Primarie Pd, a Novara vince Elly Schlein. Ribaltato il voto degli iscritti

Netta la vittoria nelle tre sedi cittadine. Un trend che ha caratterizzato tutta la provincia, eccetto Borgomanero e Cerano

In linea con l’andamento nazionale, Elly Schlein vince anche nel novarese ribaltando il voto degli iscritti che si erano espressi nella prima fase delle primarie. La ex vice presidente dell’Emilia Romagna ha, infatti, ottenuto il 63,58% (2434 preferenze) contro il 35,89% (1374) di Stefano Bonaccini. I votanti sono stati 3828, 9 le schede bianche, 12 le nulle.

Netta la vittoria nelle tre sedi cittadine: su 1380 votanti, 948 hanno preferito Schlein, 425 Bonaccini. La percentuale più alta l’ha ottenuta a Castelletto con Ticino, il 77,46%. Anche negli altri seggi del territorio Schlein ha superato ampiamente il 50%: Arona, Carpignano, Cameri, Cressa, Gozzano, Romentino, Varallo Pombia, Grignasco, Galliate, Trecate, Momo, Oleggio, Bellinzago, Romagnano.

Un trend che ha caratterizzato tutta la provincia, eccetto Borgomanero dove il voto di ieri è rimasto in linea con quello espresso dagli iscritti i quali avevano dato al presidente della Regione Emilia Romagna il 94% delle preferenze (leggi qui). Qui anche gli elettori hanno scelto Bonaccini: 243 voti contro i 117 della Schlein. Lo stesso è successo a Cerano: Bonaccini 33 voti, 10 in più rispetto a Schlein.

Schlein si è imposta anche a livello piemontese: su votanti 57.206, 38.408 sono state le sue preferenze (67,14%,) più del doppio rispetto a quelle di Bonaccini: 18.502 (32,34%).

«Queste primarie dimostrano ancora una volta e contro ogni pronostico di fallimento che c’è ancora tanto interesse sulle sorti del Partito Democratico – dichiara il segretario regionale Domenico Rossi, che sosteneva la candidatura di Bonaccini -. Più di un milione di persone in Italia e 57.000 in Piemonte sono venute a votare, nonostante il tempo brutto, facendo la coda e accettando di contribuire anche economicamente. Nel contesto attuale, di crisi della partecipazione, è un segnale di speranza. Elly Schlein ha vinto in maniera netta, almeno in Piemonte. E questo significa che la sua proposta è stata più convincente. Il PD dimostra di essere il partito del possibile, dove non ci sono traiettorie pre-ordinate, che crede nella democrazia esponendosi anche all’inedito. Per la prima volta avremo come segretaria una giovane donna capace e appassionata. Da subito deve cominciare il tempo della cooperazione. Dobbiamo dire basta ai congressi permanenti e collaborare tutti insieme per costruire un’alternativa alle destre, chiedendoci come valorizzare la grande partecipazione di oggi in un partito plurale. La prima sfida è fare in modo che almeno una parte di essa si fermi a darci una mano nelle fatiche quotidiane del partito e della politica. Dobbiamo avvertire la responsabilità del credito di fiducia che ancora una volta ci viene consegnato. Grazie a Stefano Bonaccini per la generosità che ha dimostrato in questi mesi. Il partito ha bisogno di dirigente capaci, credibili e autorevoli come lui. Sono certo che Elly e Stefano troveranno il modo di cooperare per il bene del partito, nel rispetto del mandato degli elettori e delle promesse di cambiamento che entrambi hanno portato».


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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Primarie Pd, a Novara vince Elly Schlein. Ribaltato il voto degli iscritti

Netta la vittoria nelle tre sedi cittadine. Un trend che ha caratterizzato tutta la provincia, eccetto Borgomanero e Cerano

In linea con l’andamento nazionale, Elly Schlein vince anche nel novarese ribaltando il voto degli iscritti che si erano espressi nella prima fase delle primarie. La ex vice presidente dell’Emilia Romagna ha, infatti, ottenuto il 63,58% (2434 preferenze) contro il 35,89% (1374) di Stefano Bonaccini. I votanti sono stati 3828, 9 le schede bianche, 12 le nulle.

Netta la vittoria nelle tre sedi cittadine: su 1380 votanti, 948 hanno preferito Schlein, 425 Bonaccini. La percentuale più alta l’ha ottenuta a Castelletto con Ticino, il 77,46%. Anche negli altri seggi del territorio Schlein ha superato ampiamente il 50%: Arona, Carpignano, Cameri, Cressa, Gozzano, Romentino, Varallo Pombia, Grignasco, Galliate, Trecate, Momo, Oleggio, Bellinzago, Romagnano.

Un trend che ha caratterizzato tutta la provincia, eccetto Borgomanero dove il voto di ieri è rimasto in linea con quello espresso dagli iscritti i quali avevano dato al presidente della Regione Emilia Romagna il 94% delle preferenze (leggi qui). Qui anche gli elettori hanno scelto Bonaccini: 243 voti contro i 117 della Schlein. Lo stesso è successo a Cerano: Bonaccini 33 voti, 10 in più rispetto a Schlein.

Schlein si è imposta anche a livello piemontese: su votanti 57.206, 38.408 sono state le sue preferenze (67,14%,) più del doppio rispetto a quelle di Bonaccini: 18.502 (32,34%).

«Queste primarie dimostrano ancora una volta e contro ogni pronostico di fallimento che c’è ancora tanto interesse sulle sorti del Partito Democratico – dichiara il segretario regionale Domenico Rossi, che sosteneva la candidatura di Bonaccini -. Più di un milione di persone in Italia e 57.000 in Piemonte sono venute a votare, nonostante il tempo brutto, facendo la coda e accettando di contribuire anche economicamente. Nel contesto attuale, di crisi della partecipazione, è un segnale di speranza. Elly Schlein ha vinto in maniera netta, almeno in Piemonte. E questo significa che la sua proposta è stata più convincente. Il PD dimostra di essere il partito del possibile, dove non ci sono traiettorie pre-ordinate, che crede nella democrazia esponendosi anche all’inedito. Per la prima volta avremo come segretaria una giovane donna capace e appassionata. Da subito deve cominciare il tempo della cooperazione. Dobbiamo dire basta ai congressi permanenti e collaborare tutti insieme per costruire un’alternativa alle destre, chiedendoci come valorizzare la grande partecipazione di oggi in un partito plurale. La prima sfida è fare in modo che almeno una parte di essa si fermi a darci una mano nelle fatiche quotidiane del partito e della politica. Dobbiamo avvertire la responsabilità del credito di fiducia che ancora una volta ci viene consegnato. Grazie a Stefano Bonaccini per la generosità che ha dimostrato in questi mesi. Il partito ha bisogno di dirigente capaci, credibili e autorevoli come lui. Sono certo che Elly e Stefano troveranno il modo di cooperare per il bene del partito, nel rispetto del mandato degli elettori e delle promesse di cambiamento che entrambi hanno portato».


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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore