«Accusato di non aver dedicato tempo al Comune? Non è vero»

«Accusato di non aver dedicato tempo al Comune? Non è vero». Sono le parole di Paolo Mastrosimone, l’ex assessore di Galliate cui appena una settimana fa il sindaco di Claudiano Di Caprio ha revocato le deleghe. Il sindaco non ha specificato le motivazioni di questa scelta e Mastrosimone aveva dichiarato che prima avrebbe voluto avere un confronto sia con il sindaco sia con la Lega, partito cui appartiene. Le motivazioni sono arrivate a Mastrosimone sabato mattina, 25 luglio: «Ho appreso il tutto dall’onorevole Marzio Liuni. A dire del sindaco Di Caprio mi viene contestato di non aver dedicato abbastanza tempo alle questioni del Comune di mia competenza. Segnalo invece che, dal momento del mio insediamento, mi sono messo a disposizione della cittadinanza tutti i venerdì mattina, e peraltro ben oltre l’orario di ricevimento. Per altre questioni e problemi inerenti alle mie deleghe, mi sono messo a disposizione del sindaco e della cittadinanza anche durante i giorni della settimana, su appuntamento. Senza considerare tutto il lavoro svolto in Smart working via telefono, via mail e quant’altro effettuato tra i miei capi settore. Spiace non aver mai avuto un confronto e un chiarimento sul punto con il sindaco, motivo per cui sono rimasto spiazzato e non sono stato in grado di comprendere le ragioni della sua decisione. Dal momento dell’accettazione delle deleghe ho comunicato al sindaco che non avrei potuto garantire la mia presenza quotidiana a causa degli impegni di lavoro, ma che avrei dovuto organizzarmi di volta in volta e che per nessun motivo avrei fatto mancare la mia disponibilità, come peraltro ho sempre fatto fino al 20 luglio scorso. E poi perché chiedere più ore solo a me e non anche ai colleghi?». All’ex assessore non sono proprio piaciuti i modi: «Perché ho potuto conoscere le motivazioni solo una settimana dopo? Ciò che non si comprende è per quale ragione abbia voluto far intendere che le ragioni fossero altre, lasciando aleggiare un velo di mistero del tutto ingiustificato sul mio operato tale da far ingenerare sulla cittadinanza sospetti gratuiti, rischiando di mettere a repentaglio la mia onorabilità e serietà professionale».

Mastrosimone si definisce “scomodo”: «Ho sempre chiesto informazioni in più in merito a ogni argomento che transitasse in giunta, questo forse ha dato fastidio. Ho addirittura saputo che c’era qualcuno che preferiva che io non venissi informato su alcuni argomenti; ho scritto infatti anche una mail al Comune solo il 15 luglio scorso ma non ho mai ricevuto risposta. Devo ammettere che questa situazione mi ha molto amareggiato e non mi aspettavo un trattamento del genere da parte del sindaco».

Nel prossimo consiglio comunale il sindaco dovrebbe confermare quanto revocato la scorsa settimana.

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Una risposta

  1. Le dichiarazioni dell’, avvocato mastrosimone,lasciano ancora più dubbi di prima leggendo gli atti.un fatto squisitamente politico all,interno della lega e della maggioranza .i socialisti hanno chiesto un chiarimento urgente da parte del sindaco.
    Un fatto grave che ci induce a chiedere le Dimissioni del sindaco e della Giunta.

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«Accusato di non aver dedicato tempo al Comune? Non è vero»

«Accusato di non aver dedicato tempo al Comune? Non è vero». Sono le parole di Paolo Mastrosimone, l’ex assessore di Galliate cui appena una settimana fa il sindaco di Claudiano Di Caprio ha revocato le deleghe. Il sindaco non ha specificato le motivazioni di questa scelta e Mastrosimone aveva dichiarato che prima avrebbe voluto avere un confronto sia con il sindaco sia con la Lega, partito cui appartiene. Le motivazioni sono arrivate a Mastrosimone sabato mattina, 25 luglio: «Ho appreso il tutto dall’onorevole Marzio Liuni. A dire del sindaco Di Caprio mi viene contestato di non aver dedicato abbastanza tempo alle questioni del Comune di mia competenza. Segnalo invece che, dal momento del mio insediamento, mi sono messo a disposizione della cittadinanza tutti i venerdì mattina, e peraltro ben oltre l’orario di ricevimento. Per altre questioni e problemi inerenti alle mie deleghe, mi sono messo a disposizione del sindaco e della cittadinanza anche durante i giorni della settimana, su appuntamento. Senza considerare tutto il lavoro svolto in Smart working via telefono, via mail e quant’altro effettuato tra i miei capi settore. Spiace non aver mai avuto un confronto e un chiarimento sul punto con il sindaco, motivo per cui sono rimasto spiazzato e non sono stato in grado di comprendere le ragioni della sua decisione. Dal momento dell’accettazione delle deleghe ho comunicato al sindaco che non avrei potuto garantire la mia presenza quotidiana a causa degli impegni di lavoro, ma che avrei dovuto organizzarmi di volta in volta e che per nessun motivo avrei fatto mancare la mia disponibilità, come peraltro ho sempre fatto fino al 20 luglio scorso. E poi perché chiedere più ore solo a me e non anche ai colleghi?». All’ex assessore non sono proprio piaciuti i modi: «Perché ho potuto conoscere le motivazioni solo una settimana dopo? Ciò che non si comprende è per quale ragione abbia voluto far intendere che le ragioni fossero altre, lasciando aleggiare un velo di mistero del tutto ingiustificato sul mio operato tale da far ingenerare sulla cittadinanza sospetti gratuiti, rischiando di mettere a repentaglio la mia onorabilità e serietà professionale».

Mastrosimone si definisce “scomodo”: «Ho sempre chiesto informazioni in più in merito a ogni argomento che transitasse in giunta, questo forse ha dato fastidio. Ho addirittura saputo che c’era qualcuno che preferiva che io non venissi informato su alcuni argomenti; ho scritto infatti anche una mail al Comune solo il 15 luglio scorso ma non ho mai ricevuto risposta. Devo ammettere che questa situazione mi ha molto amareggiato e non mi aspettavo un trattamento del genere da parte del sindaco».

Nel prossimo consiglio comunale il sindaco dovrebbe confermare quanto revocato la scorsa settimana.

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