“Stop liste d’attesa” in piazza con il Pd. Rossi: «Garantire visite ed esami nei tempi previsti»

Anche Novara tra le 50 piazza piemontesi che hanno ospitato la campagna di informazione

C’era anche Novara nella mobilitazione regionale del Partito Democratico che ha coinvolto cinquanta piazze in tutto il Piemonte nell’ambito della campagna Stop Liste d’Attesa. Lo scopo era informare la cittadinanza sulla possibilità di attivare il percorso di tutela nel caso in cui non si riesca a ricevere le visite nei tempi previsti dalla ricetta. Una campagna «che ha evidenziato una volta di più l’insostenibile situazione delle liste d’attesa nella sanità piemontese – ha dichiarato il segretario regionale Domenico Rossi -. La partecipazione massiccia dei cittadini testimonia il profondo disagio vissuto quotidianamente nell’accedere a servizi sanitari essenziali. Ringrazio le donne e gli uomini del partito democratico piemontese che hanno reso possibile  la mobilitazione di queste ore e che continueranno a impegnarsi per la sanità pubblica».

«La salute è un diritto fondamentale. Non deve essere né un privilegio né una concessione – ha aggiunto il segretario – per questo abbiamo voluto continuare la battaglia a tutela del servizio sanitario pubblico che portiamo avanti da due anni, questa volta mettendoci a servizio dei piemontesi e aiutandoli a ricevere le cure nei tempi previsti dalle ricette. Non solo, abbiamo chiesto alla destra in consiglio regionale di uniformare la procedura di accesso al percorso di tutela e di renderla automatica in fase di prenotazione al Cup».  

«Gli innumerevoli annunci e le promesse di Cirio non hanno portato nessun miglioramento. Anzi assistiamo a un disegno di smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale, come dimostra il record in negativo di investimenti in sanità con l’ultima finanziaria del governo Meloni che ci fa scivolare sotto la soglia del 6%» ha poi denunciato Rossi «il Pd chiede con forza maggiori risorse a livello nazionale, stipendi più alti per il personale, un piano straordinario di assunzioni e il potenziamento della medicina territoriale. La salute dei piemontesi non può più attendere e per questo è tempo di dire basta a una gestione inefficace e dannosa. Continueremo a mobilitarci, dentro e fuori le istituzioni, per costruire un’alternativa che rimetta al centro il diritto alla salute, l’equità e la dignità di ogni cittadino».

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“Stop liste d’attesa” in piazza con il Pd. Rossi: «Garantire visite ed esami nei tempi previsti»

Anche Novara tra le 50 piazza piemontesi che hanno ospitato la campagna di informazione

C’era anche Novara nella mobilitazione regionale del Partito Democratico che ha coinvolto cinquanta piazze in tutto il Piemonte nell’ambito della campagna Stop Liste d’Attesa. Lo scopo era informare la cittadinanza sulla possibilità di attivare il percorso di tutela nel caso in cui non si riesca a ricevere le visite nei tempi previsti dalla ricetta. Una campagna «che ha evidenziato una volta di più l’insostenibile situazione delle liste d’attesa nella sanità piemontese – ha dichiarato il segretario regionale Domenico Rossi -. La partecipazione massiccia dei cittadini testimonia il profondo disagio vissuto quotidianamente nell’accedere a servizi sanitari essenziali. Ringrazio le donne e gli uomini del partito democratico piemontese che hanno reso possibile  la mobilitazione di queste ore e che continueranno a impegnarsi per la sanità pubblica».

«La salute è un diritto fondamentale. Non deve essere né un privilegio né una concessione – ha aggiunto il segretario – per questo abbiamo voluto continuare la battaglia a tutela del servizio sanitario pubblico che portiamo avanti da due anni, questa volta mettendoci a servizio dei piemontesi e aiutandoli a ricevere le cure nei tempi previsti dalle ricette. Non solo, abbiamo chiesto alla destra in consiglio regionale di uniformare la procedura di accesso al percorso di tutela e di renderla automatica in fase di prenotazione al Cup».  

«Gli innumerevoli annunci e le promesse di Cirio non hanno portato nessun miglioramento. Anzi assistiamo a un disegno di smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale, come dimostra il record in negativo di investimenti in sanità con l’ultima finanziaria del governo Meloni che ci fa scivolare sotto la soglia del 6%» ha poi denunciato Rossi «il Pd chiede con forza maggiori risorse a livello nazionale, stipendi più alti per il personale, un piano straordinario di assunzioni e il potenziamento della medicina territoriale. La salute dei piemontesi non può più attendere e per questo è tempo di dire basta a una gestione inefficace e dannosa. Continueremo a mobilitarci, dentro e fuori le istituzioni, per costruire un’alternativa che rimetta al centro il diritto alla salute, l’equità e la dignità di ogni cittadino».

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