Tutti uniti contro i Fratelli. D’Italia, si intende. La nomina di Edoardo Miccichè a presidente di Fondazione Novara Sviluppo ha alzato un polverone politico, peraltro facilmente immaginabile. Non solo dalle forze di opposizione, ma anche e soprattutto dal “fuoco amico” di Lega – insieme a Forza Novara – e Forza Italia.
I fatti. Due giorni fa, con un comunicato, il presidente della Provincia, Federico Binatti (FdI) ha annunciato di avere firmato la nomina del nuovo presidente di Fondazione Novara Sviluppo, Edoardo Miccichè, appunto: 34 anni, due lauree e una parentela che spicca. Miccichè è, infatti, il marito della consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Anna Clara Iodice, e nel mandato precedente anche consigliera provinciale, a sua volta figlia di Emilio Iodice, un tempo leghista poi passato ai Fratelli, e assessore nel primo mandato Canelli.
«Una nomina che appare innanzitutto dettata più da ragioni partitiche e nepotistiche – affermano in una nota congiunta i gruppi provinciali di Lega e Forza Novara, ormai ufficialmente congiunti in una unione di fatto -. Riteniamo che la nomina di parenti di esponenti politici di partito debba seguire logiche di motivata eccezione e non debba essere la regola. Prassi di questo genere portano la gente a disaffezionarsi sempre più alla politica. Peraltro ricordiamo che poche ore prima della nomina stessa, il presidente Binatti, con i capigruppo di maggioranza in Provincia, aveva annunciato un incontro con le segreterie provinciali prima di emettere l’atto. Cosa che non è stata fatta. Prendiamo dunque atto della scelta effettuata, ma senza condividerla».
Nomina, tra l’altro, che non è puramente rappresentativa: il presidente di Fondazione Novara Sviluppo percepisce, infatti, un compenso di 1200 euro netti al mese; i consiglieri 825.
Condanna anche da parte del segretario provinciale di Forza Italia, Diego Sozzani, che ormai da tempo non risparmia critiche nei confronti di Binatti: «Una nuova performance del presidente della Provincia che fra l’altro promette una riunione e poi non mantiene la parola data. Che dire, ci faremo dare gli stati di famiglia dei politici di FdI per conoscere le dinamiche future».
Si sono pronunciati anche i rappresentanti del Partito Democratico in Comune e in Provincia, Nicola Fonzo, Rossano Pirovano e Sara Paladini. «I principi di selezione della classe dirigente di fratelli d’Italia sono i medesimi da Roma a Novara. Assistiamo continuamente a nomine romane di mogli, mariti, cognati, sorelle nei ruoli chiave e Novara non fa differenza – affermano congiuntamente -. Il partito di Giorgia Meloni anche in questo territorio assume sempre più la fisionomia di “parenti d’Italia”».
Sulla nomina di Miccichè, i consiglieri del Pd chiamano tutti in causa: «Nulla di illecito certo, ma questa nomina di famiglia giunge dopo l’inserimento nel listino e l’elezione regionale della consigliera Cameroni compagna del senatore Nastri, senza dimenticare il presidente della Sun, marito della consigliera comunale e provinciale Barbara Pace. I novaresi vengono offesi e umiliati, nuovamente il merito passa in secondo piano rispetto al legame familiare: sono stati presentati 12 curricula per Fondazione Novara Sviluppo e chiederemo di visionarli tutti. Evidentemente a Novara Fratelli d’Italia o ha pochi riferimenti esterni, oppure si fida solo del nucleo familiare».
Che la scelta sia stata unicamente di Binatti o condivisa con il senatore Gaetano Nastri non è dato saperlo. Di sicuro non si chiuderà qui: i gruppi di opposizione annunciano battaglia in aula, mentre gli attriti tra alleati crescono.