Fratelli d’Italia esprime un’opinione favorevole di fronte alla possibilità di una riduzione di deputati e senatori e per questo invita a votare “sì” al referendum costituzionale confermativo del 20 e 21 settembre. Al tempo stesso, però, il partito di Giorgia Meloni spinge perché si arrivi alla modifica della legge elettorale in senso più maggioritario «evitando i tradizionali “inciucioni” post voto». Lo ribadisce con forza il senatore novarese di FdI Gaetano Nastri: «In occasione dei quattro passaggi fra Montecitorio e Palazzo Madama noi abbiamo espresso altrettanti “sì” convinti, ma pensiamo tuttavia che un premio di maggioranza possa consentire di conoscere senza ombre di dubbio chi governerà e chi siederà sui banchi dell’opposizione subito dopo l’appuntamento con le urne».
Per fare un esempio, Nastri guarda con particolare interesse a un modello che a grandi linee e con qualche correzione ricalchi quello per l’elezione diretta del sindaco nei Comuni: «La nostra idea è quella di aumentare dal 30 al 60% la quota di seggi attribuita con il sistema maggioritario e al tempo stesso di premiare la coalizione che raggiunga il 40% dei voti assegnandole la metà dei posti in Parlamento. Una sorta di premio di governabilità che impedisca quanto accaduto finora, con maggioranze che si formano dopo il voto o anche a distanza di parecchio tempo. Subito dopo il voto occorre che si formi un Governo nella pienezza dei suoi poteri e per tutta la legislatura».
Non sarà facile «perché l’attuale maggioranza – conclude Nastri – a cominciare dal Pd, sta guardando in tutt’altra direzione. Aspettiamo di conoscere il testo che approderà in Parlamento alla ripresa dei lavori e cercheremo di apportare tutti i miglioramenti possibili».