Cerano, inaugurata la “casa dei medici”: «Primo contatto con la sanità»

Una struttura che accoglie gli ambulatori dei cinque medici di base locale e l'intento di creare legami e continuità sul territoriale. La casa è la prima dell'area distrettuale Sud

Già operativi tutti e cinque gli studi, due al piano terra e tre al primo piano, in questi giorni riprenderanno anche i vaccini per il Covid come hub comunale e prossimamente si desidera riaprire anche ai prelievi. E’ questa il breve la “casa dei medici” che è stata inaugurata a Cerano con progetto Pnrr, la prima dell’area distrettuale sud dopo le esperienze positive per esempio a Oleggio, Ghemme e Arona.

La casa della salute che ospita i cinque medici di base, collocata in via Madonnina 31 dove c’erano già un ambulatorio pediatrico e uno ostetrico-ginecologico, sorge nei locali dell’associazione Vo.Ce che ha messo a disposizione gli spazi in comodato d’uso gratuito. Una struttura dove opereranno i cinque medici del paese che hanno chiuso ufficialmente i loro studi privati per un progetto di comunità.

«I medici a rotazione saranno presenti tutti i giorni fino alle 19, – spiega il dottore Gianni Valzer, direttore distrettuale dell’area Sud – in caso di necessità un cittadino potrà essere visitato da uno dei quattro medici se il proprio non c’è. Si tratta di un punto di primo contatto con la sanità. Qui si incontrano le realtà sanitaria e socio sanitaria, è una prima accoglienza».

L’obiettivo della casa, dove le utenze saranno a carico di Asl e le pulizie del Comune, è alleggerire il lavoro del pronto soccorso e rendersi disponibile sempre più alla comunità soprattutto nei confronti di chi ha patologie croniche. «Un progetto con una programmazione di continuità, – continua Valzer – per esempio chi dovrà essere sottoposto a visita magari a Trecate potrà essere accompagnato dalla stessa Vo.Ce, si crea una rete di legami davvero fitta». Proprio in questi giorni partiranno i vaccini, ma presto i medici vorrebbero offrire di nuovo la possibilità di eseguire prelievi ematici.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Elena Mittino

Elena Mittino

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Cerano, inaugurata la “casa dei medici”: «Primo contatto con la sanità»

Una struttura che accoglie gli ambulatori dei cinque medici di base locale e l’intento di creare legami e continuità sul territoriale. La casa è la prima dell’area distrettuale Sud

Già operativi tutti e cinque gli studi, due al piano terra e tre al primo piano, in questi giorni riprenderanno anche i vaccini per il Covid come hub comunale e prossimamente si desidera riaprire anche ai prelievi. E’ questa il breve la “casa dei medici” che è stata inaugurata a Cerano con progetto Pnrr, la prima dell’area distrettuale sud dopo le esperienze positive per esempio a Oleggio, Ghemme e Arona.

La casa della salute che ospita i cinque medici di base, collocata in via Madonnina 31 dove c’erano già un ambulatorio pediatrico e uno ostetrico-ginecologico, sorge nei locali dell’associazione Vo.Ce che ha messo a disposizione gli spazi in comodato d’uso gratuito. Una struttura dove opereranno i cinque medici del paese che hanno chiuso ufficialmente i loro studi privati per un progetto di comunità.

«I medici a rotazione saranno presenti tutti i giorni fino alle 19, – spiega il dottore Gianni Valzer, direttore distrettuale dell’area Sud – in caso di necessità un cittadino potrà essere visitato da uno dei quattro medici se il proprio non c’è. Si tratta di un punto di primo contatto con la sanità. Qui si incontrano le realtà sanitaria e socio sanitaria, è una prima accoglienza».

L’obiettivo della casa, dove le utenze saranno a carico di Asl e le pulizie del Comune, è alleggerire il lavoro del pronto soccorso e rendersi disponibile sempre più alla comunità soprattutto nei confronti di chi ha patologie croniche. «Un progetto con una programmazione di continuità, – continua Valzer – per esempio chi dovrà essere sottoposto a visita magari a Trecate potrà essere accompagnato dalla stessa Vo.Ce, si crea una rete di legami davvero fitta». Proprio in questi giorni partiranno i vaccini, ma presto i medici vorrebbero offrire di nuovo la possibilità di eseguire prelievi ematici.

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata