Eccellenza italiana a Trecate: «La terra? Una passione di famiglia»

Un’eccellenza tutta italiana a Trecate. L’azienda agricola Il Pozzaccio è da poco iscritta nel registro delle eccellenze italiane istituito dal ministero dello Sviluppo economico per la coltivazione dello zafferano. Un’attività, quella dello zafferano appunto, avviata nel 2018, che sta dando importanti risultati. E ne è nato anche un marchio: Zafferaia, ossia lo zafferano in risaia.

Perché anche il riso è prodotto dal Pozzaccio, oggi in quantità minore, ma c’è. Un tipo di agricoltura che punta molto l’attenzione sul lavoro manuale e in modo minore su quello realizzato attraverso i grandi macchinari. E così ne sono nate coltivazioni di more, lamponi e poi del fiore il cui frutto rende preziosi numerosi risotti. «Nel 2018 abbiamo piantato 10 mila bulbi, nel 2019 200 mila, quasi un ettaro. Perché questa scelta – dice Francesca Cantone, titolare dell’azienda – il riso sta calando il suo prezzo e poi lo si produce con tanti macchinari, sempre più grandi. Noi preferiamo un tipo di agricoltura più manuale». L’agricoltura di una volta si potrebbe dire. L’agricoltura, in questo caso, di tradizione. «Ho rilevato l’azienda di mio nonno, il nome è storico e trecatese, – prosegue Francesca insieme al marito Alessandro Saini, che la aiuta molto – ci piacerebbe che uno dei nostri figli continuasse questa passione. Sì, una passione perché chi coltiva la terra lo fa perché gli piace davvero».

Nell’azienda c’è anche un laboratorio (con un profumo buonissimo) con essiccatoio e strumentazione per confezionare il prodotto. Prodotto che viene proposto nei mercati di Campagna amica, a Trecate e Galliate e presto anche a Vercelli; intanto i due hanno prenotato già tre date al Castello di Novara, il 14 marzo, a maggio e poi ottobre. «Siamo molto contenti del nostro lavoro e vorremmo ringraziare l’intera amministrazione che è sempre al fianco degli agricoltori e questo è un ulteriore stimolo per fare sempre meglio».

 

[the_ad id=”62649″]

 

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Elena Mittino

Elena Mittino

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Eccellenza italiana a Trecate: «La terra? Una passione di famiglia»

Un’eccellenza tutta italiana a Trecate. L’azienda agricola Il Pozzaccio è da poco iscritta nel registro delle eccellenze italiane istituito dal ministero dello Sviluppo economico per la coltivazione dello zafferano. Un’attività, quella dello zafferano appunto, avviata nel 2018, che sta dando importanti risultati. E ne è nato anche un marchio: Zafferaia, ossia lo zafferano in risaia.

Perché anche il riso è prodotto dal Pozzaccio, oggi in quantità minore, ma c’è. Un tipo di agricoltura che punta molto l’attenzione sul lavoro manuale e in modo minore su quello realizzato attraverso i grandi macchinari. E così ne sono nate coltivazioni di more, lamponi e poi del fiore il cui frutto rende preziosi numerosi risotti. «Nel 2018 abbiamo piantato 10 mila bulbi, nel 2019 200 mila, quasi un ettaro. Perché questa scelta – dice Francesca Cantone, titolare dell’azienda – il riso sta calando il suo prezzo e poi lo si produce con tanti macchinari, sempre più grandi. Noi preferiamo un tipo di agricoltura più manuale». L’agricoltura di una volta si potrebbe dire. L’agricoltura, in questo caso, di tradizione. «Ho rilevato l’azienda di mio nonno, il nome è storico e trecatese, – prosegue Francesca insieme al marito Alessandro Saini, che la aiuta molto – ci piacerebbe che uno dei nostri figli continuasse questa passione. Sì, una passione perché chi coltiva la terra lo fa perché gli piace davvero».

Nell’azienda c’è anche un laboratorio (con un profumo buonissimo) con essiccatoio e strumentazione per confezionare il prodotto. Prodotto che viene proposto nei mercati di Campagna amica, a Trecate e Galliate e presto anche a Vercelli; intanto i due hanno prenotato già tre date al Castello di Novara, il 14 marzo, a maggio e poi ottobre. «Siamo molto contenti del nostro lavoro e vorremmo ringraziare l’intera amministrazione che è sempre al fianco degli agricoltori e questo è un ulteriore stimolo per fare sempre meglio».

 

[the_ad id=”62649″]

 

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata