Alla prima fase delle Primarie del Partito Democratico il novarese ha dato fiducia a Bonaccini. Ma è polemica per il voto “blindato” di Borgomanero. Al voto è stata registrata un’affluenza pari al 79,37% degli iscritti certificati dal Presidente della Commissione di Garanzia Provinciale per un totale di 478 votanti, ma con un numero maggiore a Borgomanero rispetto a Novara: 118 contro 112 (poco differenza nonostante il numero ben dissimile di popolazione) con 111 voti per Bonaccini (il 94%) e 3 per Schlein.
Il dato di Borgomanero è stato, così, determinante per il risultato provinciale che ha visto Stefano Bonaccini 55,44%, Elly Schlein 32,22% seguiti da Gianni Cuperlo 10,88% e Paola De Micheli 1,26%. Quasi un plebiscito, invece, per Domenico Rossi, candidato unico alla segreteria regionale del Piemonte: su 477 votanti, ha ricevuto 421 consensi.
Il comitato novarese per Schlein è furioso, tanto che nella serata di ieri, 14 febbraio, i Circoli del Pd novarese, hanno inviato una nota ufficiale nella quale dichiarano che «dai verbali, sia delle Riunioni dei Circoli, dai più grandi come Novara, Castelletto Sopra Ticino, Galliate e Borgomanero agli altri, sia da quello redatto alla unanimità dalla Commissione Congressuale Provinciale, che è rappresentativa di tutto il Partito, non risultano segnalazioni o contestazioni di alcun tipo, né formali né sostanziali. Non sussiste, quindi, nessun caso particolare che sia stato portato a conoscenza degli Organismi del Partito deputati alle verifiche dei Regolamenti, degli Statuti e, soprattutto, del Codice Etico».
Bonaccini si è imposto anche nel Vco con il 46% delle preferenze.