Rafforzare il servizio di trasporto che collega Novara e il Basso novarese. La richiesta arriva direttamente dal comune di Garbagna, capofila di un progetto che prevede l’integrazione del servizio di trasporto e che vede schierate a favore dell’iniziativa anche le amministrazioni dei Comuni di Nibbiola, Tornaco, Vespolate e Terdobbiate. L’incontro fra i comuni interessati e il presidente della provincia Federico Binatti si è tenuto lo scorso 31 maggio proprio a Garbagna.
«Abbiamo portato a termine uno studio con l’agenzia della mobilità del Piemonte – uno studio ottenuto con non poca fatica e dopo due anni di attesa – un progetto che prevede l’allungamento della linea urbana 1 della Sun – racconta il sindaco di Garbagna, Fabiano Trevisan -. L’agenzia ha eseguito uno studio che si basa sul numero di corse supplementari da noi richieste per integrare il servizio di trasporto già esistente – linea extraurbana e linea ferroviaria – che non era sufficiente a coprire certe fasce orarie. Lo studio ha compreso anche valutazioni in base al numero degli abitanti e le diverse fasce di età che ha permesso loro di avanzare diverse ipotesi e rispettivi costi di impresa. Nelle prossime settimane ci sarà un incontro con gli amministratori locali per valutare queste ipotesi studiate dall’agenzia e, insieme, decideremo su quale progetto iniziare a lavorare in modo sinergico. Ora bisognerà valutare attentamente tutti dettagli del caso, sia a livello economico che organizzativo, ma siamo molto soddisfatti perchè è uno studio che attendiamo da due anni. Mi sbilancio dicendo che, con molta probabilità, l’anno prossimo potremo godere dell’integrazione del servizio di trasporto».
Sull’integrazione, il presidente della provincia Binatti, aggiunge che «da rappresentante interno del consiglio di amministrazione dell’agenzia della mobilità ho deciso di farmi portavoce delle istanze del sindaco di Garbagna e dei comuni limitrofi. Insieme al direttore dell’agenzia, Cesare Paonessa, abbiamo sviluppato un progetto valido dal punto di vista viabilistico che potesse andare incontro a quelle che sono le esigenze della comunità dei comuni interessati. Il progetto è stato apprezzato dalle diverse amministrazioni coinvolte, ora si attende solo la messa in moto del nuovo servizio integrativo».