Saranno tre le liste in gara a San Pietro Mosezzo per il rinnovo della locale amministrazione comunale alla tornata del 3 e 4 ottobre prossimi. La prima vede candidato alla fascia tricolore Giuseppe Brognoli, attuale vicesindaco, che rappresenta una sorta di “continuità”; la seconda è capitanata da Giuseppe Lentini, capogruppo della minoranza e superato cinque anni dall’attuale primo cittadino Tommaso Difonzo (che non si ripresenterà): una nuova discesa in campo che suona un po’ come una sorta di… rivincita. Fra i due è spuntato Filippo Ombergozzi, la vera novità di questo appuntamento elettorale.
Brognoli, alla testa della lista “Collaborazione e sviluppo”, punterà, come detto, a proseguire quegli obiettivi che si era posta cinque anni fa l’amministrazione giunta ora in scadenza, «completando una serie di lavori che avevamo in programma come la sala polifunzionale e una serie di servizi». Lentini, invece, questa volta alla guida della civica “Tradizione e innovazione”, ha nella sua agenda invece la «riqualificazione della zona industriale, ma con una particole attenzione all’ambiente. No a nuove cementificazioni, sì al recupero delle aree dismesse».
Fra i due ecco spuntare Ombergozzi, alla sua prima esperienza di questo genere. “Cambiare per crescere” sarà una lista composta prevalentemente da giovani: «Su alcuni punti esiste una convergenza di opinioni con gli altri candidati, ma il nostro obiettivo è quello di portare aria e idee nuove alla guida del paese; e di lavorare nell’esclusivo interesse dei cittadini».
Cinque anni fa a San Pietro Mosezzo parteciparono al voto 1.179 elettori dei 1.6.07 aventi diritto. Tommaso Difonzo si impose con 806 suffragi (68,4%), maggioranza ben distribuita in tutti i quattro centri che costituiscono il comune. Giuseppe Lentini ne ottenne 373, sette furono le schede bianche e 25 quelle nulle.