Palazzetto dello sport a Oleggio: quando? Forse nel 2022?

Palazzetto dello sport, diventerà mai davvero realtà? E’ questa la domanda che ci si pone quando si pensa a Oleggio e alla battaglia intrapresa già dalla precedente amministrazione Marcassa per realizzare un nuovo palazzetto in grado di accogliere le società locali e offrire uno spazio consono alle eccellenze sportive. Attualmente l’amministrazione si è affidata al Dipe, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, per avere parere sulle modalità economiche di realizzazione.

Se in città c’è chi lo desidera con ansia e chi spera invece di non vederlo mai perché lo ritiene poco utile, al momento l’unica certezza è che i tempi non si sanno, o meglio, la prima rata è stata inserita a bilancio per il 2022. Tantissimo tempo. Anche se, sempre la precedente amministrazione, poco prima di lasciare il testimone, aveva fatto percepire che i tempi non sarebbero stati così lunghi.

 

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«Speravamo tutti quanti in una risposta più celere da parte del Dipe, – dice il primo cittadino Andrea Baldassini – La procedura è stata avviata nel dicembre 2018 e il Dipe ci ha detto essere oberato di lavoro, ma davvero pensavamo di poter sapere qualcosa prima». Dal Dipe si attende un parere sul paternariato pubblico privato come metodo di realizzazione del palazzetto. «Magari poi l’esito è l’affidarsi a un altro finanziamento, ma al momento essendoci affidati a questa realtà, attendiamo l’esito. Ascolteremo e valuteremo il meglio».

Una volta che il Dipe avrà dato l’ok a procedere, allora sarà la fase del progetto esecutivo e solo allora si potrà dare il via alla ricerca di finanziamenti. Ma prima del parere non si può fare altro. Ecco perché una tempistica reale non c’è. «Abbiamo per ora inserito il 2022 perché era una voce che non volevamo togliere dal nostro bilancio, ma è chiaro che faremo modifiche in base al momento in cui il Dipe risponderà».

«Ci tengo a precisare che i tempi sono lunghi per i processi tecnici non per un cambio di idea da parte nostra, la bontà del progetto è più che assodata e ci crediamo fortemente, – continua il primo cittadino – quelle di chi si lamenta delle strutture sono parole al vento. Senza i nostri attuali spazi non avremmo 23 società che offrono ai nostri giovani lo sport, siamo un esempio nei comuni limitrofi e questo perché mancano aree apposite. L’amministratore deve lavorare per lo sviluppo della città e questo è sviluppare Oleggio, offrire opportunità per crescere. Siamo uno dei pochi paesi dove aumenta il numero degli abitanti, vorrà dire che la qualità di vita è positiva». Secondo Baldassini il palazzetto è fondamentale: «Sono quasi stanco nel ripetere che non è un’opera faraonica, ma un palazzetto da 400 posti con 100 opzionabili. A me piange il cuore vedere due eccellenze sportive come il basket e il twirling dover essere pellegrine in giro per Piemonte e Lombardia, perché significa che la loro città non è in grado di offrire uno spazio idoneo. Il basket si sta spostando in vari palazzetti dopo il disagio di Castelletto, il twirling non è più vivo come prima perché gli spazi non ci sono e le atlete sono costrette ad allenarsi altrove e questo pesa sulle famiglie. Allontaniamo le nostre eccellenze da casa? Non scherziamo».

Lo spostamento di rata al 2002 non va giù a parte della minoranza: «Dal momento che noi siamo contrari al palazzetto il rinvio della prima rata non può che farci piacere, ma direi che si tratta di un caso piuttosto singolare, – dice il consigliere di minoranza Massimiliano Ferrari – prima è stato avviato il leasing molto velocemente e ora si attende il parere del Dipe; se fosse davvero una priorità allora ci si muoverebbe diversamente, forse il palazzetto ora non è così importante».

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Palazzetto dello sport a Oleggio: quando? Forse nel 2022?

Palazzetto dello sport, diventerà mai davvero realtà? E’ questa la domanda che ci si pone quando si pensa a Oleggio e alla battaglia intrapresa già dalla precedente amministrazione Marcassa per realizzare un nuovo palazzetto in grado di accogliere le società locali e offrire uno spazio consono alle eccellenze sportive. Attualmente l’amministrazione si è affidata al Dipe, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, per avere parere sulle modalità economiche di realizzazione.

Se in città c’è chi lo desidera con ansia e chi spera invece di non vederlo mai perché lo ritiene poco utile, al momento l’unica certezza è che i tempi non si sanno, o meglio, la prima rata è stata inserita a bilancio per il 2022. Tantissimo tempo. Anche se, sempre la precedente amministrazione, poco prima di lasciare il testimone, aveva fatto percepire che i tempi non sarebbero stati così lunghi.

 

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«Speravamo tutti quanti in una risposta più celere da parte del Dipe, – dice il primo cittadino Andrea Baldassini – La procedura è stata avviata nel dicembre 2018 e il Dipe ci ha detto essere oberato di lavoro, ma davvero pensavamo di poter sapere qualcosa prima». Dal Dipe si attende un parere sul paternariato pubblico privato come metodo di realizzazione del palazzetto. «Magari poi l’esito è l’affidarsi a un altro finanziamento, ma al momento essendoci affidati a questa realtà, attendiamo l’esito. Ascolteremo e valuteremo il meglio».

Una volta che il Dipe avrà dato l’ok a procedere, allora sarà la fase del progetto esecutivo e solo allora si potrà dare il via alla ricerca di finanziamenti. Ma prima del parere non si può fare altro. Ecco perché una tempistica reale non c’è. «Abbiamo per ora inserito il 2022 perché era una voce che non volevamo togliere dal nostro bilancio, ma è chiaro che faremo modifiche in base al momento in cui il Dipe risponderà».

«Ci tengo a precisare che i tempi sono lunghi per i processi tecnici non per un cambio di idea da parte nostra, la bontà del progetto è più che assodata e ci crediamo fortemente, – continua il primo cittadino – quelle di chi si lamenta delle strutture sono parole al vento. Senza i nostri attuali spazi non avremmo 23 società che offrono ai nostri giovani lo sport, siamo un esempio nei comuni limitrofi e questo perché mancano aree apposite. L’amministratore deve lavorare per lo sviluppo della città e questo è sviluppare Oleggio, offrire opportunità per crescere. Siamo uno dei pochi paesi dove aumenta il numero degli abitanti, vorrà dire che la qualità di vita è positiva». Secondo Baldassini il palazzetto è fondamentale: «Sono quasi stanco nel ripetere che non è un’opera faraonica, ma un palazzetto da 400 posti con 100 opzionabili. A me piange il cuore vedere due eccellenze sportive come il basket e il twirling dover essere pellegrine in giro per Piemonte e Lombardia, perché significa che la loro città non è in grado di offrire uno spazio idoneo. Il basket si sta spostando in vari palazzetti dopo il disagio di Castelletto, il twirling non è più vivo come prima perché gli spazi non ci sono e le atlete sono costrette ad allenarsi altrove e questo pesa sulle famiglie. Allontaniamo le nostre eccellenze da casa? Non scherziamo».

Lo spostamento di rata al 2002 non va giù a parte della minoranza: «Dal momento che noi siamo contrari al palazzetto il rinvio della prima rata non può che farci piacere, ma direi che si tratta di un caso piuttosto singolare, – dice il consigliere di minoranza Massimiliano Ferrari – prima è stato avviato il leasing molto velocemente e ora si attende il parere del Dipe; se fosse davvero una priorità allora ci si muoverebbe diversamente, forse il palazzetto ora non è così importante».

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