Si insedia il consiglio regionale. C’è anche Novara nel discorso del presidente Cirio

Il riconfermato governatore ha chiamato in causa anche gli assessori novaresi Chiarelli e Marnati. Critico il consigliere Rossi: «Cirio doveva presentare le linee programmatiche invece ha fatto l'appello»

Condivisione, equilibrio, «continuare a essere quello che siamo». Nella prima seduta di consiglio regionale che si è svolta ieri, 22 luglio, alle Ogr di Torino – in attesa dei lavori di ristrutturazione a Palazzo Lascaris – il riconfermato governatore, Alberto Cirio, nel suo intervento di quasi un’ora, senza mai entrare nel merito di alcun argomento specifico, ha chiamato in causa tutti componenti della sua giunta. Tra loro anche i due assessori novaresi. «A Marina Chiarelli – ha detto Cirio – che ha avuto grande esperienza come vice sindaco, va il compito di occuparsi di turismo che rappresenta il 10% del Pil regionale. Lei per prima ha voluto lanciare la prima campagna per le montagne colpite dagli eventi meteorologici» Cirio ha po definito la Cultura «una delega delicata, per la quale Chiarelli sperimenterà il primo anticipo di liquidità. Per lo Sport sono in programma eventi importanti quali le finali di Atp tennis dal 10 al 17 novembre e a gennaio avremo Universiadi con atleti da 61 Paesi da tutto il mondo».

Secondo mandato per l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati «che dovrà presentare il Piano per la qualità dell’aria già approvato in giunta; ora devono trascorrere 45 giorni per le osservazioni e poi si saranno le discussioni in commissione in consiglio».

Cirio ha poi parlato di Novara anche citando il nuovo insediamento di Silicon Box e ha affermato che «senza logistica non c’è futuro».

Primo giorno anche per i consiglieri novaresi: Annalisa Beccaria per Forza Italia, terza nel listino di Cirio, Gianluca Godio e Daniela Cameroni per Fratelli d’Italia e Domenico Rossi per il Partito Democratico.

«Cirio doveva presentare le linee programmatiche del mandato e invece si è limitato a fare l’appello degli assessori e delle loro deleghe – ha criticato Rossi -. Non una parola sul tema della legalità e della lotta alle mafie, nonostante le inchieste degli ultimi anni. Non è accettabile liquidare la questione ambientale con il piano della qualità dell’aria senza dire nulla sull’emergenza climatica, sulla transizione ecologica o sull’economia circolare». Sulla sanità: «Continui ritardi sulla Città della salute, liste d’attesa scarsità di personale, ospedali rimasti sulla carta» e poi «il mancato collegamento con Malpensa. Cirio non ha dato risposte alle tante questioni e problemi che interessano il novarese, come l’aumento indiscriminato consumo di suolo e alla necessità di governare il rapporto tra manifatturiero e logistica».

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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