Il Partito Democratico aronese ha presentato ufficialmente Massimo Tosi come candidato alla carica di sindaco ma al tempo stesso rompe con Italia Viva. O meglio, con i suoi vertici provinciali, nella sostanza il coordinatore Giuseppe Genoni, confermando al tempo stesso un dialogo con altri esponenti del partito di Matteo Renzi presenti a livello locale.
Lo ha affermato Virginia D’Angelo, segretaria del circolo dem di Arona – Dormelletto – Oleggio Castello, replicando alle affermazioni rilasciate dello stesso Genoni il giorno precedente: «Siamo stati accusati di non aver coinvolto localmente il suo partito e di aver fatto dimettere l’ex candidato La Croce rompendo di fatto la precedente coalizione». Un fronte piuttosto eterogeneo, comprendente addirittura Forza Italia, ma che si era raggruppato sotto l’insegna di “Senso civico”.
«Il Pd locale ha sempre collaborato attivamente e concretamente a quel progetto – ha proseguito -. Ci dispiace constatare che i vertici provinciali di Italia Viva, anziché dimostrare un atteggiamento costruttivo e collaborativo per il bene del centro – sinistra, hanno sempre continuato a spalleggiare le dichiarazioni fuori luogo dello stesso La Croce». Per D’Angelo il Pd aronese «non ci sta a sottomettersi a queste logiche politiche dettate da partiti quasi inesistenti a livello territoriale e per questo rimandiamo al mittente queste critiche, ribadendo che potremo fare a meno di questa alleanza con Italia viva a livello provinciale, i cui vertici si sono dimostrati ottusi a comprendere le logiche cittadine aronesi». Allo stesso tempo, però, la parta rimarrebbe aperta nei confronti degli esponenti istituzionali di Iv aronesi, «che da tempo dialogano costantemente e con spirito collaborativo, giungendo nei giorni scorsi a un’intesa sul nome di Tosi».
Dal canto suo il neo candidato alla città insieme al simbolo della lista civica che lo sostiene, “Arona Domani”, che raggruppa il Pd, Demos e altre realtà della società civile. «La nostra campagna elettorale – hanno affermato Tosi e D’Angelo – sarà propositiva e non aggressiva, basata sulla semplicità ma anche sulla determinazione di far emergere tutti quegli aspetti che si potranno migliorare nella nostra città».
Da questo punto di vista Tosi ha le idee piuttosto chiare: «Un particolare riguardo sarà assicurato alle fasce più deboli, agli anziani, ai diversamente abili, ma anche a quelle povertà nascoste aumentate notevolmente in questi mesi di emergenza sanitaria». Altri aspetti emersi nel programma riguardano la centralità dei giovani, gli istituti scolastici e l’istruzione; il ripristino del Pronto soccorso, la riqualificazione commerciale delle frazioni, la viabilità cittadina attraverso la creazione di nuovi collegamenti. Una nuova attenzione dovrà essere prestata ai giovani e al turismo e poi la riqualificazione degli edifici dismessi «per realizzare strutture di accoglienza e centri di aggregazione culturale, per riportare ad Arona quei servizi da anni scomparsi».
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