Acque del lago Maggiore sempre più basse e nuovo “giro di vite” da parte della Società di navigazione per l’utilizzo dei traghetti lungo la tradizionale linea da Verbania-Intra a Laveno. Dopo la decisione presa a fine giugno di sospendere momentaneamente alcuni scali – per la precisione tre, tutti lungo la sponda lombarda del Verbano, quelli di Ranco, Ispra e Porto Valtravaglia – nella giornata di giovedì è scattata un’ulteriore restrizione, quella fissata dal peso dei mezzi a pieno carico, stabilito in cento quintali. Nella sostanza l’accesso alle motonavi battello è stato interdetto a camion e autobus, che dovranno forzatamente coprire il loro tragitto prestabilito unicamente via terra.
La decisione è stata presa dall’ente che gestisce il trasporto pubblico nei bacini del Maggiore, Garda e Como (avviso numero 23, pubblicato sul sito www.navigazionelaghi,it) dopo aver riscontrato che il livello delle acque nell’ultima settimana era sceso di ulteriori 15 centimetri (19 al di sotto dello zero idrometrico è stato il dato riscontrato due giorni fa a Sesto Calende).
Non si tratta del record negativo assoluto, ma il dato è comunque considerato dai tecnici “preoccupante” perché, non essendo previste delle variazioni meteo nei prossimi giorni, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare, con sempre meno acqua che si riversa nel bacino. E’ stato infatti calcolato che dall’inizio dell’anno a oggi la quantità dell’acqua transitata nel Maggiore sia la metà di quella dello scorso anno.