Trecate, Binatti rimescola (un’altra volta) la giunta: una mossa politica per salvare la maggioranza?

Fuori Baraggini, dentro Napoli, entrambi di Fratelli d'Italia. Il sindaco: «Mia scelta, era necessario dare uno slancio più politico». La minoranza attacca

Alla fine, il sindaco di Trecate, Federico Binatti, ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, spiazzando tutti. In piena crisi politica e con la sua maggioranza vacillante, ha deciso di rimuovere l’assessore al Bilancio Antonio Baraggini, esponente di Fratelli d’Italia come lui, e di sostituirlo con la consigliera dello stesso partito, Tiziana Napoli.

Una scelta che ha del clamoroso, considerando che proprio Napoli, nell’ultimo consiglio comunale, aveva votato contro due delibere insieme al suo capogruppo Michele Musone, mandando sotto la maggioranza e mettendo in imbarazzo lo stesso primo cittadino. In seguito Napoli aveva rilasciato dichiarazioni molto critiche nei confronti di Binatti, affermando che le era stato promesso un posto da assessore al posto di Patrizia Dattrino, di essersi fidata di lui, di volere un po’ di onestà e garantendo che non avrebbe più accettato un incarico in giunta.

Eppure, in un colpo di scena, Napoli entra ora nell’esecutivo, mentre Baraggini viene fatto fuori. Forse perché Binatti non poteva più giocarsi la carta della Dattrino e forse perché non se la sentiva di sacrificare il posto della fedelissima Rosa Criscuolo? Lui dà un’altra versione: «È stata una scelta amministrativa locale che ho preso da sindaco senza la condivisione con le segreterie di partito» dichiara Binatti dopo giorni di silenzio, spiegando che la decisione serve a dare «un taglio più politico alla giunta». Un’affermazione che suona come una mossa “disperata” per ricompattare la maggioranza e mettere a tacere le tensioni interne.

LEGGI ANCHE Trecate, nuova crisi in maggioranza: Manzini (Fdi) passa al Gruppo Misto

Il sindaco precisa poi di aver parlato con Baraggini prima della rimozione, definendo il suo operato «ottimo dal punto di vista tecnico», ma affermando che ormai era necessario «uno sguardo più politico. È per questo motivo la delega al Bilancio rimane nelle mie mani in quanto garante del programma elettorale. Napoli, invece, mantiene le deleghe che già aveva da consigliera: eventi, marketing e associazionismo».

«In questo ultimo periodo ho parlato con i consiglieri e gli assessori e tutti mi sostengono – conclude Binatti – Anche con Napoli ci siamo chiariti: la crisi è rientrata e da domani si entra nel vivo dell’operato».

Con questa mossa, dunque, il disseto politico sembra rientrato, almeno secondo le parole del sindaco. Ma a che prezzo? Questo rimpasto, bisogna dirlo, segna il trionfo delle logiche di partito sulle competenze tecniche ed è la dimostrazione che a Trecate, come altrove, la sopravvivenza politica conta più della coerenza.

Il diretto interessato, Antonio Baraggini, sembra però averla presa con filosofia ma non nasconde di «essere rimasto sorpreso quando oggi mi ha chiamato il sindaco per comunicarmi che mi aveva tolto le deleghe, tanto che fino a stamattina ho continuato a lavorare. Ho preso atto della scelta, ma in futuro si dovranno spiegare le motivazioni. Sono sicuro di non aver sbagliato e di avere sempre svolto il mio lavoro in maniera corretta».

Nonostante la rimozione, Baraggini non sembra intenzionato a uscire di scena. «Ha già parlato con il senatore Gaetano Nastri, garantendo la mia permanenza in Fratelli d’Italia». E in paese c’è già chi lo vede come possibile candidato sindaco alle prossime elezioni.

LEGGI ANCHE Trecate, crisi sempre più profonda nella maggioranza Binatti. Consiglio comunale il 26 febbraio che potrebbe segnare la rottura

Nel frattempo, il posto vacante lasciato da Napoli in consiglio comunale verrà occupato da Patrizia Coraia, la prima dei non eletti della Lega, ma già passata in quota Fdi. Un altro tassello che potrebbe contribuire a ridefinire gli equilibri di una maggioranza che, nonostante le rassicurazioni di Binatti, appare, almeno al momento, tutt’altro che solida.

Una situazione che ha visto la reazione immediata della minoranza. In una nota, infatti, il Partito Democratico afferma che «mentre Trecate affonda nei problemi di sempre, la destra gioca a spartirsi le poltrone» e che «mentre la città assiste a questo spettacolo indecoroso, il silenzio assordante delle segreterie cittadine di Lega e Fratelli d’Italia è un segnale eloquente. Nessuna dichiarazione, nessuna presa di posizione: chi fino a ieri sosteneva la compattezza della maggioranza ora si nasconde, evitando di spiegare ai cittadini le ragioni di questa ennesima crisi».

Il partito lancia poi un appello è ai consiglieri di maggioranza: «Trecate merita stabilità, visione e competenza, non una giunta che si regge su compromessi precari. C’è bisogno di un governo capace di affrontare le emergenze quotidiane, dai servizi al decoro urbano, dai trasporti alla sicurezza. I cittadini meritano risposte, non un teatrino continuo. Noi ci siamo, pronti a costruire un’alternativa seria e credibile».

