Niente luna park a Cameri e Galliate. Il gestore: «I Comuni ci impediscono di lavorare»

Tangenti per il luna park
A sottolineare la questione è Roberto Claudi che punta il dito contro le amministrazioni comunali: «Se ne sono fregate delle linee guida». I sindaci Giuliano Pacileo e Claudiano Di Caprio spiegano la situazione: «Documentazione non idonea» e il primo cittadino di Cameri specifica che la situazione è stata chiarita con gli organizzatori

Documentazione non idonea. È questa la motivazione che portato Cameri e Galliate a non ospitare per la festa patronale e del Varallino il luna park. Gli operatori però non sono d’accordo e anzi puntano il dito contro le rispettive amministrazioni. «Sono un operatore del luna park che da 30 anni ha in calendario la tappa di Cameri, anche quest’anno purtroppo l’amministrazione comunale ha però deciso di fregarsene delle linee guida dettate dal governo italiano e con la motivazione del Covid ha deciso di annullarlo, – spiega Roberto Claudi – dal 15 di giugno i codici Ateco dello spettacolo viaggiante sono autorizzati a lavorare in tutta Italia, tranne però a Cameri e Galliate, ovviamente la scusa è quella di una non adeguatezza logistica del parco, cosa assolutamente non veritiera».

Claudi sostiene di aver dato massima disponibilità con i colleghi «per ogni adeguamento, come transennare e controllare gli ingressi e le uscite verificando il possesso del green pass, inoltre i nostri ingegneri hanno portato una pianta del parco favorendo la distanza sociale; io personalmente ho tenuto chiusa la mia attività 10 mesi, e ora che possiamo lavorare il Comune lo impedisce, questo è solo un cattivo capriccio».

A chiarire la situazione ed esporre il loro punto di vista sono i rispettivi sindaci: «La documentazione presentata è risultata incompleta e inesatta nonostante la richiesta di integrazioni da parte del Comando polizia municipale. Ieri pomeriggio (31 agosto ndr), – dice Giuliano Pacileo – a seguito di confronto tra l’ufficio di polizia municipale e gli operatori del luna park sono state evidenziate, condivise e comprese dagli operatori le carenze di contenuti per ottenere l’autorizzazione necessaria». Stesso ragionamento di Claudiano Di Caprio: «Assolutamente non è colpa del comune, purtroppo la commissione non ha ritenuto idoneo il progetto perché carente in 14 punti. Dopo mesi di continue riunioni e scambi di informazioni fra la commissione e gli ingegneri del luna park per poter presentare un progetto idoneo, alla data del 19 è arrivato un documento non idoneo».

Della commissione galliatese fanno parte il sindaco che è presidente, i vigili del fuoco, Asl, polizia locale e un ingegnere specialista in impianti elettrici. «Con il nuovo dpcm ci sono state alcune restrizioni, noi abbiamo lavorato per poter garantire qualcosa ai cittadini. Il contingentamento non è a carico del Comune, ma di chi organizza l’evento. E aggiungo che nello specifico non mai parlato con Claudi, con i colleghi sì e si è sempre chiarito tutto. C’era tutta la nostra buona volontà e il comune ha fatto volentieri da tramite».

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Niente luna park a Cameri e Galliate. Il gestore: «I Comuni ci impediscono di lavorare»

A sottolineare la questione è Roberto Claudi che punta il dito contro le amministrazioni comunali: «Se ne sono fregate delle linee guida». I sindaci Giuliano Pacileo e Claudiano Di Caprio spiegano la situazione: «Documentazione non idonea» e il primo cittadino di Cameri specifica che la situazione è stata chiarita con gli organizzatori

Tangenti per il luna park

Documentazione non idonea. È questa la motivazione che portato Cameri e Galliate a non ospitare per la festa patronale e del Varallino il luna park. Gli operatori però non sono d’accordo e anzi puntano il dito contro le rispettive amministrazioni. «Sono un operatore del luna park che da 30 anni ha in calendario la tappa di Cameri, anche quest’anno purtroppo l’amministrazione comunale ha però deciso di fregarsene delle linee guida dettate dal governo italiano e con la motivazione del Covid ha deciso di annullarlo, – spiega Roberto Claudi – dal 15 di giugno i codici Ateco dello spettacolo viaggiante sono autorizzati a lavorare in tutta Italia, tranne però a Cameri e Galliate, ovviamente la scusa è quella di una non adeguatezza logistica del parco, cosa assolutamente non veritiera».

Claudi sostiene di aver dato massima disponibilità con i colleghi «per ogni adeguamento, come transennare e controllare gli ingressi e le uscite verificando il possesso del green pass, inoltre i nostri ingegneri hanno portato una pianta del parco favorendo la distanza sociale; io personalmente ho tenuto chiusa la mia attività 10 mesi, e ora che possiamo lavorare il Comune lo impedisce, questo è solo un cattivo capriccio».

A chiarire la situazione ed esporre il loro punto di vista sono i rispettivi sindaci: «La documentazione presentata è risultata incompleta e inesatta nonostante la richiesta di integrazioni da parte del Comando polizia municipale. Ieri pomeriggio (31 agosto ndr), – dice Giuliano Pacileo – a seguito di confronto tra l’ufficio di polizia municipale e gli operatori del luna park sono state evidenziate, condivise e comprese dagli operatori le carenze di contenuti per ottenere l’autorizzazione necessaria». Stesso ragionamento di Claudiano Di Caprio: «Assolutamente non è colpa del comune, purtroppo la commissione non ha ritenuto idoneo il progetto perché carente in 14 punti. Dopo mesi di continue riunioni e scambi di informazioni fra la commissione e gli ingegneri del luna park per poter presentare un progetto idoneo, alla data del 19 è arrivato un documento non idoneo».

Della commissione galliatese fanno parte il sindaco che è presidente, i vigili del fuoco, Asl, polizia locale e un ingegnere specialista in impianti elettrici. «Con il nuovo dpcm ci sono state alcune restrizioni, noi abbiamo lavorato per poter garantire qualcosa ai cittadini. Il contingentamento non è a carico del Comune, ma di chi organizza l’evento. E aggiungo che nello specifico non mai parlato con Claudi, con i colleghi sì e si è sempre chiarito tutto. C’era tutta la nostra buona volontà e il comune ha fatto volentieri da tramite».

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