Salta ancora una volta, il secondo in meno di una settimana, il consiglio comunale a Trecate per il mancato raggiungimento del numero legale. Dopo la seduta deserta di mercoledì 26 febbraio per l’assenza di tutta la maggioranza, il consiglio era stato convocato questa mattina, 3 marzo, alle 9.30, per la surroga di Tiziana Napoli (promossa in giunta tra le polemiche) con Antonella Raimondi. Anche questa volta a presiedere è stato il vice presidente Mauro Bricco che in una «atmosfera surreale», così l’ha definita, ha letto le motivazioni di tutti i consiglieri assenti: quelli di maggioranza, compreso il sindaco Federico Binatti, hanno dato motivazioni di «carattere personale», quelli di minoranza «motivi di lavoro», tranne il consigliere Raffaele Sacco che ha fatto sapere che nella riunione dei capigruppo non era stato reso partecipe della decisione di convocare il consiglio questa mattina.
Presenti solo quattro consiglieri, compreso Bricco che, dopo la seduta deserta di mercoledì scorso dalla Lega, è passato al Gruppo Misto: Paolo Manzini, nel Misto da tre settimane, Anna Uboldi e Giorgio Capoccia, entrambi dell’opposizione.
La crisi politica che sta attraversando l’amministrazione Binatti appare, dunque, sempre più evidente. Con un consiglio comunale ormai paralizzato, il dibattito si è spostato sul piano degli scontri tra maggioranza e opposizione, che si rimbalzano le responsabilità della situazione di stallo. Se da un lato la minoranza accusa la giunta di essere incapace di governare e di sottrarsi ai propri doveri istituzionali, dall’altro il sindaco Binatti respinge ogni addebito, parlando di attacchi strumentali e di un’opposizione più interessata alla polemica che alla città.
L’assenza dei consiglieri di maggioranza, compreso il presidente del consiglio Giorgio Ingold, ha suscitato l’ira dell’opposizione, che definisce il loro atteggiamento irresponsabile e dannoso per la città. Capoccia non usa mezzi termini: «La maggioranza continua a dimostrare la propria inadeguatezza. Siamo di fronte a una giunta che sfugge ai propri doveri e che impedisce il normale funzionamento delle istituzioni cittadine. Se non sono più in grado di governare, abbiano il coraggio di rimettere il mandato nelle mani dei cittadini».
Dello stesso avviso Bricco: «Questa è una gestione irresponsabile che non possiamo più tollerare. Si convocano riunioni senza consultare i capigruppo, si disertano le sedute e poi si pretende di amministrare la città».
Manzini aggiunge: «Come consiglieri comunali abbiamo dimostrato, ancora una volta, di avere senso di responsabilità. Ci siamo presentati per garantire il funzionamento del Consiglio, ma la maggioranza si è sottratta ai propri doveri. Se non sono più in grado di amministrare, abbiano il buon senso di farsi da parte».
Parole al vetriolo quelle dei consiglieri del Pd, Trecate Domani e Uboldi sindaco: «Se chi amministra la città non ha più i numeri non solo per approvare delibere e atti (come avvenuto per ben due volte nel consiglio del 5 febbraio l’ultimo che la maggioranza è riuscita a sostenere), ma non è neppure in grado di garantire un numero sufficiente di consiglieri per riunire l’assemblea, appare evidente che la conseguenza può e deve essere responsabilmente solo una: tutti a casa». Non solo: «Ci rivolgiamo alle segreterie provinciali di Fratelli d’Italia e della Lega. I rappresentanti cittadini, rispettivamente Rossano Canetta e Alessandro Pasca, sono evidentemente troppo coinvolti nell’amministrazione guidata da Federico Binatti per staccare la spina e hanno dimostrato la loro palese inadeguatezza nella gestione della crisi istituzionale: prendano atto della situazione le segreterie provinciali e agiscano di conseguenza».
Ma il sindaco Binatti non ci sta e contrattacca: «Ancora una volta, assistiamo a un attacco privo di fondamento da parte della minoranza, che invece di lavorare per il bene della città, continua a inscenare polemiche sterili e pretestuose. L’atteggiamento della minoranza è chiaro: non collaborare, ma solo creare tensioni. Inoltre, si sottolinea come tutti i consiglieri di minoranza avessero inviato comunicazione di assenza, salvo poi per alcuni presentarsi comunque, dimostrando una totale incoerenza che lascia spazio a dubbi sulla reale volontà di collaborare per il funzionamento dell’amministrazione.». Il primo cittadino ribadisce che l’attività amministrativa procede regolarmente e che la surroga sarà effettuata a breve, minimizzando l’impatto del consiglio andato a vuoto.
La tensione resta alta in vista della prossima conferenza dei capigruppo, convocata poche ore fa per il 7 marzo alle 13, in cui si discuterà di una integrazione all’ordine del giorno del consiglio dell’11 marzo, indetto in seconda convocazione in videoconferenza dopo la debacle del 26 febbraio.
Ma prima è in programma, per giovedì 6 marzo, la seconda convocazione del consiglio di oggi. Resta da vedere se la maggioranza riuscirà a ricompattarsi o se la crisi politica si approfondirà ulteriormente, portando a nuovi scenari per il governo della città.