«I nostri bimbi di Kakamega ci mancano tanto. Arrivano tante donazioni per loro»

«Ci mancano tanto, ci scambiamo messaggi, ci mandano disegni, ma ci mancano tanto». E’ difficile ipotizzare una data nella quale i volontari dell’associazione camere se Nonnoboi potranno di nuovo prendere un volo per il Kenya e andare a trovare i “loro” bambini. Nonnoboi è l’associazione che a Kakamega, grazie alle donazioni di tantissimi cittadini, ha creato una struttura capace di accogliere giovanissimi e giovani, 26 in tutto, che studiano per un futuro.

 

 

Roberto e Lorenza, i cuori pulsanti dell’associazione, sono spesso a Kakamega, dandosi davvero tanto da fare. La situazione di emergenza ha bloccato di fatto questa abitudine. «Roberto è andato a febbraio, saremmo tornati insieme a giugno ma naturalmente non possiamo, – dice Lorenza – nel villaggio c’è Jacqueline, che gestisce il tutto e abbiamo piena fiducia in lei, ci sentiamo sempre, ci confrontiamo, E’ bravissima anche da sola, ma siamo sempre stati abituati a condividere tutto “di persona” quando andiamo lì e questo manca a tutti». Nonostante la chiusura totale il cuore di cameresi e non batte sempre forte e le donazioni per i 26 bambini e ragazzi continuano ad arrivare.

E ora è tutto fermo anche a chilometri di distanza: «le restrizioni in Kenya sono anche più dure delle nostre, hanno chiuso tutto per prevenire la mancanza di un sistema sanitario. Al momento i casi sono 300, i bambini sono tornati a casa». Il calendario prevede scuole da gennaio a marzo, a casa aprile e ripresa a maggio, ma lunedì 4 maggio le lezioni non sono ricominciate. «La didattica a distanza è difficile, anche se si cerca di fare il possibile. Chi studia, – dice Lorenza – è Gloria, la ragazza che frequenta l’università e che però ora si trova a mille chilometri. Da Cameri facciamo il possibile, è difficile ma ci siamo e poi le idee non ci mancano» chiude sorridendo.

 

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«I nostri bimbi di Kakamega ci mancano tanto. Arrivano tante donazioni per loro»

«Ci mancano tanto, ci scambiamo messaggi, ci mandano disegni, ma ci mancano tanto». E’ difficile ipotizzare una data nella quale i volontari dell’associazione camere se Nonnoboi potranno di nuovo prendere un volo per il Kenya e andare a trovare i “loro” bambini. Nonnoboi è l’associazione che a Kakamega, grazie alle donazioni di tantissimi cittadini, ha creato una struttura capace di accogliere giovanissimi e giovani, 26 in tutto, che studiano per un futuro.

 

 

Roberto e Lorenza, i cuori pulsanti dell’associazione, sono spesso a Kakamega, dandosi davvero tanto da fare. La situazione di emergenza ha bloccato di fatto questa abitudine. «Roberto è andato a febbraio, saremmo tornati insieme a giugno ma naturalmente non possiamo, – dice Lorenza – nel villaggio c’è Jacqueline, che gestisce il tutto e abbiamo piena fiducia in lei, ci sentiamo sempre, ci confrontiamo, E’ bravissima anche da sola, ma siamo sempre stati abituati a condividere tutto “di persona” quando andiamo lì e questo manca a tutti». Nonostante la chiusura totale il cuore di cameresi e non batte sempre forte e le donazioni per i 26 bambini e ragazzi continuano ad arrivare.

E ora è tutto fermo anche a chilometri di distanza: «le restrizioni in Kenya sono anche più dure delle nostre, hanno chiuso tutto per prevenire la mancanza di un sistema sanitario. Al momento i casi sono 300, i bambini sono tornati a casa». Il calendario prevede scuole da gennaio a marzo, a casa aprile e ripresa a maggio, ma lunedì 4 maggio le lezioni non sono ricominciate. «La didattica a distanza è difficile, anche se si cerca di fare il possibile. Chi studia, – dice Lorenza – è Gloria, la ragazza che frequenta l’università e che però ora si trova a mille chilometri. Da Cameri facciamo il possibile, è difficile ma ci siamo e poi le idee non ci mancano» chiude sorridendo.

 

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