Chiusura uffici postali Vignale e Torrion Quartara, interrogazione Rossi-Spilinga (Pd)

Interpellanza in Comune e in Regione. Cgil era scesa in piazza

La notizia era arrivata nel novarese a seguito di uno sciopero indetto dalla Cgil a Torino per contestare le chiusure di numerosi uffici postali nel capoluogo. Nel lungo elenco allegato al comunicato dei sindacati si leggevano anche gli uffici postali di Vignale e del Torino Quartara tra quelli a rischio chiusura.

Oggi è il Partito Democratico il primo a intervenire sulla vicenda con il consigliere regionale Domenico Rossi e la consigliera comunale Cinzia Spilinga, che hanno presentato rispettivamente un’interrogazione all’assessore regionale competente e una mozione rivolta al sindaco e alla giunta per sollecitare la massima attenzione sul tema. «La notizia della possibile chiusura degli uffici postali di Vignale e del Torrion Quartara, non può lasciarci indifferenti anche perché inserita in un piano di razionalizzazione del servizio territoriale che comporta innegabilmente una riduzione dei servizi e disagi alla popolazione, soprattutto per le fasce più fragili» si legge nella nota congiunta.

«La presenza degli uffici postali decentrati con i relativi servizi, non solo di carattere prettamente postale, rappresenta un presidio, oltre che un ausilio per le fasce più deboli e anziane. Per questo motivo l’ufficio fisico è ancora molto utilizzato da un’ampia parte di popolazione che ha scarso accesso alla digitalizzazione, per età, condizioni socio economiche o culturali» afferma Rossi. «A Novara, in particolare, il tema della forte riduzione dei servizi nelle periferie è presente e fortemente sentito. Occorre arginare questa deriva con scelte politiche e di programmazione chiare per scongiurare che i quartieri marginali si trasformino in dormitori» aggiunge Spilinga.

Entrambi i rappresentanti dem chiedono a Comune di Novara e Regione Piemonte di mettere in campo ogni strumento per scongiurare le chiusure, con la massima attenzione anche alla sfera occupazionale «la contrazione relativa al personale potrebbe aggravare ulteriormente la già critica carenza di personale che affligge Poste Italiane» concludono i rappresentanti del Partito Democratico.

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Interpellanza in Comune e in Regione. Cgil era scesa in piazza

La notizia era arrivata nel novarese a seguito di uno sciopero indetto dalla Cgil a Torino per contestare le chiusure di numerosi uffici postali nel capoluogo. Nel lungo elenco allegato al comunicato dei sindacati si leggevano anche gli uffici postali di Vignale e del Torino Quartara tra quelli a rischio chiusura.

Oggi è il Partito Democratico il primo a intervenire sulla vicenda con il consigliere regionale Domenico Rossi e la consigliera comunale Cinzia Spilinga, che hanno presentato rispettivamente un’interrogazione all’assessore regionale competente e una mozione rivolta al sindaco e alla giunta per sollecitare la massima attenzione sul tema. «La notizia della possibile chiusura degli uffici postali di Vignale e del Torrion Quartara, non può lasciarci indifferenti anche perché inserita in un piano di razionalizzazione del servizio territoriale che comporta innegabilmente una riduzione dei servizi e disagi alla popolazione, soprattutto per le fasce più fragili» si legge nella nota congiunta.

«La presenza degli uffici postali decentrati con i relativi servizi, non solo di carattere prettamente postale, rappresenta un presidio, oltre che un ausilio per le fasce più deboli e anziane. Per questo motivo l’ufficio fisico è ancora molto utilizzato da un’ampia parte di popolazione che ha scarso accesso alla digitalizzazione, per età, condizioni socio economiche o culturali» afferma Rossi. «A Novara, in particolare, il tema della forte riduzione dei servizi nelle periferie è presente e fortemente sentito. Occorre arginare questa deriva con scelte politiche e di programmazione chiare per scongiurare che i quartieri marginali si trasformino in dormitori» aggiunge Spilinga.

Entrambi i rappresentanti dem chiedono a Comune di Novara e Regione Piemonte di mettere in campo ogni strumento per scongiurare le chiusure, con la massima attenzione anche alla sfera occupazionale «la contrazione relativa al personale potrebbe aggravare ulteriormente la già critica carenza di personale che affligge Poste Italiane» concludono i rappresentanti del Partito Democratico.

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