Il momento della verità è arrivato. Dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì 51 milioni di italiani saranno chiamati alle urne per confermare o respingere la riforma costituzionale riguardante la riduzione del numero dei parlamentari, da 630 a 400 per quanto riguarda l’assemblea di Montecitorio, da 315 a 200 quella di Palazzo Madama, inclusi quelli eletti all’estero, che scenderebbero complessivamente da 18 a 12.
Dal punto di vista tecnico si tratterà di approvare o respingere, come ogni elettore troverà indicato sulla scheda di colore verde chiaro, “il testo della legge costituzionale concernente modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione”. Essendo un referendum confermativo e non abrogativo non è previsto un quorum per rendere valida la consultazione.
In caso di affermazione del “no” tutto rimarrà invariato dal punto di vista della composizione del Parlamento; qualora dovesse passare la riforma, essa andrà a regime in occasione delle prossime elezioni politiche (la scadenza naturale dell’attuale legislatura è prevista nel 2023). E’ scontato che la riduzione del numero dei parlamentari comporterà una modifica all’attuale legge elettorale, partendo dalla ridefinizione dei collegi, che dovranno assicurare una minima rappresentanza territoriale a tutte le aree della Penisola.
In provincia di Novara si andrà alle urne per il referendum in tutti gli 87 Comune e per le amministrative (sindaco e consiglio comunale) nei centri di Arona, Bogogno, Garbagna Novarese, Invorio, Vaprio d’Agogna e Vinzaglio.
Le schede sono quasi dello stesso colore: azzurro chiaro per il referendum e azzurro intenso per le amministrative nei sei Comuni.
Per il referendum si vota apponendo una croce sul “sì” o sul “No”. Per le Comunali si vota apponendo una croce sul simbolo o sul nome del candidato sindaco prescelto, eventualmente aggiungendo, nello stesso riquadro una preferenza (anche due per il Comune di Arona: una per un uomo e una per una donna) tra i candidati al Consiglio comunale di quella stessa lista.
Lo scrutinio del referendum inizierà subito dopo la conclusione delle operazioni di voto lunedì pomeriggio; quello per le amministrative nella mattinata di martedì.
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