Romentino, il sindaco Caccia si ricandida: «Un atto d’amore verso il mio paese»

Dopo il primo mandato ne tenta un secondo. Dei 12 candidati, 8 sono già consiglieri comunali

«Perchè mi ricandido? È un atto d’amore verso il mio paese e questo non è un ragionamento politico. Dopo cinque anni ho capito com’è la macchina amministrativa, sempre più complessa, ma sono felice che molti consiglieri comunali abbiano deciso di mettersi nuovamente in gioco. Chiederemo ai cittadini di darci ancora la loro fiducia». Così Marco Caccia, classe 1966, sindaco dal 2019 del comune di Romentino, ufficializza la sua ricandidatura alla testa di una lista civica che, non a caso, si chiama “Romentino riparte” e che sarà presentata il 23 marzo alle 18 al centro culturale Pio Occhetta: dei 12 candidati, 8 siedono già in consiglio.

Volutamente non ci sono simboli di partito: «Come cinque anni fa abbiamo deciso di presentarci con una lista civica, seppur di estrazione di centro destra, ma anche con candidati che non alcuna iscrizione ai partiti – afferma Caccia -. Da vent’anni non c’è una continuità amministrativa, per questo motivo vogliamo proseguire insieme per riuscire ad avere buoni risultati. Siamo partiti da zero, nel bilancio che abbiamo ereditato non c’erano opere programmate, le abbiamo pianificate e portate avanti. In questo senso possiamo parlare di continuità: alcuni progetti sono già iniziati e finanziati, altri devono ancora partire».

Il primo cittadino si riferisce alla «riqualificazione della casa protetta e dell’asilo nido che saranno ultimati in pochi mesi, così come gli impianti sportivi già appaltati. Il progetto più consistente ancora da realizzare riguarda la riqualificazione di piazza Bonomi in collaborazione con Coldiretti, così come la palestra delle scuole elementari per la quale abbiamo dato incarico per la stesura del progetto esecutivo. Tra le opere già avanti ci sono la nuova illuminazione pubblica, il rifacimento dei viali della vecchia circonvallazione ed è già partito il potenziamento della fibra».

Caccia punta anche sul sociale: «Tra i servizi in programma c’è il rafforzamento della medicina territoriale con l’apertura di più giorni del centro prelievi, che a oggi conta 1000 utenti all’anno, dove è presente anche l’ambulatorio di pediatria e dei medici di base».

Il sindaco ricorda poi i momenti più bui della sua amministrazione: «Siamo stati duramente colpiti da due anni di pandemia che ci hanno portato via molto tempo, ma siamo stati contenti di aver dedicato parte della nostra vita a salvaguardare il nostro territorio e a cercare di farlo al meglio. Per questo non mi spaventa presentarmi una seconda volta. Se ho un rimpianto? Forse avrei potuto velocizzare la realizzazione degli impianti sportivi».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Romentino, il sindaco Caccia si ricandida: «Un atto d’amore verso il mio paese»

Dopo il primo mandato ne tenta un secondo. Dei 12 candidati, 8 sono già consiglieri comunali

«Perchè mi ricandido? È un atto d’amore verso il mio paese e questo non è un ragionamento politico. Dopo cinque anni ho capito com'è la macchina amministrativa, sempre più complessa, ma sono felice che molti consiglieri comunali abbiano deciso di mettersi nuovamente in gioco. Chiederemo ai cittadini di darci ancora la loro fiducia». Così Marco Caccia, classe 1966, sindaco dal 2019 del comune di Romentino, ufficializza la sua ricandidatura alla testa di una lista civica che, non a caso, si chiama “Romentino riparte” e che sarà presentata il 23 marzo alle 18 al centro culturale Pio Occhetta: dei 12 candidati, 8 siedono già in consiglio.

Volutamente non ci sono simboli di partito: «Come cinque anni fa abbiamo deciso di presentarci con una lista civica, seppur di estrazione di centro destra, ma anche con candidati che non alcuna iscrizione ai partiti – afferma Caccia -. Da vent’anni non c’è una continuità amministrativa, per questo motivo vogliamo proseguire insieme per riuscire ad avere buoni risultati. Siamo partiti da zero, nel bilancio che abbiamo ereditato non c’erano opere programmate, le abbiamo pianificate e portate avanti. In questo senso possiamo parlare di continuità: alcuni progetti sono già iniziati e finanziati, altri devono ancora partire».

Il primo cittadino si riferisce alla «riqualificazione della casa protetta e dell’asilo nido che saranno ultimati in pochi mesi, così come gli impianti sportivi già appaltati. Il progetto più consistente ancora da realizzare riguarda la riqualificazione di piazza Bonomi in collaborazione con Coldiretti, così come la palestra delle scuole elementari per la quale abbiamo dato incarico per la stesura del progetto esecutivo. Tra le opere già avanti ci sono la nuova illuminazione pubblica, il rifacimento dei viali della vecchia circonvallazione ed è già partito il potenziamento della fibra».

Caccia punta anche sul sociale: «Tra i servizi in programma c’è il rafforzamento della medicina territoriale con l'apertura di più giorni del centro prelievi, che a oggi conta 1000 utenti all’anno, dove è presente anche l’ambulatorio di pediatria e dei medici di base».

Il sindaco ricorda poi i momenti più bui della sua amministrazione: «Siamo stati duramente colpiti da due anni di pandemia che ci hanno portato via molto tempo, ma siamo stati contenti di aver dedicato parte della nostra vita a salvaguardare il nostro territorio e a cercare di farlo al meglio. Per questo non mi spaventa presentarmi una seconda volta. Se ho un rimpianto? Forse avrei potuto velocizzare la realizzazione degli impianti sportivi».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore