Politiche sociali, lavoro e sviluppo economico. Cgil, Csil e Uil interrogano i candidati sindaco

Ieri sera al castello i sindacati hanno rivolto domande agli aspiranti alla poltrona di primo cittadino

Territorio, politiche sociali, lavoro e sviluppo economico. Nella serata di ieri, 29 settembre, Cgil, Cisl e Uil hanno interrogato i cinque candidati alla carica di sindaco di Novara. A cominciare in segretario di Cgil Novara e Vco Attilio Fasulo che si è concentrato sul tema del piano regolatore, nuovi insediamenti e mense scolastiche. Per Alessandro Canelli «bisogna mettere mano al prg e le aree da riqualificare a San’Agabio già ci sono. Riguardo alla mensa, è pervenuta una proposta formale per aprire il centro cottura di corso della Vittoria». Nicola Fonzo, Sergio De Stadio e Mario Iacopino hanno concordato sulla rigenerazione di aree già esistenti senza il consumo di suolo. Sulle mense De Stasio ha auspicato l’utilizzo di prodotti a km 0.

Il tema delle politiche ambientali e mobilità sostenibile è stato posto dalla segretaria della Csil, Elena Ugazio. De Stasio ha parlato di «trasformazione green degli edifici pubblici», Iacopino ha lodato il lavoro di Atc sugli alloggi di edilizia popolare, Fonzo di piste ciclabili, marciapiedi adeguati e cavalcavia percorribili anche dai disabili, Canelli di parcheggi gratuiti per auto ecologiche mentre Paolo Vanoli ha proposto la «riqualificazione di zone della città che sono dei ghetti in quartieri residenziali. Inoltre fermerei tutte le auto nelle periferie creando parcheggi di interscambio».

Il segretario della Uil Roberto Vittorio ha invece parlato di istruzione, ricerca e università. Per Fonzo «esempi come l’Iti Omar vanno potenziati e deve essere supportata l’istruzione pubblica creando luoghi della formazione oltre l’orario scolastico». De Stasio ha portato avanti l’idea di agevolare star up in ambito tecnologico e Canelli ha parlato di tre nuovi studentati «all’ex Centro Sociale, alle ex Officine Grafiche De Agostini e in una struttura individuata e gestita da Edisu in vista delle Universiadi».

Ha poi ripreso la parola Fasulo per parlare di De Pagave e digitalizzazione. Fonzo ha accusato l’amministrazione comunale «colpevole di non aver nominato il Cda dell’istituto per anziani e aver provocato una situazione complessa», Iacopino ha ricordato che «al De Pagave ci sono appartamenti ristrutturati che non sono mai stati utilizzati» e che «la digitalizzazione è fondamentale perché non si può lasciare indietro nessuno, molti cittadini nemmeno riescono ad accedere ai servizi del Comune». Canelli ha dichiarato che «tutte le assunzioni possibili sono state fatte nel rispetto dei vincoli normativi». Sul De Pagave ha assicurato: «La governance resterà pubblica». Vanoli ha invece denunciato: «Al numero verde del Comune non risponde mai nessuno, non c’è un ufficio relazioni con il pubblico funzionante e l’usciere è maleducato».

Ugazio della Cisl ha poi affrontato il tema dell’assistenza sanitaria domandando «quale pressione politica può essere esercitata sull’iter del nuovo ospedale?». De Stasio ha sottolineato l’importanza del progetto «che deve essere portato a termine», Iacopino ha ribadito le responsabilità politiche già espresse nei giorni scorsi, Fonzo ha puntato il dito contro la Lega ritenuta «la responsabilità del fallimento del progetto della Città della Salute». Canelli ha affermato che «l’iter del nuovo ospedale non si è fermato, Regione e azienda ospedaliera stanno lavorando. È vero che il progetto è un po’ vecchio, ma non possiamo permetterci di rifare tutto da capo». Ha concluso Vanoli dichiarando: «Non posso dare giudizi su un progetto che non conosco».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Politiche sociali, lavoro e sviluppo economico. Cgil, Csil e Uil interrogano i candidati sindaco

