Borgomanero, per Sergio Bossi quasi un plebiscito: «Non mi aspettavo un risultato simile»

Il sindaco uscente raggiunge un consenso vicino al 77%

Sergio Bossi nettamente riconfermato sindaco di Borgomanero. Con oltre tre elettori su quattro che lo hanno votato si può proprio parlare quasi di un plebiscito. A poco meno della metà delle sezioni scrutinate (8 su 19) il primo cittadino uscente e candidato del centrodestra (i tre partiti tradizionali, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ai quali si sono aggiunte tre liste civiche) viaggia infatti con un consenso vicino al 77%. Molto al di là di quel 54% che anche cinque anni fa gli consentì di aggiudicarsi la sfida per Palazzo Tornielli già al primo turno.

Nettamente distanziati i suoi due rivali. Nicoletta Bellone (Pd, DeMos e una lista civica) si è attestata intorno al 16%, mentre Roberto Faggiano (Azione +Europa e una civica) è al di sotto del 7%.
Nell’ambito della coalizione vincitrice appare significativo il dato ottenuto dalle singole liste, che unite ottengono un 44%, con “Il Borgo” nettamente primo “partito” (29%). E le formazioni politiche tradizionali? La Lega – partito del primo cittadino – ottiene l’11%, tanto quanto la seconda civica, “Noi Borgomanero”, e Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia si ferma all’8%.

«Non mi aspettavo un risultato simile – queste le prime parole a caldo di Bossi – Sono stati cinque anni particolarmente difficili e questo è un premio meraviglioso. Non posso fare astro che ringraziare tutti i cittadini che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza anche nei momenti più difficili. Oggi per me è un premio meraviglioso: ho sempre detto, non ho mai nascosto di amare la mia città e la gente che mi sta vicino”. Il riconfermato primo cittadino non vuole anticipare quali saranno le prossime mosse: “Adesso godiamoci la vittoria, poi un attimo di relax e partiamo per formare la giunta, ma prima chiaramente abbiamo bisogno dei dati che stanno ancora arrivando».

Poche parole sul fronte degli sconfitti. Nicoletta Bellone riconosce il legittimo successo di Bossi ma «aspetto di avere il dato completo prima di esprimermi. Posso solo dire che evidentemente non siamo stati bravi a fare breccia fra la gente». Più politica la prima analisi del coordinatore del circolo borgomanerese del Pd, Hassan Pagano: «Il primo numero che appare evidente è che ha votato un elettore su due. Posso solo assicurare che il Pd e il centrosinistra non spariranno dopo questo voto. Il nostro impegno nei prossimi anni sarà quello di un’opposizione in consiglio comunale, cercando al tempo stesso di recuperare il terreno perduto».

Molto soddisfatto sul suo risultato che sta finora maturando (7%) è invece Roberto Faggiano: «Non parlo per scaramanzia fino a quando i risultati non saranno definitivi – ci ha detto il candidato di Azione +Europa – Certo che in una città profondamente di centrodestra, dove un sindaco vince con simili percentuali, i miei voti hanno un significato particolare. Spero che bastino per farmi entrare in consiglio comunale».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Luca Mattioli

Luca Mattioli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Borgomanero, per Sergio Bossi quasi un plebiscito: «Non mi aspettavo un risultato simile»

Il sindaco uscente raggiunge un consenso vicino al 77%

Sergio Bossi nettamente riconfermato sindaco di Borgomanero. Con oltre tre elettori su quattro che lo hanno votato si può proprio parlare quasi di un plebiscito. A poco meno della metà delle sezioni scrutinate (8 su 19) il primo cittadino uscente e candidato del centrodestra (i tre partiti tradizionali, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ai quali si sono aggiunte tre liste civiche) viaggia infatti con un consenso vicino al 77%. Molto al di là di quel 54% che anche cinque anni fa gli consentì di aggiudicarsi la sfida per Palazzo Tornielli già al primo turno.

Nettamente distanziati i suoi due rivali. Nicoletta Bellone (Pd, DeMos e una lista civica) si è attestata intorno al 16%, mentre Roberto Faggiano (Azione +Europa e una civica) è al di sotto del 7%.
Nell’ambito della coalizione vincitrice appare significativo il dato ottenuto dalle singole liste, che unite ottengono un 44%, con “Il Borgo” nettamente primo “partito” (29%). E le formazioni politiche tradizionali? La Lega - partito del primo cittadino - ottiene l’11%, tanto quanto la seconda civica, “Noi Borgomanero”, e Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia si ferma all’8%.

«Non mi aspettavo un risultato simile - queste le prime parole a caldo di Bossi - Sono stati cinque anni particolarmente difficili e questo è un premio meraviglioso. Non posso fare astro che ringraziare tutti i cittadini che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza anche nei momenti più difficili. Oggi per me è un premio meraviglioso: ho sempre detto, non ho mai nascosto di amare la mia città e la gente che mi sta vicino”. Il riconfermato primo cittadino non vuole anticipare quali saranno le prossime mosse: “Adesso godiamoci la vittoria, poi un attimo di relax e partiamo per formare la giunta, ma prima chiaramente abbiamo bisogno dei dati che stanno ancora arrivando».

Poche parole sul fronte degli sconfitti. Nicoletta Bellone riconosce il legittimo successo di Bossi ma «aspetto di avere il dato completo prima di esprimermi. Posso solo dire che evidentemente non siamo stati bravi a fare breccia fra la gente». Più politica la prima analisi del coordinatore del circolo borgomanerese del Pd, Hassan Pagano: «Il primo numero che appare evidente è che ha votato un elettore su due. Posso solo assicurare che il Pd e il centrosinistra non spariranno dopo questo voto. Il nostro impegno nei prossimi anni sarà quello di un’opposizione in consiglio comunale, cercando al tempo stesso di recuperare il terreno perduto».

Molto soddisfatto sul suo risultato che sta finora maturando (7%) è invece Roberto Faggiano: «Non parlo per scaramanzia fino a quando i risultati non saranno definitivi - ci ha detto il candidato di Azione +Europa - Certo che in una città profondamente di centrodestra, dove un sindaco vince con simili percentuali, i miei voti hanno un significato particolare. Spero che bastino per farmi entrare in consiglio comunale».

https://youtu.be/Sflg6KZPkZ0

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata