Manca l’ufficialità, ma la cosa – da fonte prefettizia – dovrebbe essere ormai nell’agenda del primo Consiglio dei ministri utile, forse già nella giornata di oggi: le elezioni amministrative previste nella prossima primavera “slitteranno” in autunno, con ogni probabilità nelle giornate del 10 e 11 ottobre secondo le indiscrezioni che trapelate da giorni dal Viminale. Al voto sono interessati in Piemonte il capoluogo subalpino, Torino, e la seconda città della regione, Novara, più altri 146 centri, di cui solo dieci con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti e quindi interessati a un eventuale ballottaggio, che nelle nostre province riguarda unicamente la vicina Trecate e Domodossola. All’ombra della Cupola la notizia non sembra essere stata accolta con particolare sorpresa dai due candidati ufficialmente in campo, il sindaco uscente Alessandro Canelli e lo sfidante del centro-sinistra Nicola Fonzo, ma nemmeno da due altri “papabili” come il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Carino Mario Iacopino e dal coordinatore di Azione Sergio De Stasio.
«Non cambia assolutamente nulla – è stata la prima reazione di Canelli – Da parte mia continuerò a lavorare in questi mesi di prolungamento del mio mandato e quando sarà il momento farò la campagna elettorale. Qualcuno l’ha già iniziata, ma in questo momento le priorità sono altre». Più articolato il ragionamento di Fonzo: «Avevo già individuato due possibili scenari, uno primaverile e un altro autunnale. Il secondo comporterà una dilazione come impegni, ma lo reputo più positivo perché avremo più tempo per presentare ai cittadini il nostro programma e soprattutto perché la nostra speranza è quella che il dibattito politico non sia monopolizzato dal tema del Covid».
Il rinvio dell’appuntamento con le urne è ritenuto una scelta logica per Iacopino: «La campagna elettorale è un importante momento di confronto e di ascolto con la gente, proprio come piace a me. Oggi, così come fra due mesi, non ci sarebbero state le condizioni per tutto ciò, anche se non penso a una cosa più di tanto diversa in autunno, con pochi appuntamenti in presenza e tanta… tecnologia».
Per De Stasio, infine, «ci rimettiamo a decisioni che dobbiamo accettare e che non possono dipendere da noi. Avremo sicuramente più tempo per farci conoscere, partendo dal presupposto che nei prossimi mesi alcuni scenari potrebbero anche cambiare». Un ripensamento alla scelta di correre da soli? «Ad oggi confermiamo la decisione presa. Molto dipenderà da cosa potrebbe succedere a Roma. Vedremo…».