Un documento di 18 pagine quello che i proprietari terrieri di Pernate favorevoli all’insediamento del maxi polo logistico hanno depositato la scorsa settimana al Tar del Piemonte, l’organo che lo scorso 10 gennaio si era pronunciato sulla non concessione della sospensiva sulla delibera del Comune di Galliate e la condanna al pagamento delle spese del procedimento.
Nell’integrazione, l’avvocato Claudio Linzola, che rappresenta i 51 proprietari, scrive che «Il Comune di Galliate, nella propria deliberazione impugnata, ha completamente e volutamente ignorato di avere partecipato al procedimento per la stipula di accordo territoriale, durante il quale non ha mai obiettato o sollevato nulla» e che quindi «è il Comune che nel procedimento amministrativo era d’accordo ed in linea con il progetto e lo ha accettato, come emerge indiscutibilmente dagli atti (verbali dei tavoli tecnici prodotti da un’altra parte processuale)».
In sostanza l’avvocato sostiene che il Comune di Galliate, non avendo sollevato alcun dubbio durante la prima fase dell’iter sul maxi polo logistico, non abbia motivo di sospendere con una delibera l’accordo di pianificazione per la costruzione dello stesso. Quindi, sostiene l’avvocato «non è possibile, giuridicamente, che un accordo, avente per oggetto l’attuazione coordinata di piani già approvati, non possa essere raggiunto perché il Comune non è d’accordo. Il Comune (di Galliate) non ha, per legge, alcun potere di veto».
Nel frattempo, però, l’amministrazione comunale a Galliate si è rinnovata a giugno 2024 con le ultime elezioni e la volontà politica della maggioranza si è modificata. Da subito, infatti, il sindaco Alberto Cantone e i suoi si sono detti contrari alla costruzione del polo logistico e hanno annunciato che avrebbero sospeso l’iter di approvazione dell’accordo di pianificazione. Per questo motivo la posizione dell’Ente in merito all’accordo di pianificazione, nonostante la precedente amministrazione sembrasse favorevole, è cambiata e così la delibera assunta sembra rientrare nell’alveo dell’autonomia decisionale della giunta.
Se, sulla base dell’ordinanza cautelare del 10 gennaio, il giudizio sul ricorso dei proprietari sembra pendere a favore del Comune di Galliate, si attende invece l’udienza cautelare fissata per il 19 febbraio nel giudizio promosso da Develog4 srl che potrebbe riunire tutti i giudizi pendenti e quindi far adottare una decisione entro fine 2025.