Terzo polo: anche nel Novarese prove tecniche di partito unico

Giovedì sera un incontro fra militanti di Azione e Italia Viva ha gettato le basi per proseguire «un percorso insieme». Prima della fine dell'anno si darà vita a una “federazione” con l'obiettivo a lungo – medio termine le elezioni del 2024

Terzo polo, anche nel Novarese sono state avviate le prove tecniche per giungere a un partito unico. Giovedì sera, 20 ottobre, nel corso di un incontro fra militanti e simpatizzanti di Azione e Italia Viva, è stata valutata la situazione generale, partendo, come hanno sostenuto i coordinatori locali delle due forze politiche – Sergio De Stasio per il partito di Carlo Calenda, Giuseppe Genoni e Lella Nava per quello di Matteo Renzi – dalla «soddisfazione di avere raggiunto un ottimo risultato elettorale lo scorso 25 settembre».


Quella emersa «è un’ottima predisposizione a lavorare sempre di più insieme in futuro attraverso una comune linea nell’organizzazione di iniziative». A livello più organico si è deciso di costituire un coordinamento fra le due forze («che non sarà una sovrastruttura»), ulteriore passo di un percorso che dovrebbe sfociare, a medio – lungo termine, in un vero e proprio soggetto unico: «Chiaramente – è stato ribadito – i passaggi sono quelli previsti dai leader nazionali; noi non posiamo creare niente di ufficiale, se non aspettare». Di certo si sa solo che il 19 novembre l’Assemblea nazionale di Azione sarà chiamata a dare mandato in questa direzione, ma l’indicazione per ora «è quella di iniziare, dove sono presenti consiglieri comunali eletti, a costiuire un unico gruppo». Prematuro ovviamente parlare di date, anche se l’obiettivo sarà l’appuntamento elettorale del 2024 e per quella data «il partito X dovrebbe aver già preso vita. Per il momento, però, l’impegno assunto è quello di lavorare insieme sul territorio non solo dal punto di vista istituzionale ma anche politico».


Da questo punto di vista la serata di giovedì è stata organizzata anche per capire se i due gruppi locali fossero pronti: «Visto il risultato raggiunto – è stato ribadito – la riposta non può che essere positiva. L’idea è quindi quella di proseguire, anche attraverso un dialogo nei confronti di un elettorato più preparato ad accogliere il nostro messaggio».


Nell’occasione sono state anche respinte al mittente tutte le polemiche dei giorni scorsi a livello nazionale: «Calenda ha ribadito che saremo una forza di opposizione intransigente nei confronti di questo nuovo Governo. Chiaraente il nostro sarà un atteggiamento serio, nel senso che incalzeremo l’esecutivo con proposte concrete e se il centro – destra dovesse portare in Parlamento iniziative serie e utili a favore dei cittadini non avremo problemi a votarle. Ma questo non significa essere la “stampella” di questa maggioranza».

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Terzo polo: anche nel Novarese prove tecniche di partito unico

Giovedì sera un incontro fra militanti di Azione e Italia Viva ha gettato le basi per proseguire «un percorso insieme». Prima della fine dell’anno si darà vita a una “federazione” con l’obiettivo a lungo – medio termine le elezioni del 2024

Terzo polo, anche nel Novarese sono state avviate le prove tecniche per giungere a un partito unico. Giovedì sera, 20 ottobre, nel corso di un incontro fra militanti e simpatizzanti di Azione e Italia Viva, è stata valutata la situazione generale, partendo, come hanno sostenuto i coordinatori locali delle due forze politiche – Sergio De Stasio per il partito di Carlo Calenda, Giuseppe Genoni e Lella Nava per quello di Matteo Renzi – dalla «soddisfazione di avere raggiunto un ottimo risultato elettorale lo scorso 25 settembre».


Quella emersa «è un'ottima predisposizione a lavorare sempre di più insieme in futuro attraverso una comune linea nell'organizzazione di iniziative». A livello più organico si è deciso di costituire un coordinamento fra le due forze («che non sarà una sovrastruttura»), ulteriore passo di un percorso che dovrebbe sfociare, a medio – lungo termine, in un vero e proprio soggetto unico: «Chiaramente – è stato ribadito – i passaggi sono quelli previsti dai leader nazionali; noi non posiamo creare niente di ufficiale, se non aspettare». Di certo si sa solo che il 19 novembre l'Assemblea nazionale di Azione sarà chiamata a dare mandato in questa direzione, ma l'indicazione per ora «è quella di iniziare, dove sono presenti consiglieri comunali eletti, a costiuire un unico gruppo». Prematuro ovviamente parlare di date, anche se l'obiettivo sarà l'appuntamento elettorale del 2024 e per quella data «il partito X dovrebbe aver già preso vita. Per il momento, però, l'impegno assunto è quello di lavorare insieme sul territorio non solo dal punto di vista istituzionale ma anche politico».


Da questo punto di vista la serata di giovedì è stata organizzata anche per capire se i due gruppi locali fossero pronti: «Visto il risultato raggiunto – è stato ribadito – la riposta non può che essere positiva. L'idea è quindi quella di proseguire, anche attraverso un dialogo nei confronti di un elettorato più preparato ad accogliere il nostro messaggio».


Nell'occasione sono state anche respinte al mittente tutte le polemiche dei giorni scorsi a livello nazionale: «Calenda ha ribadito che saremo una forza di opposizione intransigente nei confronti di questo nuovo Governo. Chiaraente il nostro sarà un atteggiamento serio, nel senso che incalzeremo l'esecutivo con proposte concrete e se il centro – destra dovesse portare in Parlamento iniziative serie e utili a favore dei cittadini non avremo problemi a votarle. Ma questo non significa essere la “stampella” di questa maggioranza».

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