(In foto l’ormai ex giunta)

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Trecate, Binatti rimescola (un’altra volta) la giunta: una mossa politica per salvare la maggioranza?

Fuori Baraggini, dentro Napoli, entrambi di Fratelli d’Italia. Il sindaco: «Mia scelta, era necessario dare uno slancio più politico». La minoranza attacca

Alla fine, il sindaco di Trecate, Federico Binatti, ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, spiazzando tutti. In piena crisi politica e con la sua maggioranza vacillante, ha deciso di rimuovere l’assessore al Bilancio Antonio Baraggini, esponente di Fratelli d’Italia come lui, e di sostituirlo con la consigliera dello stesso partito, Tiziana Napoli.

Una scelta che ha del clamoroso, considerando che proprio Napoli, nell’ultimo consiglio comunale, aveva votato contro due delibere insieme al suo capogruppo Michele Musone, mandando sotto la maggioranza e mettendo in imbarazzo lo stesso primo cittadino. In seguito Napoli aveva rilasciato dichiarazioni molto critiche nei confronti di Binatti, affermando che le era stato promesso un posto da assessore al posto di Patrizia Dattrino, di essersi fidata di lui, di volere un po’ di onestà e garantendo che non avrebbe più accettato un incarico in giunta.

Eppure, in un colpo di scena, Napoli entra ora nell’esecutivo, mentre Baraggini viene fatto fuori. Forse perché Binatti non poteva più giocarsi la carta della Dattrino e forse perché non se la sentiva di sacrificare il posto della fedelissima Rosa Criscuolo? Lui dà un’altra versione: «È stata una scelta amministrativa locale che ho preso da sindaco senza la condivisione con le segreterie di partito» dichiara Binatti dopo giorni di silenzio, spiegando che la decisione serve a dare «un taglio più politico alla giunta». Un’affermazione che suona come una mossa “disperata” per ricompattare la maggioranza e mettere a tacere le tensioni interne.

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Il sindaco precisa poi di aver parlato con Baraggini prima della rimozione, definendo il suo operato «ottimo dal punto di vista tecnico», ma affermando che ormai era necessario «uno sguardo più politico. È per questo motivo la delega al Bilancio rimane nelle mie mani in quanto garante del programma elettorale. Napoli, invece, mantiene le deleghe che già aveva da consigliera: eventi, marketing e associazionismo».

«In questo ultimo periodo ho parlato con i consiglieri e gli assessori e tutti mi sostengono – conclude Binatti – Anche con Napoli ci siamo chiariti: la crisi è rientrata e da domani si entra nel vivo dell’operato».

Con questa mossa, dunque, il disseto politico sembra rientrato, almeno secondo le parole del sindaco. Ma a che prezzo? Questo rimpasto, bisogna dirlo, segna il trionfo delle logiche di partito sulle competenze tecniche ed è la dimostrazione che a Trecate, come altrove, la sopravvivenza politica conta più della coerenza.

Il diretto interessato, Antonio Baraggini, sembra però averla presa con filosofia ma non nasconde di «essere rimasto sorpreso quando oggi mi ha chiamato il sindaco per comunicarmi che mi aveva tolto le deleghe, tanto che fino a stamattina ho continuato a lavorare. Ho preso atto della scelta, ma in futuro si dovranno spiegare le motivazioni. Sono sicuro di non aver sbagliato e di avere sempre svolto il mio lavoro in maniera corretta».

Nonostante la rimozione, Baraggini non sembra intenzionato a uscire di scena. «Ha già parlato con il senatore Gaetano Nastri, garantendo la mia permanenza in Fratelli d’Italia». E in paese c’è già chi lo vede come possibile candidato sindaco alle prossime elezioni.

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Nel frattempo, il posto vacante lasciato da Napoli in consiglio comunale verrà occupato da Patrizia Coraia, la prima dei non eletti della Lega, ma già passata in quota Fdi. Un altro tassello che potrebbe contribuire a ridefinire gli equilibri di una maggioranza che, nonostante le rassicurazioni di Binatti, appare, almeno al momento, tutt’altro che solida.

Una situazione che ha visto la reazione immediata della minoranza. In una nota, infatti, il Partito Democratico afferma che «mentre Trecate affonda nei problemi di sempre, la destra gioca a spartirsi le poltrone» e che «mentre la città assiste a questo spettacolo indecoroso, il silenzio assordante delle segreterie cittadine di Lega e Fratelli d’Italia è un segnale eloquente. Nessuna dichiarazione, nessuna presa di posizione: chi fino a ieri sosteneva la compattezza della maggioranza ora si nasconde, evitando di spiegare ai cittadini le ragioni di questa ennesima crisi».

Il partito lancia poi un appello è ai consiglieri di maggioranza: «Trecate merita stabilità, visione e competenza, non una giunta che si regge su compromessi precari. C’è bisogno di un governo capace di affrontare le emergenze quotidiane, dai servizi al decoro urbano, dai trasporti alla sicurezza. I cittadini meritano risposte, non un teatrino continuo. Noi ci siamo, pronti a costruire un’alternativa seria e credibile».

(In foto l’ormai ex giunta)

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore