Il mercato “nuovo” di Trecate piace ai trecatesi e agli ambulanti

Mercato settimanale promosso. Buona la prima per le bancarelle che a Trecate per la prima volta oggi, mercoledì 3 giugno, sono state disposte in modo diverso dopo 28 anni. I banchi hanno occupato non solo via Verdi e Mazzini, ma anche largo Bianchi e lo spazio dedicato alle Vittime delle Foibe.

 

 

La prima sensazione è stata quella di un mercato molto più ordinato, dove poter davvero passeggiare e non andare di fretta, saltando da un banco all’altro facendo attenzione di non pestare piedi o dare gomitate. Un mercato dopo si respira di più, in generale, non solo pensando a questa fase di ripartenza.

«A noi piace molto, – dicono alcuni ambulanti del settore alimentare, tutti trasferiti nel posteggio in ricordo delle Vittime delle foibe – qualcuno ci ha cercato al solito posto e si è sentito un po’ spaesato, ma crediamo sia solo questione di abitudine, visto che siamo sempre stati nello stesso posto per quasi 30 anni».

Pensando al disegno ideale del mercato in realtà mancano ancora la corrente, accordata per ogni banco alimentare e i servizi, uno per gli ambulanti e uno per le persone. L’area mercatale è stata ridisegnata approfittando di un’opportunità del decreto del governo che consentiva ai comuni di ridisegnare gli spazi per garantire le giuste distanze.

 

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Il mercato “nuovo” di Trecate piace ai trecatesi e agli ambulanti

Mercato settimanale promosso. Buona la prima per le bancarelle che a Trecate per la prima volta oggi, mercoledì 3 giugno, sono state disposte in modo diverso dopo 28 anni. I banchi hanno occupato non solo via Verdi e Mazzini, ma anche largo Bianchi e lo spazio dedicato alle Vittime delle Foibe.

 

 

La prima sensazione è stata quella di un mercato molto più ordinato, dove poter davvero passeggiare e non andare di fretta, saltando da un banco all’altro facendo attenzione di non pestare piedi o dare gomitate. Un mercato dopo si respira di più, in generale, non solo pensando a questa fase di ripartenza.

«A noi piace molto, – dicono alcuni ambulanti del settore alimentare, tutti trasferiti nel posteggio in ricordo delle Vittime delle foibe – qualcuno ci ha cercato al solito posto e si è sentito un po’ spaesato, ma crediamo sia solo questione di abitudine, visto che siamo sempre stati nello stesso posto per quasi 30 anni».

Pensando al disegno ideale del mercato in realtà mancano ancora la corrente, accordata per ogni banco alimentare e i servizi, uno per gli ambulanti e uno per le persone. L’area mercatale è stata ridisegnata approfittando di un’opportunità del decreto del governo che consentiva ai comuni di ridisegnare gli spazi per garantire le giuste distanze.

 

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