«È una resa dei conti interna alla Lega in cui il capo popolo Giordano ha dato l’input e il fedele Canelli ha eseguito gli ordini». Non usa mezzi termini il capogruppo del Partito Democratico, Nicola Fonzo, per commentare il rimpasto di giunta messo in atto ieri da sindaco Alessandro Canelli.
«Una presa di posizione politica anche in vista delle prossime elezioni regionali che non risolve il vero problema della sicurezza – prosegue Fonzo -. Ed è anche una decisione che getta un giudizio negativo sull’assessore leghista Piantanida che dai Servizi sociali viene spostato sulla Cultura come se fossero la stessa cosa, tra l’altro in un momento in cui le politiche sociali sono molto delicate alla luce del rifacimento dell’ex campo Tav e degli alloggi popolari di Sant’Agabio. Piantanida mi ricorda il percorso dell’ex assessore Iodice: prima ai Servizi sociali, poi alla Cultura, infine confluito in Fratelli d’Italia: che anche a lui spetti lo stesso destino?».
«Me lo aspettavo dopo un anno e mezzo di immobilismo. Lanzo è l’agnello sacrificale di una situazione che mi auguro rimanga interna alla Lega e che non diventi un problema di tutti – afferma il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Mario Iacopino -. Si parla solo di poltrone, ma di proposte non ce ne sono. Nei prossimi giorni depositerò con il mio gruppo cinque interrogazioni sulla sicurezza in stazione e autostazione, sull’abbandono dei rifiuti, sulla movida violenta, sui vigili di quartiere e sul turno di notte. Vediamo cosa risponderà il nuovo assessore alla Sicurezza».
Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Ragno, risponde con una nota formale: «Consideriamo fisiologica una verifica, dopo alcuni mesi dall’inizio del mandato, dell’operato dei vari assessori e della giunta, così come è avvenuto anche nel primo mandato Canelli. Concordiamo con il sindaco che sia utile una redistribuzione delle deleghe, prendiamo atto con soddisfazione che gli assessori di Fratelli d’Italia non sono stati interessati da tale operazione e potranno quindi continuare a lavorare all’interno della giunta con il proprio ruolo e con lo stesso impegno che ha caratterizzato finora la loro attività assessorile».
Leggi anche