Il dolce tipico di Trecate è realtà. La creazione di Gianfranco Mercuri

È importante assaggiarlo per sentire a pieno tutto il suo sapore. Il Dolce di Trecate, annunciato poche settimane fa durante una conferenza stampa, è già diventato realtà. Farina di grano tenero, polvere di mandorla, zucchero, piccoli fichi semicanditi, gherigli di noci, burro Italiano, uova e vaniglia in bacche: questi gli ingredienti che Gianfranco Mercuri, il titolare della pasticceria Calabrò, ha unito per un prodotto che nell’arco di un giorno, alla sua prima uscita ufficiale, è già andato a ruba. Il dolce è un pane tipico che mira a diventare un riferimento per la città di Trecate in campo enogastronomico. Un’eccellenza del territorio.

 

 

«Erano anni che volevo inserire un dolce così nelle specialità, ma quando pensi a un dolce che sia tipico di una città è bello che ci sia confronto e scambio di idee con tutta la città e così quando siamo stati contattati dall’amministrazione che ha avuto questa idea siamo stati molto felici».

L’idea è arrivata dall’amministrazione, in particolare dal consigliere Patrizia Dattrino. Trecate aveva un suo pane, antico, realizzato con il grasso d’oca, difficile da replicare. E così Margherita Lodroni, memoria storica della città, ha proposto ai pasticceri una ricetta base su cui poi i pasticceri hanno lavorato.

«L’aspetto importante è trovare gli ingredienti giusti, non tanto la fase di assemblaggio. Ho ricercato materie prime che fossero davvero buone – e quando lo dice ha fra le mani proprio i prodotti – ci tenevo tanto e sono contento del risultato. Sicuramente lo farò conoscere anche in altre sedi, perché è giusto far conoscere la nostra storia locale». Il dolce sarà presentato ufficialmente nelle prossime settimane, non appena sarà pronto il logo che verrà applicato sul pacchetto: «Non posso svelare tanto, ma posso dire che il logo renderà il dolce davvero riconoscibile della nostra città. Sono davvero contento» e la felicità gliela si legge negli occhi.

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Elena Mittino

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4 risposte

  1. Nel carsansich non ci sono mai state le uova, le mandorle, la vaniglia e le noci. Inoltre mancano le bucce dell’arancio che a differenza del grasso d’oca sono di facile reperimento. Non capisco come si possa identificare questo come un dolce tipico di Trecate…

  2. Bravissimo Gianfranco io sono una tua cliente da sempre e sono felice per la tua creazione 👏🏻👏🏻👏🏻Non vedo l’ora di assaggiare il “Dolce di Trecate”. Grazie 😊

  3. Il dolce “tipico” Trecatese CARSANSIC, è un prodotto che ha origini povere, è un prodotto da FORNO (cioè un prodotto da panetteria e casalingo).
    La ricetta storica è pubblicata in un libro ( TRACA’ UN COI AN FA’) edito nel 2000 da: ASSOCIAZIONE TRECATESE PER LA STORIA E LA CULTURA LOCALE ONLUS.
    Tale Associazione è da anni accreditata come detentrice della raccolta e pubblicazione di tradizioni Trecatesi.
    Le pubblicazioni dell’ASSOCIAZIONE TRECATESE PER LA STORIA E LA CULTURA LOCALE ONLUS, sono caratterizzate da una meticolosa ricerca di dati comprovati con metodo scientifico, in pratica si tratta di pubblicazioni di CERTIFICATA attendibilità.
    Si invitano gli interessati ad un contatto con questa ASSOCIAZIONE.

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Il dolce tipico di Trecate è realtà. La creazione di Gianfranco Mercuri

È importante assaggiarlo per sentire a pieno tutto il suo sapore. Il Dolce di Trecate, annunciato poche settimane fa durante una conferenza stampa, è già diventato realtà. Farina di grano tenero, polvere di mandorla, zucchero, piccoli fichi semicanditi, gherigli di noci, burro Italiano, uova e vaniglia in bacche: questi gli ingredienti che Gianfranco Mercuri, il titolare della pasticceria Calabrò, ha unito per un prodotto che nell’arco di un giorno, alla sua prima uscita ufficiale, è già andato a ruba. Il dolce è un pane tipico che mira a diventare un riferimento per la città di Trecate in campo enogastronomico. Un’eccellenza del territorio.

 

 

«Erano anni che volevo inserire un dolce così nelle specialità, ma quando pensi a un dolce che sia tipico di una città è bello che ci sia confronto e scambio di idee con tutta la città e così quando siamo stati contattati dall’amministrazione che ha avuto questa idea siamo stati molto felici».

L’idea è arrivata dall’amministrazione, in particolare dal consigliere Patrizia Dattrino. Trecate aveva un suo pane, antico, realizzato con il grasso d’oca, difficile da replicare. E così Margherita Lodroni, memoria storica della città, ha proposto ai pasticceri una ricetta base su cui poi i pasticceri hanno lavorato.

«L’aspetto importante è trovare gli ingredienti giusti, non tanto la fase di assemblaggio. Ho ricercato materie prime che fossero davvero buone – e quando lo dice ha fra le mani proprio i prodotti – ci tenevo tanto e sono contento del risultato. Sicuramente lo farò conoscere anche in altre sedi, perché è giusto far conoscere la nostra storia locale». Il dolce sarà presentato ufficialmente nelle prossime settimane, non appena sarà pronto il logo che verrà applicato sul pacchetto: «Non posso svelare tanto, ma posso dire che il logo renderà il dolce davvero riconoscibile della nostra città. Sono davvero contento» e la felicità gliela si legge negli occhi.

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