Come nel resto d’Italia, anche sul territorio novarese il referendum sulla giustizia, promosso da Lega e Radicali, ha fatto registrare l’affluenza più bassa nella storia della Repubblica: ha voato il 20,49% degli aventi diritto, un numero assolutamente in linea con la media nazionale del 20,48%. Un flop che è stato subito chiaro finb dal mattino: a mezzogiornio aveva votato il 6,98%, alle 19 il 14,84.
Novara città si è fermata al 17,17%, mentre i Comuni che hanno registrato più affluenza sono quelli chiamati al voto anche per l’elezioni del sindaco e del consiglio comunale.
Altro dato novarese in linea con il nazionale è quello della percentuale di sì espressi rispetto a i no su tutti e cinque i quesiti referendari: incandidabilità 58,77% di sì, custodia cautelare 60,71%, separazione delle carriere 78,73%, valutazione dei magistrati 77,52%, candidature al Csm 77,09%.
Elezioni amministrative
Cinque i Comuni della provincia che hanno votato che hanno fatto registrare un’affluenza del 58,72%: Biandrate 40,71%; Borgomanero 52,08%; Casalvolone 52,10%; Cavaglio d’Agogna 54,45%; Divignano 59,09.
Lo spoglio delle schede avrà inizio oggi, lunedì 13 giugno, alle 14. In tutti i Comuni è stato raggiunto il quorum – fissato al 40% per quelli sotto i 15 mila abitanti – tanto che a Biandrate, Casalvolone e Cavaglio, Comuni con candidato unico, il sindaco è già stato virtulmente eletto a meno che dallo scrutinio non risulti che i candidati abbiano ottenuto meno del 50% dei voti validi.
A Divignano sarà eletto sindaco il candidato che avrà ottenuto più voti; a Borgomanero, invece, se nessuno dei candidati avrà ottenuto la maggioranza al primo turno, si dovrà procedere con il ballottaggio a due settimane di distanza.