Un’idea che parte molto da lontano. Nei giorni scorsi il comune di Suno ha stretto il suo primo patto di gemellaggio in assoluto e lo ha fatto con il Comune francese di Veynes, nel dipartimento di Hautes Alpes. La cerimonia è stata itinerante, con un incontro su territorio francese l’11 gennaio e una su territorio italiano il 2 febbraio.
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Una storia che parte da lontano, tutto nato da una visita di un consigliere comunale francese che per caso ha visitato Suno ed è rimasto colpito dalle fioriture. Da lì la ricerca di un contatto e uno scambio di comunicazioni fino ad arrivare al gemellaggio. Un avvio di rapporti speciale: entrambi i comuni sono iscritti ad Aiccre, la piattaforma che riunisce i Comuni europei che si iscrivono per trovare partners con cui gemellarsi. I due Comuni hanno diversi punti in Comune: una banda musicale, un museo ferroviario, Veynes conta diversi cittadini italiani di terza generazione, Suno vanta l’uva fragola e Veynes una coltivazione di mele nel frutteto più alto d’Europa.
E’ stato immediatamente un gemellaggio di cuore e di idee. Tanto che un’idea è già diventata realtà: gli alunni delle medie si stanno scrivendo in italiano e francese per imparare le lingue e potrebbe esserci la possibilità di qualche giorno di accoglienza in Italia e in Francia.
«Al di là delle formalità e dei protocolli, perché sia vero e sentito deve diventare essenzialmente uno strumento di scambio reciproco nei rapporti sociali, nel mondo delle associazioni, di esperienze per i giovani» ha detto infatti Giuliani durante la cerimonia.«Con il gemellaggio non si consolidano solo le amicizie finora strette, ma viene preparato il terreno per il futuro; mi auguro che il numero più grande possibile di cittadini appartenenti a tutte le generazioni faccia propria la causa di gemellaggio e sono assolutamente convinto che saranno il punto di forza in questo progetto e raccoglieranno i frutti del loro impegno». E per fare questo si è partiti proprio dai più giovani.