«Ci troviamo a rispondere agli attacchi dei consiglieri comunali di Trecate dei gruppi del Pd e di Nel cuore di Trecate che, per l’ennesima volta, non sono stati in grado di comprendere i contenuti delle voci del rendiconto di bilancio».
Botta e risposta tra il sindaco di Trecate, Federico Binatti, e la minoranza consiliare riguardo a 579 mila euro. Nella giornata di ieri, infatti, il gruppo di opposizione aveva denunciato l’operato dell’amministrazione accusandola di aver privato i cittadini dei fondi statali Covid per coprire i buchi del bilancio: «Confluiscono nell’avanzo di bilancio i ristori specifici non utilizzati di cui: 218.846 mila euro quota riconosciuta e non utilizzata per TARI (tassa rifiuti) e 360.761 mila euro quota fondo funzioni (aiuti COVID) non utilizzati. E’ difficile nascondere i soldi pubblici che lo Stato dà ai comuni per aiutare le attività produttive in difficoltà. Invece, l’amministrazione Binatti tenta il “magheggio” usando quel denaro per coprire la falle, anzi voragini, della sua amministrazione» avevano dichiarato. (leggi qui)
Oggi è arrivata la replica del primo cittadino: «Siamo stati accusati di “magheggi” e di aver utilizzato 218.846 euro della quota riconosciuta e non utilizzata per agevolazioni Tari e altri 360.671 euro, tutti derivanti da trasferimenti dello Stato, a soccorso del bilancio tentando di “nascondere soldi pubblici”. Questi fondi, a differenza di quanto sostiene l’opposizione, sono destinati a coprire le perdite di gettito o a finanziare le maggiori spese Covid dell’Ente. Come prevede la legge, l’utilizzo dei fondi Covid deve essere rendicontato a mezzo certificazione: è pertanto impossibile, attenendosi alle regole, utilizzarli per altri scopi. Queste affermazioni mettono in luce la costante malafede dei “fantastici quattro”: bastava una semplice lettura della delibera per non dimostrarsi pubblicamente impreparati e incapaci di comprendere un documento finanziario».
Prosegue Binatti: «Ci troviamo di fronte a un gruppo che ha amministrato e che aspira ad amministrare ancora la città, ma che pensa possibile utilizzare i fondi a bilancio con un metodo “tappa buchi”.La fretta, come detto, è cattiva consigliera e l’ansia da prestazione di Uboldi & C. rispetto alle prossime elezioni fa commettere qualche imperdonabile e ingenuo errore di comunicazione. Proprio domani, infatti, la giunta delibererà le misure riguardanti i ristori Tari per quegli esercizi e quelle categorie che hanno subito restrizioni o chiusure a causa della pandemia. Il nostro obiettivo è di arrivare a sostenere il maggior numero possibile di Trecatesi e nel modo più concreto ed efficace proprio con quei fondi a disposizione che ci accusano di aver fatto sparire con un “magheggio”. Di questa nostra intenzione si è discusso durante il Consiglio comunale dello scorso 30 luglio, che ha approvato una delibera, con l’astensione dell’opposizione».
«Alla luce di ciò, ci chiediamo come Uboldi & C. possano astenersi il giorno 30 luglio, in sede di consiglio, e quindi solo quattro giorni dopo, in preda a un’evidente amnesia, comunicare che da parte dell’amministrazione non sia stata prevista l’erogazione dei fondi di ristoro. Il vero dramma – conclude il sindaco – è che per amministrare o aspirare ad amministrare una città non bastano manifesti, grafiche accattivanti, proclami screditanti: ci vogliono competenze, rispetto delle regole, molta concretezza e capacità di ascolto. Un bagaglio che loro hanno sicuramente dimostrato e stanno dimostrando di non avere».