Volti conosciuti, altri no. Amministratori in carica oggi, qualcuno che lo è stato in passato e altri magari con ambizioni future, per un totale di 55 nomi. E’ il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, presentato ufficialmente questa mattina – sabato 26 novembre – nella sede di via Frasconi insieme alla prima iniziativa, caratterizzata da un vero e proprio “tour di ascolto” dei cittadini nei vari quartieri. Si comincerà nel prossimo weekend, dal 2 al 4 dicembre a Sant’Agabio, per concludersi a fine giugno in centro.
A spiegare l’istituzione di quello che è stato definito un vero e proprio “parlamentino” è stato il coordinatore cittadino Daniele Andretta: «Si tratta di qualcosa di innovativo, inserendo un gruppo di persone che rappresentano quello che è lo specchio della realtà di Novara. Abbiamo chiamato a farne parte tutti i titolari di cariche pubbliche, dai componenti della giunta ai consiglieri comunali, coinvolgendo anche quelli che avevano fatto parte della lista alle amministrative del 2021 perché sono comunque una preziosa risorsa». Ci sono giovani e non, imprenditori, artigiani, studenti, pensionati, perché «vogliamo coinvolgere il mondo della società civile. Importante è che lo si faccia lontano dalle scadenze elettorali, al di fuori da qualunque interesse di coinvolgimento politico, perché riteniamo che la gente vada ascoltata periodicamente e non soltanto in occasione delle elezioni».
«Abbiamo una visione e vogliamo scommettere sul futuro – ha detto invece il senatore Gaetano Nastri – Abbiamo lo stesso entusiasmo di quando siamo partiti dieci anni fa e oggi siamo il primo partito della città, ma questo deve essere un punto di partenza, non di arrivo». Anche il parlamentare ha voluto spiegare come «un partito che a livello nazionale raggiunge il 30% non possa chiudersi al suo interno. Noi siamo stati un po’ in tutta Italia un laboratorio e dobbiamo allargarci alla rete civica, al mondo dell’associazionismo e cercare quegli interlocutori che possano darci quello spunto e quella voglia di essere propositivi all’interno del Comune».
Se il segretario provinciale Angelo Tredanari ha parlato di «ulteriore possibilità di crescita sul territorio e la futura creazione dio un coordinamento di tutto il Novarese», per la vicesindaca Marina Chiarelli «il messaggio che volgiamo mandare oggi è quello di apertura, perché solo attraverso la voce dei cittadini possiamo lavorare per il bene della comunità», mentre il capogruppo a Palazzo Cabrino Michele Ragno ha spiegato come «oggi presentiamo uno strumento e quello che saprà fare in futuro dipende dall’impegno di ciascuno di noi».
Ancora Nastri: «Noi siamo pronti per quelle che saranno le prossime sfide. La scadenza del 2024 è rappresentata dalle europee e dalle regionali, per le quali sarà importante far eleggere il maggior numero di nostri rappresentanti in modo da poter magari chiedere un assessore». Con la Regione ad essere il principale interlocutore in materia di sanità, Nastri ha fatto capire che FdI vorrà avere una parola importante sul decollo definitivo del nuovo ospedale. Ma non solo. Il senatore, oltre a europee e regionali, ha volutamente aggiunto un «e poi chissà…». Chiara allusione a una possibile “staffetta” sulla poltrona più importante di Palazzo Cabrino? Una cosa è certa, e Nastri lo ha ribadito: «Nella coalizione non siamo più subalterni ma il primo partito. Dobbiamo lavorare e se saremo bravi potremo chiedere di indicare il nome del candidato sindaco».