Un supermercato anche nell’ex Centro sociale?

Il recupero dell’ex Centro sociale di viale Giulio Cesare riaccende lo scontro politico. Venerdì, nel corso di una seduta della II Commissione convocata su richiesta delle minoranze, è stata posta l’attenzione su una proposta di project financing avanzata all’inizio di luglio dalla società aronese Ge Srl per la trasformazione dell’intera area (oltre 25 mila metri quadri, in comproprietà indivisa a metà fra Comune di Novara e Provincia e ormai abbandonata da quasi dieci anni), destinando gran parte della superficie coperta (si è parlato dell’80-90%) in attività commerciale e la rimanenza allo studentato e a impianti sportivi.

Tanto è bastato per “scatenare” i rappresentanti del Pd, a cominciare dall’ex sindaco Andrea Ballaré, secondo il quale «a oggi non esiste ancora un piano economico finanziario che possa garantire la sostenibilità. Il sindaco Canelli tempo fa dava la cosa già per fatta, ma non è vero nulla. Al momento non esiste niente».

E sulle richieste di poter conoscere con maggiori dettagli gli spazi e le destinazioni, l’assessore all’Urbanistica Elisabetta Franzoni ha sostenuto che «la proposta non è ancora completa e che non è stata ancora esaminata dai nostri uffici. Questa commissione era prematura».

A loro volta gli altri esponenti “dem” Nicola Fonzo e Sara Paladini hanno sostenuto che «ancora una volta ci troviamo di fronte a scelte politiche. Nella sostanza aprirete anche lì un nuovo supermercato nonostante le precedenti dichiarazioni rilasciate dal sindaco. Del campus universitario tante volte sbandierato in passato se ne riparlerà più avanti, forse fra cinque anni».

«Sono almeno quattro anni – ha aggiunto ancora il capogruppo Rossano Pirovano – che il sindaco parla di cose fatte. In realtà continuate ad annunciare il nulla, senza dirci se ci saranno le condizioni per poter sviluppare un’area così importante e, soprattutto, cosa ci andrà dentro».

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Luca Mattioli

Una risposta

  1. E’ vergognoso che si tenti o ipotizzi di trasformare il centro sociale in un supermercato e non di riportarlo vicino alla sua funzione originale. Dotato di un campo da calcio , di campi da tennis e di piscina potrebbe essere un ottimo residence per studenti , perché dotato di mensa , di salone per conferenze utilizzabile trasformabile all’occorrenza in cineforum come begli anni ’60 e 70 del secolo scorso: allora in quei tempi di migrazioni interne sono passate molte per4sone che poi nella vita di Novara hanno assunto posizioni di rilievo. Vogliamo tutti noi che dal centro sociale siamo passatii ritrovarci e costituire un comitato per un suo rilancio non legato a speculazioni?

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Il recupero dell’ex Centro sociale di viale Giulio Cesare riaccende lo scontro politico. Venerdì, nel corso di una seduta della II Commissione convocata su richiesta delle minoranze, è stata posta l’attenzione su una proposta di project financing avanzata all’inizio di luglio dalla società aronese Ge Srl per la trasformazione dell’intera area (oltre 25 mila metri quadri, in comproprietà indivisa a metà fra Comune di Novara e Provincia e ormai abbandonata da quasi dieci anni), destinando gran parte della superficie coperta (si è parlato dell’80-90%) in attività commerciale e la rimanenza allo studentato e a impianti sportivi. Tanto è bastato per “scatenare” i rappresentanti del Pd, a cominciare dall’ex sindaco Andrea Ballaré, secondo il quale «a oggi non esiste ancora un piano economico finanziario che possa garantire la sostenibilità. Il sindaco Canelli tempo fa dava la cosa già per fatta, ma non è vero nulla. Al momento non esiste niente». E sulle richieste di poter conoscere con maggiori dettagli gli spazi e le destinazioni, l’assessore all’Urbanistica Elisabetta Franzoni ha sostenuto che «la proposta non è ancora completa e che non è stata ancora esaminata dai nostri uffici. Questa commissione era prematura». A loro volta gli altri esponenti “dem” Nicola Fonzo e Sara Paladini hanno sostenuto che «ancora una volta ci troviamo di fronte a scelte politiche. Nella sostanza aprirete anche lì un nuovo supermercato nonostante le precedenti dichiarazioni rilasciate dal sindaco. Del campus universitario tante volte sbandierato in passato se ne riparlerà più avanti, forse fra cinque anni». «Sono almeno quattro anni - ha aggiunto ancora il capogruppo Rossano Pirovano - che il sindaco parla di cose fatte. In realtà continuate ad annunciare il nulla, senza dirci se ci saranno le condizioni per poter sviluppare un’area così importante e, soprattutto, cosa ci andrà dentro».

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