto Cirio non ha voluto escludere anche in questa circostanza il ricorso alle primarie.


«Abbiano una sanità regionale allo stremo – ha detto tra l’altro – nonostante gli sforzi encomiabili degli operatori e delle operatrici, con liste d’attesa infinite e un’edilizia sanitaria bloccata. E poi un trasporto pubblico locale inesistente, soprattutto per le aree interne, un consumo di suolo e un inquinamento da record nazionale in negativo».


Parlando più in generale il neo segretario ha insistito sul fatto che il Pd debba offrire «un’alternativa solida e credibile, lavorando con tutte le sue forze che non si riconoscono in questa destra, dialogando con sindacati, enti datoriali e associazioni, costruendo l’alleanza più importante, quella con i cittadini piemontesi».


In attesa di definire la nuova segreteria, all’insegna del mantenimento di certi equilibri, accanto Rossi, che nel recente congresso nazionale si era schierato con Stefano Bonaccini, l’Assemblea ha eletto, in “quota Schlein”, la torinese Nadia Conticelli. Albeto Avetta sarà il tesoriere, Marco Novello il presidente della Commissione di garanzia.

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Pd: Domenico Rossi proclamato ufficialmente segretario regionale

Nella giornata di oggi da parte dell’Assemblea piemontese dei “dem”, guardando già alle elezioni del prossimo anno: «Abbiamo una sanità allo stremo e un trasporto pubblico inesistente»

Domenico Rossi, consigliere novarese a Palazzo Lascaris, è ora, anche con i crismi dell’ufficialità, segretario regionale del Partito Democratico. Lo ha proclamato nella giornata di oggi, sabato 4 marzo, l’Assemblea piemontese del partito, riunitasi a Torino. Le prime parole del neo segretario sono state una citazione di Mauro Rostagno (“Noi non cerchiamo un posto nel mondo, ma vogliamo costruire una società in cui vale la pena di trovare un posto”, questo il pensiero del giornalista e sociologo assassinato in circostanze mai completamente chiarite nel 1988), traducibile nella volontà di «diventare il partito della speranze di chi lotta per un mondo migliore. Servono quindi parole chiare su lavoro, salute, scuola, ambiente, giovani, diritti».


Rossi, al quale toccherà ora il compito di varare la squadra di collaboratori, ha ereditato un partito apparentemente compattatosi sul suo nome, ma che nei suoi meandri nasconde le insidie di qualche divisione legata proprio a chi dovrà affiancarlo nella nuova segreteria. Il consigliere regionale novarese, però, ha lasciato subito intendere di non voler cadere in nessuna trappola creata da presunte correnti interne. Guarda già alle nuove sfide del prossimo anno, che interesseranno tanti Comuni, la stessa Regione e poi il Parlamento europeo. Sul nome di chi dovrà probabilmente sfidare il governatore uscente Alberto Cirio non ha voluto escludere anche in questa circostanza il ricorso alle primarie.


«Abbiano una sanità regionale allo stremo – ha detto tra l’altro – nonostante gli sforzi encomiabili degli operatori e delle operatrici, con liste d’attesa infinite e un’edilizia sanitaria bloccata. E poi un trasporto pubblico locale inesistente, soprattutto per le aree interne, un consumo di suolo e un inquinamento da record nazionale in negativo».


Parlando più in generale il neo segretario ha insistito sul fatto che il Pd debba offrire «un’alternativa solida e credibile, lavorando con tutte le sue forze che non si riconoscono in questa destra, dialogando con sindacati, enti datoriali e associazioni, costruendo l’alleanza più importante, quella con i cittadini piemontesi».


In attesa di definire la nuova segreteria, all’insegna del mantenimento di certi equilibri, accanto Rossi, che nel recente congresso nazionale si era schierato con Stefano Bonaccini, l’Assemblea ha eletto, in “quota Schlein”, la torinese Nadia Conticelli. Albeto Avetta sarà il tesoriere, Marco Novello il presidente della Commissione di garanzia.

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