Polizia locale, Galliate e Cameri verso il comando unico. Una collaborazione che ha avuto inizio con la nomina a comandante di Cameri di Angelo Falcone, già alla guida di Galliate, e che proseguirà con una vera e propria convenzione mantenendo comunque due sedi.
Lo hanno annunciato oggi il sindaco di Cameri, Giuliano Pacileo, e l’assessore alla sicurezza, Rosa Maria Monfrinoli, in occasione dell’insediamento del nuovo comandante dopo che Marco Fornara, che ha ricoperto l’incarico per 29 anni, si è dimesso ed è stato inserito in organico nell’ufficio ragioneria del Comune. (leggi qui)
«L’attuale convenzione – ha spiegato il primo cittadino – è valida fino al 31 dicembre di quest’anno, ma l’obiettivo è quello di creare un consorzio di servizi con venti agenti». Sette, infatti, sono quelli in servizio a Cameri dove è stato pubblicato un bando di mobilità per due ufficiali e con la prospettiva di assunzione di un nuovo agente, mentre a Galliate sono attualmente impiegati in 12 ma l’organico completo sarà di 14. E con un bacino di utenza di 27 mila abitanti, tra i più vasti della provincia.
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«La convenzione ha lo scopo di fornire un servizio più efficiente – ha commentato Falcone che ha iniziato la sua carriera nei comuni di Casalino e Granozzo nel 2002 per poi approdare nel 2016 a Galliate – assicurando turni serali, coperture nei giorni festivi, nelle domeniche e durante le manifestazioni, servizi che al momento si fa fatica a garantire. L’obiettivo è anche quello di creare squadre specializzate, finalizzate, ad esempio, al controllo dell’edilizia o all’abbandono dei rifiuti».
Sia Pacileo che Monfrinoli hanno sottolineato «la disponibilità del sindaco Claudiano Di Caprio e dell’assessore Daniela Monfroglio a venirci incontro in questa situazione dimostrando l’amicizia tra i due Comuni. Ringraziamo Fornara per il prezioso contributo che ha dato in tutti questi anni di lavoro».
Monfrinoli si è poi soffermata sulla «disponibilità degli agenti di polizia con i quali ci siamo confrontati in questo momento delicato per la loro vita lavorativa».