«Quattro anni di amministrazione Canelli? Un fallimento politico. E’ stata gestita unicamente l’ordinaria amministrazione». Il gruppo consiliare del Pd di Novara affila le armi in vista del consiglio comunale di martedì 28 gennaio, dove andrà in discussione il bilancio preventivo per il 2020. Lo annunciato oggi, venerdì 24, nel corso di una conferenza stampa dove, tra l’altro, ha per la prima volta fatto gli onori di casa la neo segretaria provinciale Ilaria Cornalba: «I nuovi organismi sono operativi e siamo pronti alle sfide che ci attendono. Dobbiamo offrire il massimo supporto al gruppo consiliare del capoluogo, al quale esprimo la gratitudine del partito per il lavoro svolto finora».
Il piatto forte dell’incontro, per il capogruppo dei dem a Palazzo Cabrino, Rossano Pirovano, può essere riassunto nel fatto «che in questi quattro anni si è visto poco o nulla da parte dell’amministrazione che sta cercando di concentrare tutto in questi ultimi dodici mesi o poco più. Questo è un vero e proprio bilancio elettorale, che trasformerà la città in un cantiere». Secondo gli esponenti del Pd, infatti, molte sarebbero le magagne «da via Galileo Galilei, che sta gridando letteralmente vendetta, al cavalcavia, dove sono stati commessi degli errori nonostante le nostre segnalazioni».
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Considerazioni veloci le ha espresse anche l’ex primo cittadino Andrea Ballaré, supportato da Nicola Fonzo e Sara Paladini: «E’ un bilancio che vorrebbe rimediare al nulla. In questi quattro anni la città è andata indietro e Canelli sta portando sostanzialmente avanti quello che era il nostro programma, da Agognate al Musa, ma con il suo stile: un po’ provinciale, minimale, senza ambizione. E’ stato lasciato cadere il recupero delle caserme per paura, non si è fatto nulla nelle periferie; e poi il Musa, che a nostro avviso rappresenta la completa perdita di credibilità di questo sindaco, che aveva costruito quasi tutta la sua campagna elettorale sulla sua cancellazione, per poi invece prorogarlo per altri otto anni. Per non parlare delle iniziative culturali, frutto esclusivo di privati. In sostanza, Canelli si comporta come se stesse amministrando un paesino di provincia, non la seconda città del Piemonte. Tanto valeva mettere al suo posto un amministratore di condominio».
Dal canto suo Fonzo ha puntualizzato il fatto che degli oltre ottanta emendamenti presentati dalle minoranze (una cinquantina dal Pd, gli altri dal Movimento 5 Stelle) nessuno sia stato accolto dalla giunta: «E’ paradossale questa mancanza di sensibilità da parte dell’esecutivo, che non ha accettato nemmeno quelli che contenevano semplicemente errori materiali», mentre Paladini ha ricordato gli innumerevoli spot che hanno accompagnato tanti progetti rimasti nel cassetto «dal mercato coperto a quello ortofrutticolo, dal macello a Casa Bossi. Canelli ha la fortuna di avere a sua disposizione risorse che gli permettono di realizzare alcune cose visibili, ma soltanto in alcune zone della città».
Un ultimo dato riguarda l’indebitamento del Comune di Novara. Ne ha parlato Pirovano: «Il sindaco si vanta di aver messo a posto i conti. Nel 2011, all’inizio della nostra amministrazione, il deficit era di 85 milioni di euro, quando la lasciammo questa cifra era scesa a 48. Il prossimo anno sarà di 42, cioè questa amministrazione è riuscito a ridurlo di soli 6 milioni».