Ieri sera al castello i sindacati hanno rivolto domande agli aspiranti alla poltrona di primo cittadino

Territorio, politiche sociali, lavoro e sviluppo economico. Nella serata di ieri, 29 settembre, Cgil, Cisl e Uil hanno interrogato i cinque candidati alla carica di sindaco di Novara. A cominciare in segretario di Cgil Novara e Vco Attilio Fasulo che si è concentrato sul tema del piano regolatore, nuovi insediamenti e mense scolastiche. Per Alessandro Canelli «bisogna mettere mano al prg e le aree da riqualificare a San’Agabio già ci sono. Riguardo alla mensa, è pervenuta una proposta formale per aprire il centro cottura di corso della Vittoria». Nicola Fonzo, Sergio De Stadio e Mario Iacopino hanno concordato sulla rigenerazione di aree già esistenti senza il consumo di suolo. Sulle mense De Stasio ha auspicato l’utilizzo di prodotti a km 0.

Il tema delle politiche ambientali e mobilità sostenibile è stato posto dalla segretaria della Csil, Elena Ugazio. De Stasio ha parlato di «trasformazione green degli edifici pubblici», Iacopino ha lodato il lavoro di Atc sugli alloggi di edilizia popolare, Fonzo di piste ciclabili, marciapiedi adeguati e cavalcavia percorribili anche dai disabili, Canelli di parcheggi gratuiti per auto ecologiche mentre Paolo Vanoli ha proposto la «riqualificazione di zone della città che sono dei ghetti in quartieri residenziali. Inoltre fermerei tutte le auto nelle periferie creando parcheggi di interscambio».

Il segretario della Uil Roberto Vittorio ha invece parlato di istruzione, ricerca e università. Per Fonzo «esempi come l’Iti Omar vanno potenziati e deve essere supportata l’istruzione pubblica creando luoghi della formazione oltre l’orario scolastico». De Stasio ha portato avanti l’idea di agevolare star up in ambito tecnologico e Canelli ha parlato di tre nuovi studentati «all’ex Centro Sociale, alle ex Officine Grafiche De Agostini e in una struttura individuata e gestita da Edisu in vista delle Universiadi».

Ha poi ripreso la parola Fasulo per parlare di De Pagave e digitalizzazione. Fonzo ha accusato l’amministrazione comunale «colpevole di non aver nominato il Cda dell’istituto per anziani e aver provocato una situazione complessa», Iacopino ha ricordato che «al De Pagave ci sono appartamenti ristrutturati che non sono mai stati utilizzati» e che «la digitalizzazione è fondamentale perché non si può lasciare indietro nessuno, molti cittadini nemmeno riescono ad accedere ai servizi del Comune». Canelli ha dichiarato che «tutte le assunzioni possibili sono state fatte nel rispetto dei vincoli normativi». Sul De Pagave ha assicurato: «La governance resterà pubblica». Vanoli ha invece denunciato: «Al numero verde del Comune non risponde mai nessuno, non c’è un ufficio relazioni con il pubblico funzionante e l’usciere è maleducato».

Ugazio della Cisl ha poi affrontato il tema dell’assistenza sanitaria domandando «quale pressione politica può essere esercitata sull’iter del nuovo ospedale?». De Stasio ha sottolineato l’importanza del progetto «che deve essere portato a termine», Iacopino ha ribadito le responsabilità politiche già espresse nei giorni scorsi, Fonzo ha puntato il dito contro la Lega ritenuta «la responsabilità del fallimento del progetto della Città della Salute». Canelli ha affermato che «l’iter del nuovo ospedale non si è fermato, Regione e azienda ospedaliera stanno lavorando. È vero che il progetto è un po’ vecchio, ma non possiamo permetterci di rifare tutto da capo». Ha concluso Vanoli dichiarando: «Non posso dare giudizi su un progetto che non conosco».

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